Dentro bolle di plastica al concerto, l'idea anti covid dei Flaming Lips

Frame del video Brother Eye dei Flaming Lips

Magazine, 26/01/2021.

Per gli amanti dei concerti e della musica dal vivo il covid ha segnato una linea netta tra un prima e un dopo. Se prima ogni serata libera era buona per andare in locali, palazzetti e stadi a godersi tutto il meglio delle note, degli assoli e del suono puro degli strumenti, il dopo ha visto tutto fermo: stop ad assembramenti, concerti, musica e spettacoli. 

Oltre che un dramma per gli appassionati il danno è soprattutto per gli artisti che più volte hanno manifestato, per esempio con il suggestivo flash mob dei Bauli in piazza. Attualmente ancora non ci sono novità per lo spettacolo dal vivo, se non la speranza che l'estate e la vaccinazione di massa possano portare una ventata di libertà, che consenta di tornare a vedere i concerti nel modo in cui eravamo abituati, magari solo un po' più distanziati con le mascherine indossate e rispettando qualche regola in più.

In attesa che si torni a una parvenza di normalità, però, c'è chi prova con qualche idea avveniristica. Si tratta dei Flaming Lips che ad Oklahoma City il 21 e 22 gennaio scorso hanno tenuto due concerti dentro bolle spaziali, subito andati sold out. L'idea al cantante Wayne Coyne in realtà era già venuta nel 2019 quando lui stesso aveva cantato dentro una bolla, per poi durante il 2020 immaginare che questa volta invece sarebbe stato il pubblico ad assistere al concerto protetto da una bolla. Durante l'anno del Covid Coyne ha lavorato molto al progetto, registrando anche il video Assassin of Youth lo scorso ottobre in cui appunto si svolge un concerto in bolle spaziali.

Dopo questa prima prova, a gennaio si è tenuto il concerto vero e proprio. 100 le bolle spaziali disponibili in cui potevano entrare un massimo di tre persone, ovviamente congiunti. Ingressi scaglionati per evitare assembramenti: il pubblico è entrato  munito di mascherina, per poi posizionarsi sopra la bolla sgonfia, che è stata riempita d'aria. Un'ora la durata massima del concerto per avere aria sufficiente dentro la bolla. Al termine della performance è avvenuta la procedura inversa: le bolle sono state sgonfiate per far uscire una fila di persone per volta. Ai partecipanti era consentito uscire dalla propria bolla per eventuali necessità come andare in bagno o mancanza di aria, mentre una bottiglia d'acqua e un asciugamano erano in dotazione all'interno della bolla.

Il pubblico si è goduto il concerto di ben 13 brani all'interno della propria bolla, cantanto le canzoni dei Flaming Lips, mentre torreggiava una scritta argentata, Fuck you Covid

Di Chiara Pieri

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