Due capolavori di Orazio Gentileschi a confronto: l’iniziativa dei Musei Reali di Torino

Daniele Bottaro
Musei Reali di Torino Cerca sulla mappa

Torino, 08/09/2021.

I Musei Reali di Torino ospitano, da martedì 7 settembre a domenica 12 dicembre 2021 al primo piano della Galleria Sabauda, una mostra dossier che mira ad arricchire l’esperienza culturale dei visitatori e a potenziare le relazioni con le istituzioni: un dialogo diretto tra due capolavori dell’artista pisano Orazio Gentileschi, uno dei più virtuosi tra i pittori attivi tra il XVI e il XVII secolo. Si tratta della tela Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia, e l’ Annunciazione, opera del Gentileschi conservata ai Musei Reali

Questo progetto fa parte del Piano Strategico triennale dei Musei Reali che, presentato nel giugno 2021, si è posto con  l’obiettivo di avvalorare l’esperienza museale attraverso nuove narrazioni delle collezioni, portando ivisitatori a scoprire inedite combinazioni tra le opere torinesi e capolavori di fama internazionale di Sandro Botticelli, Giovanni Boldini ed Il Cerano presentati nello Spazio Confronti della Galleria Sabauda.

La pinacoteca, già arricchita nel 2018 con due acquisizioni di Carol Rama e Carlo Mollino, è stata in parte riallestita per questa nuova mostra dossier, con un particolare accento ai pittori caravaggeschi e ai Maestri lombardi del primo Seicento, complici la collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma per il Giovanni Battista di Caravaggio e con la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia. Nell’opera Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, dipinta tra il 1615 e il 1620 e proveniente dal monastero di San Francesco al Borgo di Todi dove fu ritrovato solamente nel 1973, le figure emergono dall’oscurità, investite da una luce che esalta la definizione del disegno e accende i valori cromatici della veste rossa di Cecilia, aristocratica romana che si convertì al Cristianesimo e subì il martirio per decapitazione intorno al 230 d.C, della candida camicia e della tunica ocra dell’angelo. Attraverso il confronto con l’“ nnunciazione, donata dall’artista al duca Carlo Emanuele I di Savoia nel 1623, è constatabile il metodo di lavoro di Orazio Gentileschi nel riutilizzare cartoni o lucidi per comporre singole figure o intere scene, poiché il volto di Santa Cecilia ritorna in quello della Vergine, reinterpretato con lievi varianti, confermando l’esistenza di un unico modello figurativo. Nella scelta compositiva della tela di Perugia, attraverso il sapiente uso della luce e nell’utilizzo della gamma cromatica elaborata, Orazio Gentileschi coniuga con grande abilità l’impostazione derivata dalla tradizione quattrocentesca fiorentina con la novità del realismo del Merisi e delle maestranze fiamminghe, da Rubens a Van Dyck.

«L’emergenza che abbiamo vissuto e che stiamo in parte ancora vivendo ha rimarcato la necessità di offrire al pubblico proposte inedite, misurate sulle attuali esigenze di fruizione e di sostenibilità, e capaci anche di sviluppare e di rafforzare il sistema di scambi e di relazioni nell’ambito della cultura - afferma Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali di Torino -. Il green pass non ha fermato né allontanato il pubblico dei musei. Da quando è operativo abbiamo raggiunto quasi i numeri pre Covid del 2019 e non abbiamo avuto particolari problemi. L’importante è non chiudere più».

La mostra è visitabile dal 7 settembre al 12 dicembre 2021 dal martedì alla domenica dalle 09.00 alle 19.00. La visita è compresa nel biglietto di ingresso ai Musei Reali del costo di 15 euro per l’intero, 2 euro il ridotto per i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni e gratuito per i minori di 18 anni, persone con disabilità e un loro accompagnatore, insegnanti con scolaresche, guide turistiche con gruppi, personale del Ministero e i possessori di Abbonamento Musei Torino + Piemonte Card, tessera ICOM. Ulteriori informazioni via email.

Di Giulia De Sanctis

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