Fritto misto alla piemontese: i ristoranti a Torino dove gustarlo

Matt Biddulph - flickr.com

Torino, 30/10/2019.

Conoscete il fritto misto alla piemontese? Dimenticatevi gli anelli di calamari e i gamberi dorati che si mangiano nei ristoranti di pesce. Qui si parla di uno dei grandi e amati piatti della tradizione regionale. Nel fritto misto alla piemontese a essere impanati e possi fritti sono carne, verdura e persino frutta.

La varianti di questa ricetta casalinga sono molteplici ma nel fritto misto alla piemontese non devono mancare animelle di vitello, cervella, fegato, salsiccia, filone (schienale di vitello) ed altri tagli. Senza dimenticare il semolino, gli amaretti, le mele, le pere, i fiori di zucca. Chi lo desidera più aggiungere ortaggi, come le zucchine.

Una pietanza tipica certamente complessa da realizzare, vista la grande quantità di ingredienti che prevede. Ma a Torino, tra ristoranti e trattorie, sono diversi gli indirizzi che prevedono in carnet la loro versione del fritto misto alla piemontese.

Ecco di seguito sei locali in cui gustarselo con piacere.

Trattoria Piemontese, via Napione 45, Torino. Qui si mangia anche la pizza ma i piatti di carne sono senza dubbio i protagonisti. Si parte con l’antipasto misto di carni crude, si prosegue con i tajarin al ragù, quindi con bollito misto e lumache alla parmigiana. Su prenotazione viene servito un abbondante gran fritto misto alla piemontese.

Trattoria Cerere, via Legnano 17, Torino. Una piccola trattoria della tradizione in cui non mancano vitello tonnato, salsiccia di Bra cruda, agnolotti al burro. Ogni sere viene proposto, oltre al menu alla carta, un menu degustazione composto da antipasti misti della casa, un primo e un secondo a scelta, dolce e caffè a meno di venti euro (bevande escluse). Durante la stagione invernale viene proposto un calendario - una domenica al mese - della giornata dedicata al Gran fritto misto alla piemontese, composto da circa ventidue pezzi.

Antica Trattoria Con Calma, strada Comunale del Cartman 59, Torino. Fuori dalla città, in zona pre-collinare, questo indirizzo invita al relax più totale. Qui, in autunno, le tipicità proposte comprendono tartufo bianco d’Alba e funghi porcini. In menu anche baby bollito di fassone con i bagnetti, trota, guanciale al Nebbiolo. Nel weekend, su prenotazione, su mangia il fritto alla piemontese, ricco e fragrante.

Porto di Savona, piazza Vittorio Veneto 2, Torino. Un bel locale datato 1893 che sa di storia e che oggi fa parte della società di ristorazione di Piero Chiambretti. Al Porto di Savona la tradizione passa dalla pasta fresca artigianale, dalla battuta di carne cruda con tartufo bianco d’Alba, dalla polenta fritta con funghi porcini e Raschera. Il gran fritto misto merita la visita ed è soltanto su ordinazione.

La Locanda del Sorriso, via Saluzzo 6, Torino. Un indirizzo genuino e casalingo in cui la tradizione piemontese incontra quella torinese. Così il vitello tonnato e la toma incontrano la parmigiana e gli spaghetti alle vongolo veraci. Durante il mese di febbraio viene proposto un curioso menu interamente dedicato al cioccolato, dall’antipasto al dessert. I classici piemontesi ci sono tutti: bagna caoda, bollito, frattaglie con rane e naturalmente il gran fritto misto dolce e salato.

Ristorante Monti, via Lombriasco 4, Torino. Un ristorante di certa eleganza in cui la tradizione piemontese viene proposta in versione gourmet. Un menu intero viene dedicato al fritto misto alla piemontese, c’è quello vegetariano salato, con foglia di salvia, melanzane, zucchine, polpette di spinati; quello vegetariano dolce, con amaretti, cioccolata, mela, banana, prugna; quello salato con milanese di pollo, milanese di lonza, salsiccia, cervella fegato, polpettine di vitello; quello dolce con semolino, amaretto, zabaione. Infine il gran fritto misto dolce o salato, con tutte gli ingredienti assieme.

Di Simone Zeni

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