Pizza gourmet a Torino: 9 indirizzi in cui provarla

Torino, 10/02/2020.

Torino è una città dalla grande tradizione gastronomica. D’altro il Piemonte è patria del tartufo e di grandi classici nostrani come il bollito, la bagna càuda, il vitello tonnato.

La pizza, anche nel capoluogo piemontese, non è più un semplice disco di pomodoro e mozzarella. Sono diversi gli indirizzi nella città sabauda ad aver investito tempo e ricerca sull’impasto e sulla grande qualità degli ingredienti. C’è chi propone la pizza gourmet, con le sue fette già divise e guarnita ad hoc, chi la chiama pizza contemporanea…

Ecco 9 indirizzi di Torino in cui mangiare un’ottima pizza gourmet.

Berberè. La celebre pizza dei fratelli Aloe conquista anche Torino. Materie prime bio italiane, limited edition ed un impasto di qualità sono la chiave del successo. Un classico da provare almeno una volta? La pizza con ‘Nduja di Spilinga, fiordilatte, pomodoro, prezzemolo.

Fra Diavolo. Una pizza contemporanea con tre diversi impasti, un soffice cornicione e dei topping da urlo: l’insegna di Fra Diavolo nasce in Liguria con il patron Paolo Tranchida. Oggi le insegne sono in totale 10 (della società fa parte anche lo chef Luciano Monosilio), in Piemonte si trovano a Torino, a Novara, a Cuneo, ad Alba.

Da Zero. Da Vallo della Lucania al Nord Italia: Da Zero è la pluripremiata pizza nota per il suo impasto leggero e fragrante, nonché il topping all’insegna dell’italianità. Tra le materie prime del Cilento impiegate, diversi presidi Slow Food.

Patrick Ricci. Terra, grani, esplorazioni. Il lavoro che Patrick Ricci svolge sul topping delle sue pizze è pari solo all’attenzione che ci mette sugli impasti. Si tratta di pizza gourmet 100%, caratterizzata da abbinamenti insoliti e gustosi. Per capire di cosa stiamo parlando basta provare la Gorgo & Nero (con bufala, gorgonzola di Novara, tartufo nero) o la preziosa King Crab (con polpa di granchio reale, guacamole, germogli di verdure, senape, gocce di Vov e olio evo, polvere di wakame e zest di limone).

Pizzium. Il brand della pizza napoletana creato da Nanni Arbellini ha a Torino ben due sedi. Una pizza che guarda alla tradizione ma che si rivela gourmet negli accostamenti del topping. In un ambiente che sa di casa infatti Pizzium ha in menu pizze come la Sardegna (fiordilatte, crema di carciofi, pomodori secchi) e la Campania (provola affumicata, salsiccia artigianale e friarielli).

Bricks pop. Un bel locale in cui ci si diverti in ambiente informale. Le pizze gourmet di Bricks Pop sono realizzate con farine biologiche. Si va da una classica Hell’s Pizza con salamino piccane alla Bra, con mozzarella fior di latte, spuma di Grana Padano, salsiccia di vitello cruda e riduzione di mosto cotto (a spicchi). Accanto viene proposta una bella selezione di tapas.

Sestogusto. Sono belle e golose le pizze gourmet di Massimiliano Prete. Il pizzaiolo di Sestogusto ricerca in continuazione i migliori ingredienti e affina tecniche all’avanguardia per realizzare impasti digeribili, fragranti e topping speciali.

Libery Pizza & Artigianal Beer. Ambiente alla mano che invita alla convivialità da Libery Pizza & Artigianal Beer. Qui le pizze sono condite con generosità e si consumano con una bella selezioni di birre homemade. Diversi anche i piatti d’ispirazione mediterranea.

Com’era… è. Luigi Acciaio è un imprenditore e un pizzaiolo esperto. È lui ad aver registrato il marchio Pizzeria Gourmet ®️. A Moncalieri, appena fuori Torino, prepara ricche pizze gourmet, sempre rispettose della stagionalità degli ingredienti. Così anche le tipologie più tradizionali assumono nuova forma. Da provare la sua Puttanesca.

Di Simone Zeni

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