Metropolitan art 2019 a Torino: itinerari alla scoperta dell'arte contemporanea. Il programma

Torino, 17/05/2019.

«Un progetto di rete che si può realizzare soltanto grazie al contributo di tutti». Lo dice Gabriele Boccacini, direttore artistico di Stalker Teatro, a proposito di Metropolitan Art, che per il quarto anno consecutivo metterà insieme la compagnia teatrale del quartiere Le Vallette (alle Officine Caos) e il Castello di Rivoli per un programma di itinerari fra Torino e il museo (qui il programma completo degli itinerari alla scoperta dell'arte contemporanea).

Dal primo giugno, per sei giorni in tre weekend, una navetta partirà dalla stazione Porta Susa per condurre i partecipanti a Rivoli, dove potranno visitare il museo prima di spostarsi a Le Vallette dove, dopo una visita nel quartiere, assisteranno a uno spettacolo ispirato proprio alle opere in mostra (Reaction, per la regia di Boccacini). È un progetto che salda il teatro con l’arte contemporanea, messo a punto negli ultimi mesi con 14 workshop in quattro musei. Oltre a Rivoli, infatti, sono coinvolti anche la Reggia di Venaria, la Gam e, new entry del 2019, il Parco Arte Vivente di Torino.

«I percorsi sono strutturati come gli scorsi anni – aggiunge Boccacini – e gli operatori di Stalker, con il centro di documentazione storica della Circoscrizione 5 – condurranno il pubblico in una visita degli edifici nei dintorni delle Officine Caos, che hanno particolare rilievo architettonico». Alle Vallette si associa l’idea di «periferia doppia», vista la sua conformazione urbana, perché oltre a trovarsi ai margini della città non è nemmeno una zona di transito: insomma, chi va alle Vallette deve farlo per un motivo preciso. Un aspetto sottolineato da Anna Pironti, responabile del Dipartimento educazione del Castello di Rivoli. «Qui si immagina un modo differente per costruire una relazione con il pubblico – aggiunge – comprendendo le difficoltà logistiche. Il pullman, poi, non è soltanto un veicolo, ma un modo per conoscersi, come se fosse una gita».

E, di fatto, il concetto non si allontana molto dalla «gita», per questo sembra attrarre molto pubblico e ci sono già delle testimonianze di alcune persone, intervenute durante la presentazione della nuova edizione, che negli scorsi anni hanno potuto apprezzare l’arte contemporanea. Un genere che, abitualmente, pare quasi spaventare chi non la conosce. «Il percorso però – precisa Anna Pironti – non è un modo per edulcorare o rendere facile ciò che è difficile, ma crea un territorio di prossimità e il piacere di conoscere».

Sono già aperte le prenotazioni per i tour, attraverso il sito web ufficiale, dove è possibile selezionare la data desiderata. I viaggi si concluderanno poi il 16 giugno. «Questo progetto – commenta Marco Chiriotti della Regione Piemonte – va d’accordo con Torino e la sua storia, le sue caratteristiche di modernità, innovazione e inclusione». «Rendere accessibile il linguaggio dell’arte contemporanea – rileva Francesco Maltese del Comune di Torino – è una sfida sempre aperta». E al termine degli itinerari sarà realizzata una mostra, che oltre a documentare gli appuntamenti di giugno racconterà anche come è stato messo in piedi l’intero progetto, tra le visite precedenti ai musei e i vari workshop che si sono svolti negli scorsi mesi. L’esposizione, che sarà organizzata in maniera interattiva, verrà allestita al Borgo Medievale nel mese di novembre.

Di Paolo Morelli

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