Opera viva: a Torino l'inaugurazione dell'opera in Barriera di Milano

antoine tempé

Torino, 11/03/2020.

Era prevista per giovedì 12 marzo l’inaugurazione, in piazza Bottesini a Torino, dell’edizione 2020 della narrazione artistica di Flashback Opera Viva. E così sarà, con lo svelamento della fotografia Rubber Tire, First Lesson dell'artista italo-senegalese Maïmouna Guerresi.

L'edizione 2020 di Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto comincia in un momento molto delicato per la comunità globale. La vita di ciascuno di noi è costretta entro specifiche regole necessarie per la tutela di tutti. «Questa volta non ci incontreremo sotto il manifesto, questa volta sarà un viaggio privato in un luogo pubblico. - commenta Alessandro Bulgini, ideatore di Opera viva - La vita di ciascuno di noi è costretta entro specifiche regole necessarie per la tutela di tutti. I percorsi nello spazio pubblico si fanno rarefatti, scanditi solo dalle prime necessità, la salute, il lavoro, il cibo; in questo contesto si pone per una frazione di secondo, per un fortuito incontro, l'opera d'arte. A essa viene delegata la speranza, la possibilità e il compito di rilasciare spunti dai quali poter attingere per proseguire nel proprio percorso esistenziale. È così che dal 12 marzo fino alla fine dell’anno, mese dopo mese, artisti di tutto il mondo si alterneranno nello spazio per le affissioni nella rotatoria di piazza Bottesini, lungo il percorso che collega le case popolari di Barriera di Milano e il vicino mercato di piazza Foroni, e accompagneranno le persone nella loro vita di tutti i giorni, nei loro percorsi obbligati, donando a tutti, senza discriminazioni».

Il progetto, ideato da Alessandro Bulgini e curato da Christian Caliandro, inaugurerà  non a caso con Rubber Tire, First Lesson (2014), dell’importante artista italo-senegalese, Maïmouna Guerresi e lo fa come gesto consapevole in un momento di emergenza, nella convinzione che l'opera, mai come in questo momento, rappresenti un delicato atto poetico in grado di fiancheggiare e sostenere le persone nella loro quotidianità.

La fotografia di Maïmouna Guerresi Rubber Tire, First Lesson fa parte della serie M-eating (iniziata dall’autrice nel 2012), che presenta uomini, donne e bambini africani fotografati prima singolarmente e poi riuniti in una situazione conviviale; sul tavolo compare sempre, al posto del cibo, un oggetto che richiama la guerra, il conflitto, e che in questo contesto vede svanire il suo significato originario e ne acquisisce uno del tutto nuovo, più intimo e quotidiano. In questo caso, il pneumatico verniciato di bianco è uno scarto – un concetto ricorrente in Opera Viva Barriera di Milano, un tema che attraversa sotterraneamente tutte le edizioni e che ne costituisce una sorta di nucleo fondante – che diviene uno strano oggetto di studio per la lezione in corso.

Una lezione quanto mai utile in questo momento storico, una lezione in grado di suggerirci la necessità di utilizzare quanto abbiamo già a disposizione, anche gli scarti, per ricreare il nostro presente perché il fondamento della cultura, grazie alla quale alimentiamo la nostra umanità è la libertà dello spirito e i Ludens (n.d.r. titolo dell’edizione 2020) siamo tutti noi individui pienamente liberi e coscienti di poter agire sul mondo ricreandolo, giorno dopo giorno, in qualsiasi condizione, attraverso la creatività.
Sullo sfondo si legge Bi-smi 'llāh (“Nel nome di Dio”), parte iniziale dell’invocazione con la quale si inizia ogni attività quotidiana.

L’opera di Maïmouna Guerresi gioca su questa tensione tra l’aggregazione e l’isolamento che caratterizzano le figure dell’insegnante e delle alunne, tra convivialità e distrazione: insieme e separati, questi personaggi danno vita al gioco della realtà.

Il primo manifesto della serie Opera viva 2020 resterà fruibile fino al 12 aprile. Allo stesso modo, mese dopo mese,dal 12 marzo fino alla fine dell’anno artisti di tutto il mondo si alterneranno nello spazio per le affissioni nella rotatoria di piazza Bottesini, lungo il percorso che collega le case popolari di Barriera di Milano e il vicino mercato di piazza Foroni, e accompagneranno le persone nella loro vita di tutti i giorni, nei loro percorsi obbligati, donando a tutti, senza discriminazioni.

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