Torino, 09/09/2019.
Torinodanza ha aperto una strada nelle montagne fra Italia e Francia. Con la danza e la performance negli ultimi due anni ha annullato il confine fra le valli Chisone, Germanasca e di Susa e quelle in terra francese grazie al progetto triennale transfrontaliero Corpo Links Cluster finanziato dal programma europeo Alcotra (Alpi Latine Cooperazione TRAnsfrontaliera), che coinvolge oltre al Teatro Stabile di Torino ‐ Teatro Nazionale/Torinodanza festival anche Malraux scène nationale Chambéry Savoie, Associazione Dislivelli di Torino e Université Savoie Mont Blanc.
Lo scorso mese di luglio fra Avigliana, Sestriere e
Prali si è tenuto un vero e proprio happening
della danza, un anticipo di quanto si vedrà a Torinodanza
quest'anno, un modo per mettere in connessione la città di
Torino e le sue montagne, esplorare le relazioni fra performance e
territorio e fra il gesto sportivo e la sua interpretazione
artistica. Vertigine è un punto di vista
diverso sulla montagna, che va oltre la dicotomia fra
inverno e estate, fra neve, sci, velocità e i cieli tersi di una
gita estiva in alta quota, lungo sentieri e pendii verdissimi.
Lo sguardo dei coreografi di Torinodanza ha
esplorato, attraverso workshop e residenze in quota, la storia e la
memoria di un territorio ricco di passioni, gli artisti hanno
percorso strade e sentieri, si sono confrontati con chi in montagna
ci vive per necessità o per scelta, e hanno trasformato queste
esperienze in danza.
Torinodanza festival, nel suo ricco programma
autunnale, propone anche gli spettacoli di Vertigine, di cui è
ispiratore e coproduttore. Al
Museo della montagna due giornate interamente dedicate
a questo progetto, attraverso lo sguardo e i gesti di due
protagonisti della scorsa e di questa edizione.
mk di Michele Di Stefano
presenterà sabato 14 e domenica 15 settembre
Orografia, nato nel 2018 a Bardonecchia con
la straordinaria scenografia naturale della Baita Chesal sul monte
Melezet. Per la prima volta questa creazione
site specific arriva a Torino per farci
guardare all’orografia delle montagne che abbracciano Torino. Uno
spettacolo che apre le finestre di una esclusiva “camera con vista”
creata da Di Stefano e da Lorenzo Bianchi Hoesch, autore della
colonna sonora, in cui il pubblico ascolta in cuffia note, suoni,
parole, suggestioni per amplificare una visione in cui le
distanze aumentano e si riducono, in cui profondità e
verticalità delle cime emergono con un fascino particolare. La
performance, dedicata ad un pubblico ridotto per una
fruizione coinvolgente, verrà ripetuta alle 15, 16 e 17 di
entrambi i giorni. (Biglietto fuori abbonamento 5,00 euro).
Domenica 15 settembre alle ore 11 gli spazi del
Museo della Montagna ospitano la prima nazionale
della performance site specific
Purgatorio ovvero aspettando Paradiso di
Marco Chenevier. Valdostano e sciatore da
ragazzino, da anni Chenevier presta il suo corpo atletico e la sua
creatività alla danza, che è divenuta negli anni per lui uno
strumento per esplorare la coreografia, il teatro e la
performance. Con questo nuovo progetto - che debutterà in
forma compiuta a Torinodanza festaival 2020 - avvicina lo sci di
discesa e la danza: lo scivolamento, la velocità, la
leggerezza, il vento, il rischio, il lungo lavoro cui un
singolo individuo s’impegna per raggiungere, o semplicemente
insegue, l’eleganza di un gesto. (Biglietto fuori abbonamento 5,00
euro)
Completa il programma di domenica 15 settembre alle ore
18 l'incontro fra Hervé Barmasse, Michele di
Stefano e Marco Chenevier. Insieme al giornalista e
scrittore Enrico Camanni, l’alpinista valdostano
protagonista di epici itinerari realizzati in tutto il mondo
dialoga con i coreografi di Vertigine su ascensioni, montagna e
performance. (Ingresso libero sino a esaurimento posti)
Sabato 21 settembre alle 17 alla Lavanderia a Vapore di
Collegno Silvia Gribaudi inizia il cammino verso la
creazione del nuovo
Mon Jour! - che sarà presentato
nell’ambito di Torinodanza festival 2020 - con un “primo studio”
frutto del laboratorio estivo nel quale la travolgente ed empatica
coreografa torinese ha “conquistato” Prali coinvolgendo le comunità
delle valli Chisone e Germanasca. Il risultato di questo primo
laboratorio anima Open Lav, la giornata a
porte aperte che inaugura la stagione alla Lavanderia a Vapore di
Collegno. La performance è una ricerca di antropologia artistica
che esplora l’impatto sociale di ogni corpo sull’ambiente in cui
vive. Silvia Gribaudi affronta la vitalità del potenziale umano,
mettendo in relazione persone e territorio: che cosa da l’individuo
alla montagna? E cosa gli viene restituito? Conclude la giornata,
alle 21, il celebre R.osa firmato da
Silvia Gribaudi e con Claudia Marsicano.
Silvia Gribaudi "Trekking coreografico" - foto di Andrea
Macchia Alle Fonderie Limone il 18 e 19 ottobre,
in Sala Grande alle ore 20.45, la prima nazionale del nuovo lavoro
di Piergiorgio Milano, White
Out. Lo spettacolo, anch’esso coprodotto
nell’ambito del progetto Corpo Links Cluster, è lo
sviluppo di quanto ha catturato il pubblico accorso alla palestra
di roccia di Avigliana lo scorso 26 luglio.
White Out è quel momento, in
alpinismo, nel quale si determinano particolari condizioni
metereologiche che determinano una completa perdita d’orientamento.
Al white out tipico dell’alpinismo, però,
fa da contraltare il biancore, ovvero la necessità di
alcuni individui di sottrarsi alle logiche del tessuto sociale,
scivolando gradualmente verso la perdita dell’identità e la
dissoluzione dei rapporti personali. Un poetico equilibrio fra
danza, teatro e arti circensi. (Biglietto fuori abbonamento 5,00
euro). Al termine dello spettacolo Piergiorgio Milano, coadiuvato
dallo scrittore e giornalista Enrico Camanni,
incontra l’alpinista torinese Anna Torretta, prima
e unica donna guida alpina di Courmayeur, per chiacchierare di
arrampicata, gesto acrobatico, equilibrio, performance.