Decamerone 2020: a Torino una maratona di lettura per i lavoratori del mondo della cultura

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Torino, 28/02/2020.

Se la cultura a Torino soffre a causa del Coronavirus, è proprio da un’epidemia che la stessa cultura prova a ripartire, rivendicando la propria voce e la propria centralità. Parliamo della peste, quella del 1300, narrata dal Boccaccio nel celebre Decamerone. Sarà proprio quest’opera la protagonista di Decamerone2020, l’iniziativa collettiva di lettura che vedrà protagonista Torino.

«In questi giorni di "quarantena" sono successe molte cose – spiegano le libraie della Luna’s Torta, che ha ideato la “maratona” di lettura -  Alcuni settori - tra cui quello culturale - sono stati colpiti in vari modi e a vari livelli. Se però c'è una cosa che sappiamo fare, noi che con questa roba ci mangiamo ogni giorno, è creare collettività».

Ecco allora la call rivolta a cento personaggi tra operatori culturali, artisti, librai, gestori di locali, fruitori, provenienti da numerose città d'Italia. Saranno loro i protagonisti per dieci giornate, proprio come i protagonisti narrati dal Boccaccio. Si parte il 29 febbraio, alle 10 del mattino, e si prosegue per dieci giorni, ogni giorno dieci lettori.

L’iniziativa nasce dall’esigenza di dare una risposta alle ripercussioni su molti comparti della vita economica che l’emergenza del virus ha portato. «Uno dei settori più colpiti è quello della cultura – confermano le libraie - la totale soppressione di ogni evento, la chiusura dei musei, la chiusura delle scuole hanno danneggiato a vari livelli moltissimi operatori e attualmente non sono previsti, in molti casi non sono nemmeno sul tavolo di discussione, ammortizzatori sociali che in qualche modo possano limitare le perdite».

Le istituzioni nel frattempo si stanno muovendo, ma chi opera nel settore sa che è solo la punta dell’iceberg, perché sotto, sommerso, c’è il grande mare dei lavoratori non standardizzati. «Siamo moltissimi – dicono dalla Luna’s Torta - organizzatori, librai, gestori di locali, musicisti, cantanti, attori, performer, operatori museali, insegnanti privati che lavorano a progetto in scuole e università... Un esercito di persone non riconosciuto ufficialmente che ogni giorno lavora per mantenere viva un’idea di cultura diffusa e che è invisibile sui tavoli ufficiali».

Creativi, sì, ma a uno scopo, quello cioè che venga predisposto un fondo di emergenza «per tutti coloro che in questi lunghi giorni hanno visto azzerarsi o ridursi drasticamente i propri introiti». Un fondo che dovrebbe funzionare da “cassa per le emergenze”, restando attivo anche per il futuro.

«Per fare questo è necessario e auspicabile che finalmente venga riconosciuto il valore sociale e lavorativo di chi ogni giorno opera in ambito culturale – ribadiscono le libraie, che tornano a raccontare il lavoro quotidiano dei tanti operatori del settore, perché è da lì che prende vita l’idea della “maratona” dedicata al Decamerone - Chiusi nei nostri luoghi in attesa che passi il contagio, la cosa che ci viene meglio è continuare a parlare e a raccontare. Facciamo questo e lo facciamo ogni giorno. Lo facciamo collaborando tra noi e coinvolgendo chi delle nostre attività fruisce».

Come funzionerà Decamerone2020? A partire da sabato 29 febbraio saranno pubblicati online i video di 100 lettori che leggeranno integralmente l'opera di Boccaccio. «Se un augurio possiamo farci – concludono le libraie torinesi -  è che quest’emergenza possa accendere una luce sul numero enorme di persone che lavorano senza tutele e riconoscimento. Sappiamo di non essere l’unico settore in cui questo accade. Ci auguriamo che questa lunghissima maratona possa essere d’aiuto a tutti coloro che in questi giorni si ritrovano nella medesima situazione».

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