Magazine, 31/01/2019.
Quando da piccoli i nostri genitori insistevano affinché ci lavassimo bene i denti tutte le sere avevano ragione: la parodontite è una delle infiammazioni dentali più diffusa al mondo, che spesso si lega alla presenza di altre patologie molto gravi come le malattie cardiache e cardiovascolari, o ne alimenta gli effetti negativi, visto il legame che è stato individuato tra diabete e complicanze ai denti. Ma davvero lavarsi male i denti può portare a una patologia così grave, la cui estrema conseguenza è la perdita dei denti? La risposta è sì, e in questo articolo cercheremo di approfondire le cause che possono portare alla parodontite e i rimedi a cui possiamo ricorrere per proteggere i nostri denti e la nostra salute.
Le cause della parodontite: come degenera
un'infezione gengivale
La parodontite può essere
definita come un'infiammazione gengivale
acuta, che in genere colpisce gli individui sopra i 30
anni, può avere forme più o meno gravi e rappresenta la sesta
malattia più diffusa al mondo. La parodontite si origina
principalmente a causa dell'accumulo di placca
sulla superficie dei denti e negli spazi interdentali, che porta
alla proliferazione dei batteri e alla formazione del
tartaro. Con il progressivo accumulo di tartaro in
un'area della bocca dove non si può arrivare con lo spazzolino,
si viene a creare una sacca batterica difficile da
debellare all'interno delle tasche parodontali
poste tra dente e gengive, che con il tempo finisce per
danneggiare definitivamente il parodonto, ossia la
parte di sostegno dei nostri denticostituita da tessuti ossei e
tessuti molli.
Le conseguenze possono essere anche molto gravi, perché oltre al fattore estetico e ai connessi problemi di masticazione, una parodontite mal curata o trascurata porta al sanguinamento delle gengive e immette nel flusso sanguigno dei batteri nocivi che possono andare a danneggiare altri organi, e nei casi più gravi può portare alla perdita dei denti. Oltre a una scarsa o scorretta igiene orale, ci sono altri fattori secondari che possono favorire lo sviluppo di infiammazioni che possono degenerare in gengiviti e parodontiti:
I campanelli d'allarme
Come capita anche
per altre patologie, molto spesso i disturbi del cavo orale
vengono sottovaluti, fino a che non è troppo tardi per
intervenire. Per capire se c'è un'infezione in atto nella
vostra bocca, che può degenerare in una parodontite, ci sono
tuttavia tutta una serie di sintomi e di
campanelli d'allarme che non dovete sottovalutare.
Un'infiammazione orale di questo tipo può causare infatti:
Una volta individuati i primi sintomi, conviene quindi prenotare una visita specialistica dal proprio dentista di fiducia, prima che il danno al tessuto parodontale si aggravi ulteriormente.
Rimedi e consigli di prevenzione
Se
individuata e curata in tempo un'infiammazione gengivale può
guarire rapidamente senza degenerare in parodontite, e in questo
come in altri casi la soluzione migliore è la
prevenzione. Curare la propria igiene
orale, svolgendola in maniera accurata e regolare, è la
migliore arma, nonché la più semplice, per contrastare l'azione
dei batteri e proteggere la salute del nostro cavo
orale dall'insorgere di carie e infiammazioni.
L'igiene orale deve diventare una delle parti principali della
nostra routine di igiene quotidiana, che preveda
di lavarsi i denti almeno tre volte al giorno,
dopo i pasti principali, aspettando almeno 30 minuti dalla fine del
pasto per non danneggiare lo smalto dei denti, e spazzolando la
superficie interna ed esterna dei denti nel giusto verso per almeno
2 minuti. Terminato lo spazzolamento è fondamentale anche la
pulizia degli spazi interdentali, utilizzando il
filo interdentale o lo scovolino, e può aiutare anche lo sciacquo
con degli appositi collutori antibatterici e
rinfrescanti.
Gli amanti dei rimedi naturali possono anche abbinare l'utilizzo dei più comuni presidi dentistici all'azione degli oli essenziali, massaggiando sui denti, sulle gengive e sulle mucose orali quelli con maggiore potere antibatterico e lenitivo, come l'olio essenziale di salvia, di malva o il validissimo tea treeoil. Nel caso l'infiammazione gengivale si sia già aggravata verso la parodontite, è meglio affidarsi alle cure del proprio dentista e sottoporsi a delle sedute di igiene professionale di tipo meccanico, come la detartrasi o la levigatura radicolare, per rimuovere gli accumuli di placca e tartaro rispettivamente sopra e sottogengivali. In ogni caso, prima di arrivare alle conseguenze estreme, come interventi chirurgici di rimodellamento osseo e plastica gengivale, la soluzione migliore è prendersi cura della propria bocca ogni giorno, dedicando qualche minuto in più all'igiene orale.