Coronavirus a Torino e in Piemonte: stop alle manifestazioni, operativi mercati e attività economiche e di pubblica utilità

Torino, 25/02/2020.

È stata inviata ai Prefetti del Piemonte, nella serata di lunedì 24 febbraio, la circolare che fornisce chiarimenti utili sui contenuti dell’ordinanza del 23 febbraio Misure urgenti in materia di contenimento del contagio da coronavirus.

Dopo l’ordinanza emessa dal Ministero della salute di concerto con la Regione Piemonte, che ha fermato musei e relativi eventi e mostre, cinema e teatri, la circolare specifica con maggior dettaglio che, tra le manifestazioni sospese, vengono inserite le fiere, le sagre, i luna park, i concerti, gli eventi sportivi con presenza di pubblico, le rappresentazioni teatrali, cinematografiche e musicali, comprese discoteche e sale da ballo.

Ancora, si chiarisce che gli allenamenti sportivi sono ammessi escludendo l’utilizzo di spogliatoi e docce. Rimangono aperti i centri linguistici privati, i centri musicali senza afflusso di pubblico e le scuole guida. E che sono escluse dalla sospensione anche tutte le attività economiche, agricole, produttive, sanitarie e sociosanitarie, commerciali e di servizio, compresi pubblici esercizi, mercati, mense, dormitori di pubblica utilità.

Non si intendono sospese le celebrazioni di matrimoni ed esequie civili e religiose, a condizione di permettere la partecipazione dei soli famigliari. Per le esequie si ritiene consigliabile l'esecuzione di funzioni all'aperto, come dichiarato, per il Piemonte, da Mons. Nosiglia che ha stilato precise regole anche per le funzioni e in particolare per quella delle Ceneri, che cade il 26 febbraio.

La circolare esplicativa è stata elaborata allo scopo di definire un protocollo interpretativo comune tra regioni, coordinandosi, evitando ulteriore confusione o ambiguità e applicando in modo omogeneo le disposizioni.

L'assessore regionale alla Salute ha sottolineato come, al momento, la diffusione del virus in Piemonte sia sotto controllo e il numero dei contagiati siarimasto invariato, ovvero fermo a un totale di tre persone positive a Torino, che vengono costantemente monitorate.

A fronte di una serie di comunicazioni fuorvianti che stanno circolando online e in alcune chat, l'assessore ha voluto inoltre ribadire due punti urgenti che riguardano i servizi a disposizione dei cittadini.

L'800 333 444 è l'unico numero verde regionale autorizzato a rispondere ad eventuali richieste di chiarimenti in merito all'ordinanza del 23 febbraio, oltre che a fornire ulteriori informazioni relative alla Regione. Il numero non riceve segnalazioni sanitarie.

Nessun operatore sanitario è stato incaricato dall'Unità di crisi, dalle Asl o da qualsivoglia soggetto per effettuare test, tamponi o prelievi al domicilio dei cittadini, a meno che questa visita non sia stata preventivamente concordata con il Servizio sanitario. In caso contrario si tratta di sciacallaggio, e si invitano i cittadini a contattare subito le forze dell’ordine.

«Da sabato sono stati convocati tutti i tavoli e i dispositivi necessari per affrontare questo momento di difficoltà – ha dichiarato la sindaca di Torino Chiara Appendino sui suoi profili Facebook - Tutte le forze possibili sono concentrate nell'affrontare la questione del Coronavirus, per tutelare al massimo la salute pubblica, dare aggiornamenti veloci e risposte quanto più precise possibile. Abbiamo tutti gli elementi per superare la crisi, grazie a un lavoro intenso e coordinato di tutte le Istituzioni. Nonché alla collaborazione della cittadinanza, che non sta mancando».

Il primo cittadino ha ribadito le misure a tutela della comunità stabilite dalla Regione e dalle istituzioni. Fino al 29 febbraio dunque resteranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, saranno sospese manifestazioni ed eventi, sia su spazio pubblico che privato e altresì le attività culturali, sportive, di culto e ludico-ricreative.

«Ci tengo a ribadire la mia riconoscenza verso le Istituzioni, verso i medici e tutto il personale sanitario, gli organi di informazione, le realtà pubbliche e private che stanno dimostrando comprensione e piena collaborazione, alle cittadine e ai cittadini che si stanno attendendo alle disposizioni ufficiali – ha aggiunto la Appendino – tengo a sottolineare che i servizi essenziali per le persone fragili, come ad esempio i dormitori, sono e rimarranno aperti».

Rimane valido l'invito ad attenersi alle indicazioni delle Istituzioni e ad informarsi solo su canali ufficiali: chi diffonde informazioni false legate all’ordine pubblico e procura allarmi, anche sui social, commette un reato e rischia di intasare i numeri di emergenza – il 112 e 118 – creando disguidi nella risposta sanitaria ai cittadini. Oltre a rivolgersi innanzitutto al proprio medico curante, uno dei punti di riferimento per dubbi e informazioni è il servizio nazionale dedicato 1500, che fornisce informazioni generiche e specifiche su comportamenti, abitudini e necessità sanitarie legate all’emergenza.

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