Festival del classico a Torino: biglietti e incontri da non perdere nel weekend

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Torino, 18/10/2019.

È il terzo grande appuntamento promosso dal Circolo dei lettori di Torino dalla ripresa della stagione autunnale: il Festival del classico, inaugurato il 17 ottobre, sta per aprire un weekend denso di incontri e riflessioni in città.

Guidato da Ugo Cardinale e Luciano Canfora, il festival ha il compito di riportare all’attenzione del grande pubblico i classici, affinché tornino vivaci compagni di viaggio per valorizzare la cittadinanza consapevole. Libri che, secondo la definizione di Italo Calvino, non smettono mai di dire cose restando sempre attuali, i classici saranno analizzati attraverso il tema della verità e della libertà. «Al centro – ha spiegato Cardinale – c’è la scommessa che è poi l’augurio, quello che la verità ci renderà liberi. Nei classici c’è materia per alimentare anche le riflessioni del presente». E tante saranno le proposte che si rifaranno al pensiero antico, profondo e lento, in netta controtendenza con i tempi e volti a scandagliare le svariate sfumature della verità.

Tra gli ospiti della seconda edizione: il filologo classico e storico Luciano Canfora, il filologo Maurizio Bettini, Umberto Galimberti, Salvatore Natoli e Mauro Bonazzi, la filosofa Franca D’Agostini, il latinista Ivano Dionigi, l’attore Moni Ovadia, l’attrice Lella Costa, l’italianista Claudio Giunta, l’editore Alessandro Laterza, gli scrittori Matteo Nucci, Alessandro Mari, Marco Balzano, le scrittrici Annalisa Ambrosio e Nadia Terranova, la grecista Olimpia Imperio, il filologi classici Enrico Valdo Maltese e Federico Condello, il poeta Valerio Magrelli, gli storici dell’antichità Giovanni Brizzi e Gino Bandelli, la filosofa Adriana Cavarero, i linguisti Massimo Arcangeli e Gian Luigi Beccaria, i matematici Piergiorgio Odifreddi e Lucio Russo, lo storico della filosofia antica Giuseppe Cambiano, il giurista Armando Spataro, il direttore di La Stampa Maurizio Molinari e il direttore di L’Espresso Marco Damilano e molti altri.

« tanti, la maggioranza anzi, pensano che in un mondo come il nostro, cioè avanzato, non valga più la pena perdere tempo con un mondo ritenuto lontano, morto. Ecco, noi cerchiamo di rispondere dicendo che non è un’operazione da nostalgici, ma ci porta invece a valutare cosa sta cambiando, se c’è una continuità dei classici, una loro durata, un senso» così illustrava il senso di un Festival come quello del classico il professor Gian Luigi Beccaria nel 2018 dialogando con Mentelocale. E proseguiva: ««Citerò la più bella cosa che sia stata scritta su questo tema, l’ha scritta Calvino in Perché leggere i classici . Quando parla di Socrate racconta infatti che mentre gli veniva preparata la cicuta lui stava imparando un’aria sul flauto, poco prima di morire. E quando gli chiesero a cosa gli serviva, lui rispose “a imparare quest’aria prima di morire”. Sono state scritte cose di una bellezza sconfinata: prima di tutto basta andare a leggerle, servano o non servano. Uno legge un classico e ne ricava bellezza, anche se è la risposta più banale».

Modalità d’ingresso al Festival del classico

Gli incontri gratuiti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili. A partire da un’ora prima dell’inizio dell’evento, davanti ai singoli spazi, viene distribuito un tagliando a persona che consente l’ingresso in sala. Possono prenotare il proprio posto i titolari di Carta Extra. Per gli eventi a pagamento la biglietteria è al Circolo dei lettori e online (per maggiori informazioni 334 1809224).

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