Teatro Stabile di Torino: gli spettacoli 2019/2020 al Carignano, al Gobetti e alle Fonderie Limone

Torino, 07/10/2019.

La nuova Stagione del Teatro Stabile di Torino si conferma densa di proposteall’insegna della pluralità espressiva, ma sempre coerenti e interconnesse tra loro; un programma diversificato per soddisfare il fabbisogno culturale, la riflessione estetica e l’intrattenimento intelligente, che accanto a grandi maestri del teatro darà ampio spazio a giovani talenti emergenti.

A inaugurare la Stagione 2019/2020 del Teatro Stabile di Torino sarà la commedia Rumori fuori scena di Michael Frayn che segna il ritorno in scena, dopo diversi anni, di Valerio Binasco. Il testo cult di Frayn, che da trent’anni strappa risate al pubblico di tutto il mondo, svela il dietro le quinte di una sgangherata compagnia teatrale. Nel cast, insieme a Valerio Binasco, che firma anche la regia, Francesca Agostini, Fabrizio Contri, Andrea Di Casa, Giordana Faggiano, Elena Gigliotti, Milvia Marigliano, Nicola Pannelli, Ivan Zerbinati. Il nuovo allestimento dello Stabile debutterà in prima nazionale al Teatro Carignano, dal 7 al 27 ottobre 2019 e poi sarà in tournée dal 30 ottobre al 22 dicembre 2019. La produzione inaugurale del Teatro Stabile è sostenuta dalla Fondazione CRT.

Saranno 74 i titoli programmati in sede e in tournée, di cui 17 produzioni (9 nuove produzioni esecutive, 4 nuove coproduzioni e 4 riprese), 38 spettacoli ospiti e 19 allestimenti per Torinodanza: questi i numeri della Stagione 2019/2020 del Teatro Stabile di Torino.

Un programma ricco e composito, capace di proporre a un pubblico affezionato quanto esigente molti spunti di riflessione sulle sfide sociali e politiche che il mondo globale pone quotidianamente: come sempre, al centro, un progetto produttivo in continuo sviluppo che si specchia in queste tematiche e che, attraverso le peculiarità estetiche e poetiche dei registi e degli attori coinvolti, cerca di superare le convenzioni, ricercando costantemente nuovi e coraggiosi stilemi espressivi. Il rischio culturale è denominatore comune di molte produzioni dello Stabile e anche le riletture dei classici seguono metodologie e forme non tradizionali. 

DopoRumori fuori scena al Teatro Carignano sarà in scena Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo, con Carolina Rosi e Gianfelice Imparato, per la regia di Roberto Andò (repliche fino al 10 novembre); Gabriele Lavia dirigerà e interpreterà I giganti della montagna di Luigi Pirandello (13 novembre – 1 dicembre); Silvio Orlando sarà protagonista di Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato) scritto e diretto da Lucia Calamaro (3 – 15 dicembre); Geppy Gleijeses sarà regista e interprete insieme a Marisa Laurito di Così parlò Bellavista adattamento dal film e dal romanzo di Luciano De Crescenzo (17 – 31 dicembre).

Nel mese di gennaio Kriszta Székely porterà in scena, in prima nazionale, Zio Vanja di Anton Čechov, con Paolo Pierobon (7 – 26 gennaio 2020); Silvio Peroni dirigerà Il mago di Oz di Lyman Frank Baum (14 gennaio – 17 maggio, prima nazionale, fuori abbonamento); Elena Serra curerà la regia di Scene di violenza coniugale/Atto finale di Gérard Watkins (Galleria d’Arte Franco Noero, 20 – 31 gennaio, prima nazionale); Leo Muscato dirigerà Tempo di Chet. La versione di Chet Baker testo dello stesso Muscato e di Laura Perini, con Paolo Fresu (28 gennaio – 2 febbraio). Alessandro Gassmann metterà in scena Fronte del porto di Budd Schulberg, con Daniele Russo (4 – 16 febbraio); Massimo Popolizio e Maria Paiato saranno protagonisti di Un nemico del popolo di Henrik Ibsen con la regia dello stesso Popolizio (18 febbraio – 1 marzo).

A marzo Serena Sinigaglia dirigerà Fausto Russo Alesi e Arianna Scommegna in Macbeth di William Shakespeare (3 – 15 marzo); Arturo Cirillo sarà regista e interprete di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen (17 – 22 marzo); Umberto Orsini sarà protagonista de Il costruttore Solness uno spettacolo di Alessandro Serra da Henrik Ibsen (24 marzo – 5 aprile). Alessandro Baricco legge Novecento (7 – 8 aprile); Oskaras Koršunovas dirigerà Tartufo di Molière (15 – 18 aprile, prima nazionale, progetto internazionale); tornerà al Carignano Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, per la regia di Filippo Dini e l’interpretazione dello stesso Dini con Maria Paiato e Andrea Di Casa (21 aprile – 3 maggio); debutterà poi Lodka della Compagnia Semianyki per la regia di Sergey Byzgu (5 – 10 maggio, progetto internazionale). Chiuderà la Stagione del Teatro Carignano Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller, con la regia di Valerio Binasco (19 maggio – 7 giugno, prima nazionale).

Dal 25 giugno al 26 luglio 2020 il Carignano ospiterà due nuove produzioni Molto rumore per nulla e Riccardo III, nell’ambito del progetto Prato inglese/Sere d’estate con William Shakespeare.

La Stagione del Gobetti si aprirà con Mistero buffo di Dario Fo, con Matthias Martelli, per la regia di Eugenio Allegri (dal 15 al 27 ottobre 2019). Sempre ad ottobre debutterà Sotto lo sguardo delle mosche di Michel Marc Bouchard, con la regia di Simone Schinocca (29 ottobre – 3 novembre). A novembre andranno in scena Il nipote di Wittgenstein di Thomas Bernhard, con Umberto Orsini, per la regia di Patrick Guinand (5 – 17 novembre); L’infinito tra parentesi di Marco Malvaldi, con Maddalena Crippa e Giovanni Crippa diretti da Piero Maccarinelli (19 – 24 novembre); Fausto Coppi. L’affollata solitudine del campione progetto di Gian Luca Favetto (26 novembre – 1 dicembre).

Filippo Dini dirigerà Misery di William Goldman, dal romanzo di Stephen King, con lo stesso Dini e Arianna Scommegna (3 – 15 dicembre); Paolo Nani porterà in scena L’arte di morire ridendo (17 dicembre 2019 – 6 gennaio 2020). A gennaio andrà in scena Ci vediamo all’alba di Zinnie Harris, regia di Silvio Peroni, con Francesca Ciocchetti, Sara Putignano (7 – 12 gennaio); La Locandiera di Carlo Goldoni, con Amanda Sandrelli, Alex Cendron e la direzione di Paolo Valerio e Francesco Niccolini (14 – 26 gennaio); Fuoriusciti di Giovanni Grasso, con Luigi Diberti e Luciano Virgilio, diretti da Piero Maccarinelli (28 gennaio – 2 febbraio).

Carrozzeria Orfeo porterà in scena Thanks for vaselina (4 – 9 febbraio) e Animali da bar (11 – 16 febbraio); Elisabetta Pozzi sarà protagonista di Apologia di Alexi Kaye Campbell, regia di Andrea Chiodi (18 – 23 febbraio); Ascanio Celestini, in occasione del ventennale, riproporrà Radio Clandestina (25 febbraio – 1 marzo).

Nel mese di marzo Lella Costa sarà protagonista di Questioni di cuore lettura de Le lettere del cuore di Natalia Aspesi, da un’idea di Aldo Balzanelli (3 – 8 marzo); Leonardo Lidi dirigerà La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca (17 marzo – 9 aprile, prima nazionale). I Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa porteranno in scena Happy Days in Marcido's Field di Marco Isidori (14 - 19 aprile). Sempre ad aprile sarà presentata la sesta edizione de Il Cielo su Torino, in scena le ultime creazioni di alcuni tra i più interessanti artisti torinesi emergenti, selezionati attraverso un bando promosso dallo Stabile di Torino in collaborazione con TAP / Torino Arti Performative. In programma: Signorina, lei è un maschio o una femmina? di Gloria Giacopini e Giulietta Vacis della compagnia Asterlizze Teatro (19 – 20 aprile, Sala Pasolini); Buon appetito di Michele Perriera proposto dalla Compagnia Genovese Beltramo (21 – 22 aprile); Anomalia Teatro presenterà Era meglio nascere topi di Debora Benincasa (24 – 25 aprile); Associazione Àltera porterà in scena Queer Picture Show uno spettacolo di Irene Dionisio e Francesca Puopolo (27 – 28 aprile); Furiosa Scandinavia di Antonio Rojano di Settembre Teatro e Acción Cultural Española  (29 – 30 aprile); a cui si aggiungerà uno spettacolo selezionato dalprogramma del Torino Fringe Festival 2019 (23 – 24 aprile, Sala Pasolini).

Laura Curino e Lucia Vasini porteranno in scena L'anello forte da Nuto Revelli, con la regia di Anna Di Francisca (5 – 17 maggio); Beppe Rosso dirigerà Il rifugio di Tim Whitnall (19 – 24 maggio); Giorgio Gallione curerà la regia di Alda. Diario di una diversa da Alda Merini, con Milvia Marigliano (26 – 31 maggio).

Alle Fonderie Limone verranno programmati: La Bancarotta di Vitaliano Trevisan, da Carlo Goldoni, con la regia di Serena Sinigaglia e l’interpretazione di Natalino Balasso (5 – 10 novembre 2019); Macbettu scritto e diretto da Alessandro Serra (19 – 24 novembre); Dio ride (Nish Koshe)testo, regia, interpretazione di Moni Ovadia (14 – 19 gennaio 2020); Skianto uno spettacolo di e con Filippo Timi (4 – 9 febbraio); Revisor da L’ispettore generale di Gogol’, creato da Crystal Pite e Jonathon Young (6 – 8 maggio, prima nazionale, progetto internazionale); Why? regiadiPeter BrookeMarie-Hélène Estienne,conKathryn Huntere Marcello Magni chiuderà il programma delle Fonderie Limone (14 – 16 maggio,progetto internazionale).

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