La rassegna Giorno della Memoria 2023 alla Cascina Roccafranca con fotografie, cinema e teatro

Cascina Roccafranca Cerca sulla mappa
DA Giovedì19Gennaio2023
A Sabato04Febbraio2023

In occasione del Giorno della Memoria, la Cascina Roccafranca ha organizzato alcune iniziative racchiuse nella piccola rassegna Giorno della Memoria 2023, che si svolgerà dal 19 gennaio al 4 febbraio 2023 in Cascina.

Una mostra fotografica, la proiezione di documentari e di un film, uno spettacolo teatrale, testimonianze e momenti di riflessione per tenere viva la memoria su uno degli avvenimenti che hanno sconvolto il Novecento.

Le attività e i progetti del nel centro culturale e sociale Cascina Roccafranca sono realizzate in collaborazione con il Comune di Torino e con il sostegno della Compagnia di San Paolo.

Tutti gli appuntamenti della rassegna si svolgono in Cascina Roccafranca, via Rubino 45, Torino e sono ad ingresso libero.

Per informazioni contattare lo 011 01136250 oppurescrivere una mail.


Il programma

Dal 19 gennaio fino al 4 febbraio 2023

Mostra fotografica a tema

Terezin, il ghetto modello di Eichmann

Immagini di Renzo Carboni. Ingresso libero. Visite guidate per le scuole su appuntamento al numero 338 1354723. A cura di Renzo Carboni e Marisa Quirico

Giovedì 19 gennaio ore 20.45

Inaugurazione della mostra fotografica Terezin, il ghetto modello di Eichmann

Immagini di Renzo Carboni. Il percorso fotografico composto da immagini in bianco e nero analogiche si articola sulla base delle memorie di Benjamin Murmelstein, ultimo presidente dello Judenrat di Terezin e del libro di Abraham Lewinski Un regalo del Führer, per raccontare la verità sul ghetto di Terezin. Interverranno Renzo Carboni, autore della mostra; Susanna Maruffi, Presidente dell’Aned e il dott. Alberto Sadun della Comunità ebraica. È prevista la proiezioni di filmati.

A cura di: Cascina Roccafranca, in collaborazione con la sezione Aned di Torino

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Domenica 22 gennaio ore 20.45

Jona che visse nella balena

Proiezione del film di Roberto Faenza (1993). Jona Oberski ha 4 anni e vive ad Amsterdam quando, dopo l’occupazione dei tedeschi, lui e la sua famiglia vengono internati nel campo di Bergen-Belsen. Qui Jona passerà tutta la guerra in una baracca separato dai suoi genitori e costretto a subire violenze. Dopo la morte dei genitori, Jona viene affidato dapprima alle cure di una ragazza e infine adottato da una coppia di Amsterdam.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti


Giovedì 26 gennaio ore 20.45

Ero fiore, sono diventato radice

Spettacolo teatrale. Miklós Radnóti, uno dei massimi poeti ungheresi del Novecento, scrisse poesie alla moglie mentre il gelo rovinava le sue dita e la sua esistenza in un campo di concentramento. Nel 1944 fu fucilato e il suo corpo gettato in una fossa comune. Nel 1946 la sua sposa Fanni Gyarmati, seguendo il volo bianco dei fiocchi di cotone, ritrovò il corpo. Nel pastrano c’erano foto di lei e un taccuino di poesie, qualcosa che non poteva essere distrutto neanche dalla furia nazista.

In scena: Alessandro Piron e Anna Abate. Regia video: Paolo Forsennati. Adattamento scenico da un testo di Marvi del Pozzo. A cura di: Compagnia Altrevoci

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

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