Domenica 25 dicembre alle ore 17.30 e alle ore 21 al Teatro Alfieri di Torino appuntamento con il musical A Christmas Carol.
A Christmas Carol è la storia fantastica, suddivisa in cinque parti, di Ebenezer Scrooge, un ricco e avaro uomo d’affari, che disdegna tutto ciò che non sia legato al guadagno e al denaro. La vigilia di Natale, irritato dalle festività, perché secondo lui portano ozio e un inutile dispendio di soldi, rifiuta in malo modo di fare un’offerta per i poveri, fa lavorare fino a tardi il suo impiegato, al quale concede una paga misera, caccia il figlio di sua sorella, che era venuto per invitarlo al pranzo di Natale, e per la strada risponde sgarbatamente agli auguri che gli vengono rivolti.
Quando arriva davanti alla porta della sua casa deserta,
sul battente della porta gli appare lo spettro del suo defunto
socio, Jacob Marley. Questi lo ammonisce sulla sua
condotta di vita, e lo invita a ravvedersi per non essere costretto
a vagare come lui per l’eternità, portandosi appresso il peso delle
catene che si era guadagnato con la sua aridità e brama di
denaro.
Per questo a Scrooge faranno visita tre Spiriti, nell’ordine, lo
Spirito del Passato, lo Spirito del Presente e lo Spirito del
Futuro.
Lo Spirito del Passato lo riporta indietro, quando Scrooge, da
bambino, era stato mandato dal padre in collegio. E poi la premura
di sua sorella, il lavoro presso il bonario Fezziwig e l’amore per
Bella. Scrooge aveva rinunciato a tutti gli affetti per dedicarsi
solo a farsi una posizione guadagnando denaro.
Lo Spirito del Presente gli mostra come la gente intorno a lui si
stia preparando al Natale, l’atmosfera di festa, di gioia, di
amore. Quella che era stata la sua fidanzata è sposata e felice; il
suo impiegato è povero ma ha una famiglia unita; suo nipote pranza
insieme a parenti e amici, e lo sta prendendo in giro per la sua
avidità. Tutti ridono di lui.
Lo Spirito del Futuro gli fa vedere cosa succede alla morte di un
signore ricco, di cui non si sa il nome. Nessuno lo visita, nessuno
vuole andare al funerale, i servi si dividono le sue poche cose,
l’azienda e la casa sono vendute. Alla fine lo Spirito gli mostra
la lapide al cimitero con il nome “Ebenezer Scrooge”.
A questo punto Scrooge capisce che ha sbagliato tutto nella vita, e
si ravvede. Il giorno di Natale è finalmente Natale anche per lui,
così che dispensa regali e sorrisi e auguri ai passanti, al suo
impiegato, a suo nipote e al mondo intero.
Regia di Melina Pellicano
Musiche di Stefano Lori
Liriche di Marco Caselle