Alla scoperta dei Giardini d'Europa in mostra alla Reggia di Venaria

Torino, 04/07/2019.

Aggiornamento del 24 settembre 2019: la mostra Viaggio nei Giardini d’Europa. Da Le Nôtre a Henry James, allestita presso le Sale delle Arti della Reggia, è stata prorogata fino a domenica 10 novembre 2019.

Architetti, paesaggisti, principi, scrittori, intellettuali, eruditi attraversano per secoli l’Europavisitando giardini, ammirando paesaggi e traendo da essi ispirazione. I loro taccuini, i loro diari, leloro opere ci consentono di ricostruirne gli itinerari e di viaggiare idealmente attraverso luoghi dibellezza, testimoni della storia e della cultura di un continente.

Lungo queste trame si dipana la mostra Viaggio nei giardini d'Europa, ospitata alla Reggia di Venaria dal 5 luglio al 20 ottobre 2019 e ripartita indodici sezioni, in cui circa 200 opere tra dipinti,disegni, arazzi, volumi, modelli e altri manufatti illustrano giardini celebri in Europa dal Cinquecento all’Ottocento: dalle geometrie di quelli italiani alle fughe “all’infinito” di quelli francesi, al “pittoresco” delle composizioni inglesi.

Nel contesto della Reggia di Venaria e dei suoi Giardinisi presenta così, attraverso le opere di artisti noti o meno conosciuti, l’Italia del “Grand Tour”, l’Europa dei regni e degli imperi con i giardini diville e palazzi, manifestazione di potere, ma anche fenomeno “alla moda” ed evocazione di mondilontani e sognati. La mostra, voluta e realizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, d’intesa con ilPolitecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design (DAD), e l’Associazione Parchi e Giardinid’Italia (APGI), con il patrocinio dell’Association des Résidences Royales Européennes (ARRE), curatada Vincenzo Cazzato, Paolo Cornaglia, Maurizio Reggi con il contributo di Paolo Pejrone, affronta iltema del giardino con un approccio inedito e originale: è la prima volta che la tematica viene trattata prendendo spunto dalle osservazioni dei viaggiatori tra Cinquecento e Ottocento.

L’esposizione prende l’avvio con il viaggio di Montaigne che ci accompagna nei più famosi giardini italiani del Cinquecento, tra grotte, automi e giochi d’acqua, mentre nel secolo successivo il viaggio di André Le Nôtre offre l’occasione per illustrare la diffusione in Europa di un nuovo modo di concepire complessi su grande scala, apprezzati da grandi e piccoli Re Sole. Con l’affermazione della nuova moda del giardino inglese, favorita anche dalla conoscenza dei giardini cinesi e delle loro forme ispirate alla natura, l’Inghilterra-insieme alla Francia e all’Italia-costituisce un forte richiamo per architetti e giardinieri, come lo svedese Fredrik Magnus Piper e l’italiano Francesco Bettini.

Il giardino inglese si diffonde ovunque in Europa. In Francia Carmontelle organizza il futuro Parc Monceau secondo una successione di scene, proponendoci all’interno di uno stesso giardino un viaggio immaginario nel tempo e nello spazio (da Oriente a Occidente). A fine Settecento i viaggi degli aristocratici -iConti del Nord, eredi al trono di Russia, e ilPrincipede Ligne- ci portano nei maggiori giardini europei sui quali non esitano a esprimere giudizi a volte pungenti. I giardini della penisola sono tappa obbligata del “Grand Tour”. Pittori come Hubert Robert e Fragonard giungono in Italia per ritrarne i più noti nel loro stato di decadenza e il primo, al rientro in Francia, si cimenterà egli stesso nella progettazione di giardini. Il “Presidente”Charles de Brosses e Stendhal attraversano la Penisola da nord a sud, fino a Napoli, mentre nel suo viaggio nel segno di una rinascita interiore Goethe si spinge ancora oltre, raggiungendo la Sicilia.

Fra Otto e Novecento, con due viaggiatori americani d’eccezione, Henry James ed Edith Wharton, l’Italia si conferma ancora terra di giardini, fonte di ispirazione per quelli d’Oltreoceano. Il percorso della mostra si conclude con un viaggio nel “sistema” dei giardini delle Residenze Reali Sabaude, specchio dei diversi modi di progettare la natura succedutisi nei secoli: giardini spesso visitati dagli stessi personaggi -come André Le Nôtre i Conti del Nord -incontrati lungo le strade d’Europa.

Informazioni su orari, visite e biglietti sono online sul sito della Reggia di Venaria.

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