
Torino - L’8Gallery si rifà il look e cambia nome, e guardando avanti fa tesoro del suo passato, tornando alle sue origini. Il 2020 sarà un anno di cambiamenti per il centro commerciale che sorge in via Nizza 220, nell’edificio che fu cuore pulsante della Fiat e che dal 2020 si chiamerà Centro Commerciale Lingotto, tornando a identificarsi con la storia del luogo che lo ospita, così rappresentativo per la città. Un grande lavoro su spazi ed identità, con tanto di nuovo logo, ingrandimenti e una ristrutturazione massiccia che lo porterà ad avere a disposizione due piani: non solo l’attuale primo piano, ma anche il piano terra.
Sono già in atto da quest’estate i lavori di restyling che porteranno il Lingotto ad aumentare la superficie del 35% rispetto ad ora, con la trasformazione del Padiglione V in una nuova area di negozi e attività a livello strada. I negozi nuovi saranno circa 30: sono ancora segrete le marche che entreranno a far parte del nuovo assetto commerciale e che verranno poi svelate nei prossimi mesi. Anche la Galleria sarà ristrutturata, e al suo interno verrà aperta una Food Court, ovvero una zona con le attività ristorative vicino al cinema. Cambiamenti a tappe che dureranno per tutto il 2020 e che dovranno rilanciare il Centro Commerciale Lingotto come esempio di «un rinascimento dei luoghi di aggregazione commerciale, perché le persone non comprino solo online dal divano ma che vivano i loro acquisti in un posto fisico».
Con un investimento dal valore di circa 25 milioni di euro, l’intenzione della proprietà (AXA Investment Managers - Real Assets e Pradera) è di restituire al Lingotto una posizione centrale tanto nel quartiere quanto nella città, sfruttando i suoi punti di forza rispetto ad altri centri commerciali (la posizione favorevole per il trasporto pubblico, una fermata della metropolitana dedicata, e i 400 parcheggi a disposizione) e facendosi forza delle tante realtà commerciali e culturali che fanno parte del complesso del Lingotto.
Simbolo di archeologia industriale, il Lingotto è infatti di per sé è un luogo di interesse per i turisti, che vengono ad ammirarne l’emblematica struttura interna. Nato come stabilimento Fiat inaugurato nel 1923, è diventato presto un simbolo per Torino, e lo è rimasto anche dopo la chiusura delle attività industriali nel 1982 e la successiva trasformazione che ne ha fatto uno dei poli polifunzionali più noti della città, che conta tra le attività il centro fieristico, il centro congressi, l'auditorium Giovanni Agnelli, la pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, due hotel, un cinema multisala, un centro servizi e vari uffici direzionali. Duplice l’obiettivo della proprietà: se uno è «riposizionare il centro come shopping mall più importante dell’area urbana», l’altro è «trasformare la galleria commerciale in una continuità nel contesto del Lingotto, tra i negozi e le altre attività».