Festival del giornalismo alimentare di Torino: dall'antispreco all'impatto del cibo sui media

Torino, 05/02/2020.

Non un giorno a caso per presentare il Festival del giornalismo alimentare di Torino, in programma dal 20 al 22 febbraio 2020. È infatti proprio il Festival a lanciare una proposta per ridurre i rifiuto alimentari, proponendo una petizione sulla piattaforma Change.Orgche chiedere di rendere obbligatorio l’uso della“Food Bag”, la scatola che ogni ristoratore dovrebbe consegnare ai clienti per portare a casa il cibo pagato e non consumato.

Dati alla mano, in Italia lo spreco di alimenti vale ogni anno dai 300 ai 400 euro per famiglia: per questo motivo fra gli obiettivi principali del Festival 2020 c’è l’intento di contribuire a comunicare questo grande tema. A ogni partecipante verrà dunque consegnata una speciale“Food Bag” firmata Festivalrealizzata dal progetto reBOX in collaborazione con Edenred, da assemblare in pochi passaggi con il decalogo per la giusta conservazione del cibo avanzato.

Ma non è l’unica novità della quinta edizione del festival, che presenterà anche la diffusione dei dati emersi dalprimo rapporto sulla presenza del “tema” cibo nei media italiani. Il report è stato condotto da L’Eco della Stampa, dal 1901 leader in media intelligence e rassegna stampa, e commentato da Guia Beatrice Pirotti, docente SDA Bocconi coordinatore del Master of Management in Food & Beverage, ha analizzato un anno di contenuti alimentari sui media italiani, misurandone l’impatto, intercettando i temi più discussi e analizzando le modalità di informazione.

Il Festival cambia location e si allunga

Il Festival del Giornalismo Alimentare è ormai un appuntamento di riferimento per la discussione sul rapporto fra il mondo del giornalismo e quello del cibo. Rispetto agli scorsi anni, nel 2020 il Festival si allunga portando a tre le giornate di lavoro– oltre a giovedì e venerdì sono in programma panel anche il sabato mattina.

Cambia anche la location: sarà ancora Torino a ospitare la manifestazione che si sposta però al Centro Congressi del Lingotto, in via Nizza 280. 

Nei tregiorni di Festival, 35panel di lavoro vedranno confrontarsi, nel corso di seminari e tavole rotonde, circa170 espertifra giornalisti, istituzioni, imprenditori, foodblogger, influencer, professionisti della sicurezza alimentare, chef e rappresentanti del mondo associazionistico che si daranno appuntamento a Torino per contribuire a migliorare la qualità dell’informazione che ruota attorno al cibo.

 Tra eventi off, incontri b2b e laboratori

Oltre ai momenti plenari, al termine delle giornate di lavoro la discussione proseguirà attraverso gli eventi off, a numero chiuso e riservati a giornalisti e blogger. Quest’anno saranno6: un’occasione per scoprire curiosità e novità legate al panorama enogastronomico oltre che un momento di relax e convivialità.

Due le giornate dedicate agli incontri B2B,gratuiti e riservati alle aziende della filiera agroalimentare interessate a incontrare i professionisti della comunicazione per capire come questa possa sostenere e valorizzare i loro marchi e prodotti. I B2B sono organizzati con il supporto dellaCamera di commercio di Torinoche coinvolgerà i suoiMaestri del Gusto, i produttori diTorino Cheesee quelli vitivinicoli a marchioTorino DOC,ma anche grazie aCampagna Amica di ColdirettieASCOM. 

Saranno oltre20, invece, i laboratori pratici gratuiti dedicati a giornalisti e blogger. 

Il programma per temi

Oltre al fenomeno food sui media e alle iniziative antispreco, sotto i riflettori del Festival finiranno alcuni tra gli argomenti più caldi e controversi del momento, come leetichette nutrizionaliche mortificano il made in Italy, le criticità delFood Deliveryo lepratiche commerciali slealinella filiera agricola, con l’intervento del Ministro delle politiche Agricole e AlimentariTeresa Bellanova.

Neldecennale del riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea, non potevano mancare approfondimenti sulla cultura del cibo italiano nel mondo, con un panel dedicato al ritorno in agricoltura deiprodotti IGP e DOPe uno sulle ultimefrontiere del Made in Italy:università e agenzie spaziali della Penisola sono, infatti, fra i capifila dei più importanti progetti internazionali di coltivazione degli alimenti in orbita.

Particolare attenzione sarà dedicata al terzo settore con il tavolo di lavoro incentrato sul social food per far luce su come cibo e ristorazione possano diventare un veicolo di promozione sociale. Insieme all’“Ambasciatrice del Gusto” chefCristina Bowerman, saranno presenti alcune delle più interessanti esperienze di inclusione e reinserimento delle categorie deboli della popolazione attraverso progetti “gastronomici”.

Spazio inoltre alla diffusione dei giusti comportamenti alimentari: verrà infatti presentato in anteprima il primo opuscolo informativosu nutrizione e salute rivolto aicittadini di Torino,a cura dellaFondazione Veronesi.

Altri incontri saranno più strettamente collegati al ruolo delle figure chiave nella comunicazione enogastronomica: molto atteso il ritorno sulle scene dichef Rubioche si racconterà nel corso di un’intervista in esclusiva, mentrenel 65° anno della Guida Michelinsi parlerà delfuturo delle guidee delle riviste gastronomiche nell’ottica di un’evoluzione delle recensioni che esprima anche l’eticità delle aziende e dei ristoranti. Professionisti dell’informazione alimentare racconteranno infine criticità e complicazioni per la saluteche investono chi fa della narrazione del cibo il proprio lavoro.

Il programma completo e le modalità di accredito e iscrizione al Festival del giornalismo alimentare sono online.

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