Il 2019 nei musei di Torino tra successo di pubblico, mostre e social

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Torino, 02/01/2020.

Si apre con il 2020 un nuovo anno di attività, mostre e iniziative culturali per i musei di Torino. Ma prima di tuffarsi nella nuova stagione di eventi, i principali poli culturali della città hanno riordinato i dati del 2019 e stilato bilanci.

Dalle cifre esce un quadro molto positivo, con incrementi del pubblico di visitatori rispetto al precedente 2018, in alcuni casi legato a particolari mostre ed eventi celebrativi che hanno segnato ricorrenze e omaggi nel 2019.

Numeri che parlano di successo non solo per quanto riguarda le affluenze reali, ma anche, spesso, per quel che ha a che fare con la comunicazione. Crescono infatti anche gli accessi ai canali social di tanti musei, tra like e follower, a dimostrazione che cultura e mondo digitale spesso possono dare vita a interazioni positive. Me vediamo nei dettagli i risultati del 2019 dei principali musei torinesi.

Il 2019 dei Musei Reali

Il 2019 dei Musei Reali di Torino si chiude con un incremento di pubblico del 6,5% rispetto al 2018, per un totale di 492.136 visitatori, a cui si aggiungono i 102.465 delle mostre del 2019, che fanno salire la percentuale a +15% rispetto all’anno precedente. Un dato che si rispecchia anche nell’attività dei canali ufficiali social dei Musei Reali, anch’essi in crescita; tra tutti spicca Instagram che registra +10.000 follower rispetto al 2018 (26.130 fan complessivi), ma sono in costante aumento anche Facebook (36.431 like sulla pagina) e Twitter (12.115 follower).
 
L’anno appena trascorso ha visto il succedersi di mostre, insieme a numerose novità e riconoscimenti. Primo fra tutti, l’European Heritage Award/Premio Europa Nostra 2019, ricevuto a Parigi per i lavori di recupero della Cappella di Guarino Guarini nella categoria Conservazione.

Il 2019 dei Musei Reali si è aperto con la mostra dedicata ad Antoon van Dyck. Pittore di corte pittore ufficiale delle più grandi corti d’Europa che ritrasse principi, regine, gentiluomini e nobildonne delle più prestigiose dinastie dell’epoca. Riunendo i due principali nuclei di opere conservate alla Galleria Sabauda di Torino e alla Banca d’Italia di Roma, nelle Sale Chiablese, nel 2019 si è svolta la mostra Riccardo Gualino collezionista e imprenditore, attraverso la quale il pubblico ha potuto conoscere meglio una delle figure torinesi più significative del ‘900 italiano e la sua straordinaria storia.

Soprattutto, il 2019 è stato l’anno di Leonardo, a cui i Musei Reali hanno dedicato la mostra Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro.Una straordinaria raccolta di opere, databili all’incirca tra il 1480 e il 1515 in grado di documentare l’attività di Leonardo dalla giovinezza alla piena maturità. In mostra, tra gli altri, il Codice sul volo degli uccelli e il celeberrimo Autoritratto. Due opere recentemente tornate visibili al pubblico, grazie alla mostra Il tempo di Leonardo 1452-1519 (fino all’8 marzo 2020 in Biblioteca Reale). Proseguono inoltre per i primi mesi del 2020 anche Pelagio Palagi a Torino. Memoria e invenzione nel Palazzo Reale, in Galleria Sabauda fino al 9 febbraio e la mostra internazionale Konrad Mägi. La luce del Nord (Sale Chiablese, fino all’8 marzo) realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale d’Arte dell’Estonia.

Il 2019 della Fondazione Torino Musei

Bilancio positivo per la Fondazione Torino Musei che, con un totale di 613.498 visitatori sui tre musei GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e MAO Museo d’Arte Orientale, chiude il 2019 facendo segnare un +20,9% rispetto al 2018 in cui aveva totalizzato 507.362 presenze.

Dodici mesi di mostre, conferenze, progetti didattici e di inclusione, eventi e visite speciali che hanno attratto e coinvolto un pubblico trasversale e hanno contribuito ad animare la vita culturale della Città di Torino. In continuità con quanto messo in campo nel 2018, anche il 2019 è stato l’anno delle collaborazioni con le realtà culturali del territorio, nazionali e internazionali, con le quali GAM, MAO e Palazzo Madama hanno avviato progetti di valorizzazione del patrimonio storico-artistico, al fine di rafforzare sempre di più il posizionamento della Fondazione.

In ambito regionale, il contributo di Fondazione Torino Musei per la promozione dell’offerta culturale si è concretizzato nella realizzazione di numerosi progetti, fra cui: la mostra Oro bianco, allestita al Castello della Rovere di Vinovo (TO), a Biella la mostra Il Rinascimento a Biella. Sebastiano Ferrero e i suoi figli a Palazzo Ferrero, Palazzo La Marmora e al Museo del Territorio Biellese, la mostra Cosmonautica di Alessandro Sciaraffa promossa e realizzata dalla Fondazione in collaborazione con il Comune di Costigliole d’Asti e infine la mostra di grande successo La Magna Charta: Guala Bicchieri e il suo lascito. L’Europa a Vercelli nel Duecento, realizzata dalla Città di Vercelli in collaborazione con la Fondazione e l’Associazione Abbonamento Musei. Fra i progetti dedicati all’arte contemporanea Art Mapping Piemonte, promosso da Regione Piemonte, Fondazione Torino Musei e Artissima con il sostegno di Compagnia di San Paolo.

Nel 2019 Palazzo Madama ha accolto 309.018 persone, che hanno partecipato alle attività proposte e visitato, tra le altre, le mostre Madame Reali: cultura e potere da Parigi a Torino, Steve McCurry. Leggere, Notre-Dame de Paris, L’Italia del Rinascimento. Lo splendore della maiolica e Dalla terra alla luna. L’arte in viaggio verso l’astro d’argento. Il museo conclude l’anno con l’inaugurazione della grande mostra Andrea Mantegna. Rivivere l'antico, costruire il moderno, che proseguirà fino al 4 maggio 2020.

La GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea conclude il 2019 facendo registrare 185.377 ingressi, nonostante la chiusura delle collezioni dell’800 per interventi di manutenzione straordinaria. Fra le mostre presentate negli scorsi mesi: I Macchiaioli, Giorgio De Chirico. Ritorno al futuro, Paolo Icaro Antologia / Anthology 1964 – 2019, Pittura Spazio Scultura. Le collezioni del contemporaneo e Cavalli, costumi e dimore. La riscoperta della "Fiera di Saluzzo (sec. XVII)" di Carlo Pittara, recentemente aperta al pubblico. Negli spazi della Wunderkammer sono state presentate: Ando Gilardi reporter, Nella Marchesini. La vita nella pittura. Opere dal 1920 al 1953, e Primo Levi. Figure. In Videoteca Ketty La Rocca. Appendice per una supplica e Gino De Dominicis.

Il 2019 del MAO Museo d’Arte Orientale si chiude con 119.103 biglietti emessi. Il pubblico ha partecipato alle numerose conferenze e attività e ha visitato le mostre: Tattoo. L’arte sulla pelle, Goccia a goccia dal cielo cade la vita, Safar: viaggio in Medio Oriente. Vite appese a un filo, Sulle sponde del Tigri. Suggestioni dalle collezioni archeologiche del MAO: Seleucia e Coche e Guerriere dal Sol Levante, aperta fino al 1 marzo 2020.

La Fondazione Torino Musei registra buone performance anche online: sono oltre 1 milione le pagine visitate sui siti web dei tre musei e crescono anche gli iscritti ai canali social di Facebook e Instagram di Palazzo Madama, GAM e MAO. La GAM conta 40.954 follower su Facebook e 21.000 su Instagram, il MAO 25.930 su FB e 10.000 su Instagram e Palazzo Madama 19.946 su FB e 13.200 su Instagram.

Il 2019 del Museo Egizio

Nel 2019 il Museo Egizio ha registrato 853.320 visitatori, in crescita di circa lo 0,5% rispetto al 2018, quando gli ingressi erano stati 849.163.

Christian Greco, direttore del Museo, dichiara: «Per il quarto anno si confermano e consolidano gli ottimi dati di gradimento presso il pubblico. Questo aspetto esteriore e visibile è il risultato delle politiche di profonda trasformazione in ambito scientifico, di rinnovamento constante, dell’attenzione ai progetti espositivi. Da poco abbiamo riaperto le sale che narrano la storia del Museo e ci accingiamo a intraprendere nuovi grandi progetti di ripensamento delle gallerie museali nel 2020».

La presidente Evelina Christillin aggiunge inoltre che «è doveroso ringraziare tutto il pubblico per l’affetto con cui continua a seguire e ad accompagnare i nostri passi. La fiducia costante che i nostri visitatori ci riservano da molti anni è la leva che ci spinge ad andare avanti e a cercare di migliorarci. Un sentito grazie a tutta la squadra del Museo Egizio che con lavoro quotidiano, grande dedizione, passione ed abnegazione rende questa istituzione un luogo di ricerca, cultura, formazione, un punto di incontro e di dialogo nella nostra magnifica città».

Prosegue infine la forte affluenza di visitatori nei giorni delle festività natalizie, che dalla vigilia di Natale al 31 dicembre sono stati oltre 32mila. Nei prossimi giorni sono previste aperture straordinarie fino alle 21 e un ricco calendario di attività e visite speciali.

Il 2019 del Museo Nazionale del Cinema

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino chiude positivamente il 2019, segnando un aumento delle presenze rispetto all’anno precedente. Il Museo alla Mole Antonelliana è stato visitato nel 2019 da 674.243 persone, circa 25.000 in più rispetto al 2018, quando i visitatori erano stati 649.866, con un aumento del 3,8%.

Risultato buono anche per il Cinema Massimo, la Multisala del museo, che nel 2019 ha avuto 95.757 spettatori (esclusi i dati dei festival e gli ingressi omaggio), con un aumento dello 0,5% rispetto al 2018.

«Chiudere il 2019 con un segno positivo sia per il Museo che per il Cinema Massimo è un importante traguardo – sottolinea Enzo Ghigo, Presidente del Museo Nazionale del Cinema–, il risultato di un lavoro di squadra che sta iniziando a dare i suoi frutti. In meno di due mesi abbiamo messo in cantiere tante iniziative e mostre per mantenere alta l’offerta culturale per il pubblico e per gli addetti ai lavori».

«Siamo molto contenti di questo risultato – dichiara Domenico De Gaetano, Direttore del Museo Nazionale del Cinema – che sottolinea il ruolo centrale che il Museo ha nel sistema cinema torinese. Il 2020 sarà interamente dedicato a Torino Città del Cinema, alla città che ha dato i natali al cinema italiano e che il prossimo anno festeggerà il doppio compleanno, il ventennale del Museo Nazionale del Cinema e della Film Commission Torino Piemonte. Una festa lunga un anno che coinvolgerà l’intera città e che vedrà il suo culmine nel mese di luglio. Molto buono e degno di nota anche il risultato positivo del Cinema Massimo, che premia l’alta qualità della programmazione che lo caratterizza sin dalla sua apertura».

Il 2029 del Castello di Rivoli

Il 2019 è stato un anno importante per il Castello di Rivoli. L’apertura al pubblico della Collezione Cerruti a inizio maggio 2019 ha contribuito significativamente ad accrescere il raggio delle attività del Castello di Rivoli a livello nazionale e internazionale.

Nel 2019, gli utenti del Castello di Rivoli sono stati complessivamente oltre 483.000, di cui 127.632 visitatori alle mostre organizzate dal Castello di Rivoli. Alle attività del Dipartimento Educazione organizzate sul territorio nazionale fuori dal Museo hanno partecipato 91.241 persone, mentre i visitatori delle mostre organizzate presso altri enti sono stati 67.279 e i partecipanti alle conferenze fuori dal museo sono stati 1.524, a cui vanno ad aggiungersi gli oltre 195.300 gli utenti web.

Un intenso e diffuso lavoro di comunicazione ha prodotto un incremento in termini di presenza sui media. La personale Hito Steyerl. La città delle finestre rotte è proseguita fino al 30 giugno 2019, mentre nel corso dell’anno, oltre a un nutrito calendario di eventi e conferenze, sono state presentate le mostre Andy Warhol. Due capolavori dalla Collezione di Francesco Federico CerrutiAnri Sala. AS YOU GOHarald Szeemann. Museum of Obsessions (26 febbraio – 23 maggio), D’après Leonardo in collaborazione con la Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte, Yuri Ancarani. Le radici della violenzaAria, Fiori, Sale. Opere dalle Collezioni del Castello di RivoliMichael Rakowitz. Legatura imperfettaCRRI / Dena ArchivesClaudia Comte. Come crescere e avere sempre la stessa formaPedro Neves Marques. illy Present Future Prize 2018 Exhibition.

Un’intensa e innovativa attività curatoriale ha inoltre permesso al museo di presentare i propri progetti in prestigiose sedi espositive esterne tra cui le OGR Torino, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione CRC ad Alba.

Sempre nell’ambito delle attività esterne al Museo, il Castello di Rivoli ha commissionato a Roberto Cuoghi l’installazione luminosa M I R A C O L A realizzata per Luci d’Artista 2019 e inaugurata lo scorso 29 ottobre in Piazza San Carlo, visibile fino al 12 gennaio 2020.

Dal punto di vista delle Collezioni permanenti, attraverso l’accordo con la Fondazione Cerruti il Museo gestisce 1.000 opere che sono parte della Collezione Cerruti. Grazie al sostegno della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, alle acquisizioni dirette, alle donazioni di artisti e collezionisti e al comodato dalla Fondazione CRC, nel corso del 2019 sono inoltre entrate nelle Collezioni permanenti del Museo 14 opere.

Nel 2019 il Centro di Ricerca CRRI (Castello di Rivoli Research Institute) - dipartimento sostenuto dalla Regione Piemonte e dalla Compagnia di San Paolo – ha organizzato la mostra dedicata all’archivio del curatore Harald Szeemann, un workshop per la formazione di esperti in studi sulla provenienza di opere d’arte e un workshop per la formazione di creatori di contenuti digitali a ispirazione letteraria che ha visto la partecipazione di letterati e poeti come Valerio Magrelli e Luc Sante. Con l’acquisizione nel corso dell’anno di 1.455 nuove pubblicazioni, la Biblioteca del Castello di Rivoli - parte integrante del CRRI - ha arricchito la propria dotazione raggiungendo un patrimonio librario di 44.450 volumi, riviste e periodici internazionali.

Il Dipartimento Educazione con le sue innumerevoli attività, ricerche e progetti ha dato concretezza alla concezione di un museo aperto e inclusivo, fucina di pensiero, centro di ricerca e di sperimentazione. L’idea di avvicinare l’arte e la cultura contemporanea a un universo sempre  più vasto di fruitori è proseguito sia nelle sale del Museo, sia sul territorio. Straordinaria l’adesione dei docenti alle giornate di formazione a loro dedicate, con oltre 2.000 insegnanti iscritti provenienti da tutta Italia. Nel 2019, circa 5.000 classi di studenti hanno partecipato ai percorsi proposti dal Dipartimento Educazione al Museo.

Il Castello di Rivoli ha inoltre organizzato nel 2019 rassegne cinematografiche, concerti, eventi realizzati in collaborazione con le principali istituzioni culturali del territorio e le serate dedicate ai giovani come Una Notte al museo.

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