Torino, 22/05/2019.
Il Giro d’Italia, uno degli appuntamenti sportivi più emozionanti dell’anno, arriva in Piemonte e da mercoledì 22 fino a domenica 26 maggio sarà tutto un attendere, applaudire, sospirare e incitare lungo le strade del Giro: tanti chilometri in Piemonte per sottolineare il forte legame tra il ciclismo e il territorio, che assume un significato ancora più particolare nel 2019, centenario di Fausto Coppi.
E mentre si attende la corsa rosa, una tappa al museo è d’obbligo. La scelta non manca tra musei e mostre a tema sportivo in tutto il Piemonte.
Novi Ligure: Il Museo dei campionissimi e la mostra Coppi il più grande, Merckx il più forte
A Novi il ciclismo è nel DNA, tanto da aver dato i natali a due
grandi maestri delle due ruote, che tutt’ora sono punto di
riferimento nell’immaginario collettivo: Fausto Coppi e Costante
Girardengo.
A loro è dedicato il Museo dei Campionissimi, allestito
all’interno di un capannone industriale di inizio
Novecento accanto al centro della città. Un allestimento
suggestivo che ruota intorno a una pista centrale che divide e
organizza lo spazio espositivo, ma soprattutto rappresenta
l’evoluzione del fondo stradale. Nelle ampie sale a lato della
pista trova spazio un’ideale storia della Milano Sanremo attraverso
immagini e pagine delle Gazzetta dello Sport e di Tuttosport
impresse nella memoria collettiva. La Sala dei Campionissimi,
dedicata alla memoria dei due ciclisti sopracitati, è arricchita
sia da cimeli e testimonianze inedite della loro gloria sia da
quello che fu il loro vivere quotidiano. Negli spazi del museo è
presente anche la mostra Coppi il più grande, Merckx il
più forte che accosta due campionissimi del ciclismo,
come se il tempo non esistesse: le salite, la fatica, la solitudine
del campione, attraverso le immagini, i testi di Mimma Caligaris e
la ricerca nella letteratura moderna.
Cuneo: mostra
Fausto Coppi 9h 19' 55''. L'uomo, la tappa, il
mito.
L'obiettivo della mostra è tracciare il percorso umano e
sportivo compiuto da questo leggendario atleta celebrando anche la
mitica tappa Cuneo Pinerolo del 1949, che vide Coppi trionfare in 9
ore, 19 minuti e 55 secondi di puro eroismo. Un’impresa che
lo incoronò Campionissimo; la stessa tappa quest’anno è riproposta
dal Giro con
partenza proprio dal capoluogo della Granda. La mostra
attraverso grandi proiezioni video, immagini fotografiche, ricordi
e biciclette del campione, fa scoprire non solo l’uomo e il mito
Fausto Coppi, ma anche un pezzo di storia dell’Italia. A narrare lo
svolgersi della mostra è Beppe Conti, giornalista sportivo esperto
di ciclismo. La mostra si trova al Complesso monumentale di San
Francesco.
Alessandria: città delle biciclette
Il museo Alessandria Città delle
Biciclette (ACdB), al terzo piano di Palazzo del Monferrato, è
un omaggio al ruolo primario che la città e la provincia di
Alessandria hanno saputo svolgere per un lungo
cinquantennio, nell’età eroica del ciclismo che abbraccia
i primi anni dell’unità nazionale e arriva fino al primo conflitto
mondiale. Tutto ha inizio nel 1867 con l’arrivo di una delle prime
biciclette portate in Italia dall’imprenditore alessandrino Carlo
Michel, dopo una visita all’Expo di Parigi. Alessandria riconquista
così un ruolo che è sempre stato suo nella storia del ciclismo e
del giornalismo sportivo, riaffermando le ragioni profonde per cui
diventerà la “terra dei Campionissimi”, nati non per caso in un
ambiente in cui la passione per le biciclette è sempre stata di
casa, e offrendo un contributo speciale a fare del ciclismo uno
sport popolare. Modelli storici perfettamente restaurati, cimeli
delle varie attività sportive svolte su strada e su pista,
testimonianze dei grandi campioni, mostre temporanee, attendono il
visitatore e ne accompagnano il percorso.
Grugliasco:Museo del
Grande Torino e della Leggenda Granata
La leggenda granata rivive in questo emozionante museo che
ripercorre la centenaria storia del Football Club Torino, dagli
invincibili alla farfalla granata Gigi Meroni. Al piano
terreno sono esposti i reperti di maggior dimensione, come una
ruota e un’elica del trimotore G212 caduto a Superga, una
sezione della storica tribuna di legno del Filadelfia e la Balilla
appartenuta a Gigi Meroni ed ancora funzionante. Al piano superiore
la visita prosegue con sale tematiche. La prima è dedicata ai
“pionieri” del calcio torinese, con molti reperti dei primi decenni
del secolo scorso. Si passa quindi al decennio 1939/49, con
l’arrivo alla presidenza della Società di Ferruccio Novo, artefice
della squadra passato alla storia come Grande Torino. A seguire: il
periodo della rinascita, la sala dedicata a Gigi Meroni e ai suoi
compagni e quella dedicata ai Campioni del 1975/76, vincitori
dell’ultimo scudetto granata. Chiude il percorso la ricchissima
sala delle maglie, con divise da gioco di varie epoche fino a
quelle delle formazioni degli ultimi decenni.
Torino: Juventus
Museum
Oltre 100 anni di storia e trionfi bianconeri in un’esposizione di
trofei, maglie dei giocatori, memorabilia e lo storio quaderno che
attesta la fondazione: un percorso multimediale che rende lo
spazio coinvolgente e unico nel suo genere, in Italia. Concepito
per un’esposizione che grazie alle tecnologie multimediali possiede
una forte carica emotiva, è suddiviso in due aree differenti, sia a
livello spaziale, sia concettuale, che fanno immergere il
visitatore nella storia del Club e nel valore della squadra nella
vita quotidiana. Il percorso inizia ripercorrendo la storia del
Club attraverso i goal della squadra, la Sala dei Trofei, i luoghi
in cui la Juve ha giocato, le testimonianze dei giocatori, i cimeli
del passato, arrivando alla Juve di oggi e di domani e ad un
tributo ai tifosi di tutto il mondo. La storia della Juventus, poi,
è inserita in ambiti e contesti extracalcistici. Uno spazio è
dedicato al legame tra la Juventus e la Fiat e alla sua presenza
nel cinema, nella tv, nella radio, nella letteratura e nella
musica. Spazio poi ai Palloni d’Oro, agli allenatori, ai giocatori
in Nazionale, alle vittime dell’Heysel. Un alternarsi di momenti
immersivi, fino alla fine del percorso, che stupisce il visitatore
facendogli vivere l’esperienza di stare in campo insieme alla
Juventus.