Vertigine: Torinodanza incontra la montagna. Gli spettacoli

Andrea Macchia

Torino, 09/09/2019.

Torinodanza ha aperto una strada nelle montagne fra Italia e Francia. Con la danza e la performance negli ultimi due anni ha annullato il confine fra le valli Chisone, Germanasca e di Susa e quelle in terra francese grazie al progetto triennale transfrontaliero Corpo Links Cluster finanziato dal programma europeo Alcotra (Alpi Latine Cooperazione TRAnsfrontaliera), che coinvolge oltre al Teatro Stabile di Torino ‐ Teatro Nazionale/Torinodanza festival anche Malraux scène nationale Chambéry Savoie, Associazione Dislivelli di Torino e Université Savoie Mont Blanc.

Lo scorso mese di luglio fra Avigliana, Sestriere e Prali si è tenuto un vero e proprio happening della danza, un anticipo di quanto si vedrà a Torinodanza quest'anno, un modo per mettere in connessione la città di Torino e le sue montagne, esplorare le relazioni fra performance e territorio e fra il gesto sportivo e la sua interpretazione artistica. Vertigine è un punto di vista diverso sulla montagna, che va oltre la dicotomia fra inverno e estate, fra neve, sci, velocità e i cieli tersi di una gita estiva in alta quota, lungo sentieri e pendii verdissimi. Lo sguardo dei coreografi di Torinodanza ha esplorato, attraverso workshop e residenze in quota, la storia e la memoria di un territorio ricco di passioni, gli artisti hanno percorso strade e sentieri, si sono confrontati con chi in montagna ci vive per necessità o per scelta, e hanno trasformato queste esperienze in danza.
 
Torinodanza festival, nel suo ricco programma autunnale, propone anche gli spettacoli di Vertigine, di cui è ispiratore e coproduttore.  Al Museo della montagna due giornate interamente dedicate a questo progetto, attraverso lo sguardo e i gesti di due protagonisti della scorsa e di questa edizione.
mk di Michele Di Stefano presenterà sabato 14 e domenica 15 settembre Orografia, nato nel 2018 a Bardonecchia con la straordinaria scenografia naturale della Baita Chesal sul monte Melezet. Per la prima volta questa creazione site specific arriva a Torino per farci guardare all’orografia delle montagne che abbracciano Torino. Uno spettacolo che apre le finestre di una esclusiva “camera con vista” creata da Di Stefano e da Lorenzo Bianchi Hoesch, autore della colonna sonora, in cui il pubblico ascolta in cuffia note, suoni, parole, suggestioni per amplificare una visione in cui le distanze aumentano e si riducono, in cui profondità e verticalità delle cime emergono con un fascino particolare. La performance, dedicata ad un pubblico ridotto per una fruizione coinvolgente, verrà ripetuta alle 15, 16 e 17 di entrambi i giorni. (Biglietto fuori abbonamento 5,00 euro).

Domenica 15 settembre alle ore 11 gli spazi del Museo della Montagna ospitano la prima nazionale della performance site specific Purgatorio ovvero aspettando Paradiso di Marco Chenevier. Valdostano e sciatore da ragazzino, da anni Chenevier presta il suo corpo atletico e la sua creatività alla danza, che è divenuta negli anni per lui uno strumento per esplorare la coreografia, il teatro e la performance. Con questo nuovo progetto - che debutterà in forma compiuta a Torinodanza festaival 2020 - avvicina lo sci di discesa e la danza: lo scivolamento, la velocità, la leggerezza, il vento, il rischio, il lungo lavoro cui un singolo individuo s’impegna per raggiungere, o semplicemente insegue, l’eleganza di un gesto. (Biglietto fuori abbonamento 5,00 euro)
 
Completa il programma di domenica 15 settembre alle ore 18 l'incontro fra Hervé Barmasse, Michele di Stefano e Marco Chenevier. Insieme al giornalista e scrittore Enrico Camanni, l’alpinista valdostano protagonista di epici itinerari realizzati in tutto il mondo dialoga con i coreografi di Vertigine su ascensioni, montagna e performance. (Ingresso libero sino a esaurimento posti)
 
Sabato 21 settembre alle 17 alla Lavanderia a Vapore di Collegno Silvia Gribaudi inizia il cammino verso la creazione del nuovo Mon Jour! - che sarà presentato nell’ambito di Torinodanza festival 2020 - con un “primo studio” frutto del laboratorio estivo nel quale la travolgente ed empatica coreografa torinese ha “conquistato” Prali coinvolgendo le comunità delle valli Chisone e Germanasca. Il risultato di questo primo laboratorio anima Open Lav, la giornata a porte aperte che inaugura la stagione alla Lavanderia a Vapore di Collegno. La performance è una ricerca di antropologia artistica che esplora l’impatto sociale di ogni corpo sull’ambiente in cui vive. Silvia Gribaudi affronta la vitalità del potenziale umano, mettendo in relazione persone e territorio: che cosa da l’individuo alla montagna? E cosa gli viene restituito?  Conclude la giornata, alle 21, il celebre R.osa firmato da Silvia Gribaudi e con Claudia Marsicano.

Silvia Gribaudi "Trekking coreografico" - foto di Andrea Macchia   Alle Fonderie Limone il 18 e 19 ottobre, in Sala Grande alle ore 20.45, la prima nazionale del nuovo lavoro di Piergiorgio Milano, White Out. Lo spettacolo, anch’esso coprodotto nell’ambito del progetto Corpo Links Cluster, è lo sviluppo di quanto ha catturato il pubblico accorso alla palestra di roccia di Avigliana lo scorso 26 luglio. White Out è quel momento, in alpinismo, nel quale si determinano particolari condizioni metereologiche che determinano una completa perdita d’orientamento. Al white out tipico dell’alpinismo, però, fa da contraltare il biancore, ovvero la necessità di alcuni individui di sottrarsi alle logiche del tessuto sociale, scivolando gradualmente verso la perdita dell’identità e la dissoluzione dei rapporti personali. Un poetico equilibrio fra danza, teatro e arti circensi. (Biglietto fuori abbonamento 5,00 euro). Al termine dello spettacolo Piergiorgio Milano, coadiuvato dallo scrittore e giornalista Enrico Camanni, incontra l’alpinista torinese Anna Torretta, prima e unica donna guida alpina di Courmayeur, per chiacchierare di arrampicata, gesto acrobatico, equilibrio, performance.

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