Bottom Up: a Torino arriva il festival di architettura, presentati i progetti

Torino, 06/02/2020.

Nasce Bottom Up! Quando la città si trasforma dal basso, l’iniziativa promossa dall’Ordine degli Architetti e dalla Fondazione per l’architettura / Torino e curata da Stefano Mirti e Maurizio Cilli. E sono 13 i progetti selezionati dalla giuria per partecipare al festival, alla sua prima edizione. 13 proposte di trasformazione della città a partire dai desideri dei cittadini, che grazie a una campagna di crowdfunding potranno trasformarsi in realtà.

48 le proposte di interventi pervenute in risposta alla call promossa dall’Ordine e dalla Fondazione il 19 novembre scorso, tutte sul territorio torinese ad opera di associazioni, gruppi informali, imprese, comitati, enti formatori, circoli,… Tra queste, 34 sono relative a spazi di proprietà pubblica e 14 di proprietà privata; sono distribuite in tutte le 8 circoscrizioni torinesi, con una più alta concentrazione nella circoscrizione 6 (14 progetti), nella 7 (8 progetti) e nella 8 (7 progetti).

«Uno degli aspetti che mi rende più orgoglioso dell’iniziativa è la capacità del festival di parlare con i cittadini e attivare azioni concrete - afferma il presidente dell’Ordine Massimo Giuntoli - Non è la prima volta che l’Ordine si impegna sul territorio: con il progetto Architettiamo la Città siamo andati in tour nelle 8 Circoscrizioni torinesi per confrontarci sulle richieste e le aspettative degli abitanti dei quartieri. Mi fa piacere ora osservare che tutte le circoscrizioni si sono mobilitate per rispondere alla call e che le proposte spesso nascano da una collaborazione tra pubblico e privato, condizione fondamentale perché le trasformazioni possano trovare le risorse per tradursi in realtà. Questo format di intervento è un esperimento: non escludiamo che in caso di successo possa essere replicato su altre scale».

Le candidature hanno per oggetto piazze, spazi della viabilità (rotatorie, carreggiate, aree pedonali), portici, orti urbani, scuole, cortili, parchi, aree agricole, boschi, giardini pubblici e privati, edifici artigianali, edifici di edilizia pubblica, negozi sfitti. In particolare, 25 proposte sono relative a spazi pubblici all’aperto, 9 a cortili e giardini e 4 a scuole. Il budget più basso è di 6000 euro, il più alto di oltre 1 milione di euro.

 «Oltre alla quantità di proposte pervenute in soli due mesi - prosegue la presidente della Fondazione per l’architettura / Torino Alessandra Siviero - Spazi pubblici e privati, luoghi all’aperto e al chiuso, edifici scolastici, artigianali e commerciali, in contesti urbani e agricoli, con grande attenzione alle tematiche sociali su cui la Fondazione è molto sensibile: i modelli didattici, la salute mentale, la promozione di culture differenti, l’integrazione dei detenuti in carcere con la società… Non è un caso dunque che la giuria abbia deciso di far proseguire il percorso a 13 progetti, anziché 12 come originariamente previsto».

Le 13 proposte sono state selezionate dalla giuria di Bottom Up!, composta dai curatori del festival, Stefano Mirti e Maurizio Cilli, da rappresentanti dell’Ordine e della Fondazione, Alessandra Siviero e Cristina Coscia, dal segretario generale della Città di Torino Mauro Spoto, dal segretario generale Camera di Commercio Torino Guido Bolatto e da due esperti esterni, lo scrittore John Thackara e Andrea Bartoli del Favara Cultural Park.

Al via dunque la seconda fase: i gruppi proponenti dei progetti selezionati seguiranno un percorso formativo sui temi del crowdfunding, delle trasformazioni urbane, dello storytelling e della gestione dei social network per avere le competenze necessarie per poter portare avanti le proposte candidate e tradurle in realtà. Il 1 aprile partiranno le campagne di crowdfunding che si concluderanno con la chiusura del festival, il 10 maggio.

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Torino e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter