Leonardo da Vinci, i volti del genio: una mostra per raccontare l'uomo Leonardo

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Torino, 06/12/2019.

«Pare sia stato anche un generale per le fortificazioni di uno dei vari Stati dell’epoca, fu tecnicamente un nostro collega». Con una battuta, il Tenente Colonnello dell’Esercito Italiano, Michele Corrado, che è direttore del Museo Nazionale di Artiglieria, ha introdotto la mostra Leonardo da Vinci, i volti del genio, che apre il 7 dicembre al Mastio della Cittadella di Torino, dove resterà visitabile fino al 31 maggio 2020. È l’ultimo evento che si svolge in città nell’ambito del 500° anniversario dalla morte del genio fiorentino. In mostra un buon numero di riproduzioni, dalle macchine realizzate sulla base dei disegni che Leonardo ha lasciato, fino a libretti, appunti e altre rappresentazioni a matita, frutto di studi e ricerche.

La mostra, però, ruota intorno alla celebre Tavola lucana, tempera a legno realizzata tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo, ritrovata dallo studioso Nicola Barbatelli nel 2008 in una raccolta privata di Salerno. Rappresenterebbe il volto di Leonardo, sebbene appaia molto diverso, nei lineamenti, dall’ancor più noto Autoritratto conservato nella sede dei Musei Reali di Torino (che a giorni sarà nuovamente esposto per un’altra mostra). Il ritrovamento ha aperto un dibattito su quale fosse il volto di Leonardo, che è ancora in corso, ed è proprio su questo aspetto che la mostra si concentra.

«L’idea è sottoporre al visitatore tutte le attività del genio toscano – spiega Barbatelli –, dalle prime teorizzazioni artistiche nella bottega del Verrocchio fino alle più suggestive e intense trattazioni dei progetti di ingegneria, botanica, anatomia, fisica e ottica». Non solo. Per tutta la durata della mostra, gli spazi del Mastio della Cittadella, che sarebbero in realtà la sede del Museo di Artiglieria, ospiteranno anche numerosi incontri, rievocazioni storiche ed eventi curati da Susanna Tartari del progetto Rievocare, oltre a laboratori didattici, attività per le scuole e visite guidate a cura di Theatrum Sabaudiae.

L’esposizione è curata da Christian Gálvez, autore televisivo spagnolo e già curatore dell’analoga mostra Los rostros del genio di Madrid, che arriva a Torino grazie all’impegno dell’associazione Reinterpreta, insieme a Piemonte Musei, 47Ronin e Iniciativas yexposiciones. «Qui vogliamo raccontare l’uomo Leonardo – ha sottolineato Stefano Gribaldo, presidente di Piemonte Musei – e non soltanto le sue opere, parleremo del suo temperamento critico e investigativo. I volti del genio è un omaggio a tutti questi aspetti».

E in mostra compare anche Comau. L’azienda robotica ha portato «Amico», il concept di un robot umanoide che mette a servizio dell’arte le sue capacità tecniche, disegnando una Gioconda su una tavola grafica. In mostra anche l’esoscheletro Mate, pensato per alleviare l’affaticamenteo durante lo svolgimento di compiti che impongono il mantenimento delle braccia sollevate per lunghi periodi di tempo.

Di Paolo Morelli

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