Torino pianta 500 nuovi alberi per contrastare il cambiamento climatico

Alessandra Chiappori

Torino, 07/11/2019.

È stato annunciato dal Comune di Torino un piano straordinario di ripristino e risanamento per gli alberi dei viali e dei giardini torinesi per un investimento complessivo di un milione di euro, piano approvato pochi giorni fa dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore all’ambiente Alberto Unia.

L’intervento sarà coordinato dai tecnici del servizio Verde pubblico Gestione della Città di Torino e permetterà di mettere a dimora 500 nuovi alberi e di consolidarne e contenerne circa 2600 già presenti. In particolare la conservazione del patrimonio arboreo di Torino permetterà di mantenerne la consistenza, sostenendo così un bilancio arboreo in attivo, a vantaggio dell’opera di mitigazione degli effetti dovuti al cambiamento climatico.

«Nell’ultimo decennio molti alberi sono stati abbattuti per vari motivi: invecchiamento, eventi atmosferici estremi, siccità prolungata, patologie gravi che minano la stabilità delle piante - spiega l’assessore all’Ambiente Alberto Unia – è quindi necessario intensificare l’opera di cura e sostituzione, un investimento a favore della salute dell’ambiente urbano e quindi dei cittadini, un intervento di grande efficacia per contenere gli effetti del cambiamento climatico e favorire la cura della qualità dell’aria».

Ecco gli interventi di risanamento e contenimento previsti, suddivisi per circoscrizione.

  • Circoscrizione 1. Giardini reali e corso Re Umberto, (258 alberi).
  • Circoscrizione 2. Corso Galileo Ferraris, corso Agnelli (500 alberi)
  • Circoscrizione 3. Corso Trapani (250).
  • Circoscrizione 4. Piazza Campanella, piazza Peyron e corso Umbria – Sporting (200)
  • Circoscrizione 5. Corso Cincinnato (130 platani) e corso Brin (in totale 170)
  • Circoscrizione 6. Piazza Rebaudengo, piazza Micchiché, piazza Volgograd e via Marinuzzi (323 alberi).
  • Circoscrizione 7. Giardini vie Davanzati, Guinicelli, Ladetto, Lomellina; lungo Po Antonelli, via Varano (410)
  • Circoscrizione 8. Area giostrai corso Moncalieri, corso Bramante, corso Galileo Galilei, parco Italia ’61 (478).

Intanto sempre il Comune di Torino ha presentato il secondo rapporto di monitoraggio del piano d’azione per l’energia sostenibile. Le emissioni di CO2 si sarebbero ridotte del 33 per cento tra il 1991 e il 2017 e, grazie alle ulteriori misure in corso di realizzazione, nel 2020 la riduzione raggiungerà il 35 percento. A confermarlo è il secondo Rapporto di monitoraggio del Piano di azione per l’energia sostenibile (Tape, Turin Action Plan for Energy) approvato nell’ultima riunione di Giunta comunale, presentato dall’assessore Alberto Unia. Un risultato importante, secondo gli amministratori, dal momento che Torino si era impegnata con la presentazione del Tape di ridurre le emissioni del 30% entro il 2020, quindi l’obiettivo si può dire ampiamente superato.

Il Tape è un documento la cui redazione è prevista dal Patto dei Sindaci, una iniziativa della Commissione europea cui la Città di Torino ha aderito fin dalla sua creazione, nel febbraio del 2009. L’accordo prevede che periodicamente le città aderenti presentino un monitoraggio per verificare il raggiungimento degli obiettivi fissati, che per la nostra città era appunto il 30% di CO2 in meno nel 2020 rispetto all’anno base, il 1991. Il primo rapporto venne presentato nel 2015.

Il nuovo rapporto, oltre ad aggiornare il bilancio energetico e l’inventario delle emissioni al 2017, verifica lo stato di avanzamento delle azioni indicate dal piano. Per quanto riguarda la riduzione dei consumi energetici , le migliori performance riguardano gli edifici comunali (-49%), l’edilizia residenziale (-39%) e i trasporti pubblici (-25%).

Il rapporto indica poi le nuove azioni da realizzare entro il 2020. Verrà esteso l’impegno per ampliare l’utilizzo di lampade led nell’illuminazione pubblica e verranno installati nuovi punti acqua Smat nel territorio urbano. Sono previsti la riqualificazione del palazzo dei lavori pubblici di piazza San Giovanni, il potenziamento dell’utilizzo dei parcheggi di interscambio, l’estensione della rete del protocollo Ape (Acquisti pubblici ecologici), nuovi interventi di forestazione urbana, l’aumento della raccolta differenziata; indicata dal piano anche l’estensione temporale della Ztl.

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