Cucina Rambaldi, piatti d’autore in Val di Susa

Torino, 17/09/2019.

Dopo oltre vent’anni al fianco dello chef Davide Scabin al Combal.Zero, indirizzo stellato all’interno del Castello di Rivoli, Giuseppe Rambaldi si è diretto in Val di Susa, per la precisione a Villar Dora, e ha aperto il suo ristorante Cucina Rambaldi all’insegna del territorio e della genuinità del prodotto.

Cucina Rambaldi si presenta come un ristorante famigliare, accogliere. Un casolare portato a nuova vita dove, sia all’interno della sala che nel lussureggiante cortile, convivono elementi antichi e moderni dettagli di design. Non manca una collezione di dischi e libri degli anni Settanta e Ottanta, per far rilassare il cliente e farlo sentire davvero a casa.

Gli amanti della buona cucina non faticheranno così a raggiungere questa nuova tappa gourmet (che in fondo dista poco più di 30 minuti da Torino) percorrendo una strada poco battuta che porta verso i monti. Qui, nel suo ristorante, lo chef Rambaldi lascia da parte la sperimentazione pura ma non la creatività. La sua concentrazione è tutta per la materia prima e i luoghi, un territorio – la congiunzione tra montagna e pianura - che vuole raccontare innanzitutto con la scelta forte di questo trasferimento e quotidianamente con i suoi piatti.

Se riuscirete ad accomodarvi in uno dei circa cinquanta posti disponibili, avrete modo di provare le grandi portate della cucina italiana, soprattutto piemontese e romagnola con un tocco in più e preparate con ingredienti del territorio, provenienti da piccoli produttori della zona, con qualche eccezione di pesce. In menu è possibile trovare i Cappelletti al ragù di maiale, le Cervella passate in padella con burro, salvia, aglio e rosmarino, Tortellini in brodo, Cipolla ripiena, Acciughe al verde. Ancora i risotti – con funghi, peperoni e persino frutti di mare – e sformati di verdure.

Perfetto per una gita nel weekend, lontani dai caos cittadino, con la sua azzeccata iniziativa del “Pranzo domenicale fuoriporta”: un menu fisso che varia dai 38 ai 45 (esclusi vino, acqua e caffè) che cambia ogni domenica, a seconda della disponibilità e della stagione.

Di Simone Zeni

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