Moni Ovadia: «Lo Stabile di Catania poteva essere una piattaforma per progetti e spettacoli». La rettifica

facebook / Moni Ovadia - Gianni Luigi Carnera

A seguito dell'intervista di Laura Santini sulla nuova direzione del Teatro Stabile di Catania, riceviamo e pubblichiamo la replica di Moni Ovadia

Magazine, 22/02/2018.

Ringrazio la Redazione di Mentelocale per avermi offerto questo spazio di replica all’articolo di Laura Santini: Stabile di Catania. Moni Ovadia: Farò ricorso. E’ l’ennesima ingiustizia pubblicato domenica 18 u.s. sul sito della testata.

Premetto che questa rettifica non vuole avere intenti polemici né di excusatio non petita, vorrei solo precisare il mio pensiero: l’inevitabile differenza che trascorre fra un’intervista telefonica rilasciata in merito a una situazione “problematica” - per usare un eufemismo - e la sua trascrizione, può generare equivoci, dovuti magari anche alla concitazione dell’intervistato.

La mia dichiarazione: «A me della Direzione dello Stabile di Catania non me ne frega niente» se non chiarita nel suo preciso significato, appare sprezzante, irosa, ma non era questa la mia intenzione, non era riferita al Teatro, alla sua gente, al suo pubblico e al progetto che il teatro rappresenta per la sua grande tradizione e qualità, ma solo a ciò che abitualmente viene attribuito al ruolo della Direzione: potere, denaro, prestigio e via dicendo.

Non ho mai ambito a queste cose e per me parlano la mia vita, la mia storia, le mie scelte. Ho accettato la Direzione Artistica di due teatri siciliani, Caltanissetta e Marsala, a titolo gratuito solo perché mi è stata prospettata la possibilità di fare qualcosa di concreto per la cultura di quei territori e per nessun’altra ragione e posso dire di essere molto soddisfatto dei risultati ottenuti.

Quanto a Mario Incudine, descritto nell’articolo come destinatario dei miei progetti, non ha certo bisogno di me, né di alcun altro per la sua carriera. I suoi straordinari talenti e le sue capacità come artista, come organizzatore, come Direttore Artistico e come pedagogo, sono sotto gli occhi di tutti. Il nostro sodalizio, nato in occasione de Le Supplici di Eschilo realizzato per la Stagione delle Tragedie Greche a Siracusa, si è sviluppato esclusivamente per le affinità culturali ed artistiche che ci accomunano e si è consolidato per raggiungere obiettivi comuni in merito allo sviluppo di progetti culturali.

Insieme pensiamo di sviluppare idee, realizzare spettacoli con prospettive pedagogiche per il futuro e pensavo che lo Stabile di Catania potesse essere una possibile piattaforma per tale orizzonte, piattaforma che ci permettesse di costituire, con la sua importante collaborazione, una compagnia di giovani e giovanissimi attori, registi, musicisti.

Io compio 72 anni, Incudine ne ha la metà: insieme vogliamo costruire un’alleanza di generazioni. Queste precisazioni le offro a tutti coloro che vivono facendo uso dell’intelligenza e soprattutto dell’onestà intellettuale, scusandomi se ho ingenerato equivoci.

A coloro che stanno appostati nel piccolo cortile mediatico dei “social” in attesa di rovesciare calunnie, veleni, sospetti, giudizi a vanvera, invidie represse e frustrazioni, pronti a saltare sul carro del vincitore, auguro di trovare finalmente pace per far miglior uso dei loro pensieri e delle loro emozioni.

Ringrazio Mentelocale per avere accettato di pubblicare queste brevi note.

Di Moni Ovadia

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