Halina Birenbaum inaugura il Salone del Libro di Torino 2019: gli ospiti del 9 e 10 maggio

Alessandra Chiappori

Torino, 09/05/2019.

Un abbraccio intenso, emozionante, lungo, circondato da uno scrosciante applauso e dalla standing ovation della sala. È così, con l’abbraccio tra Nicola Lagioia e la polacca Halina Birenbaum, una delle ultime sopravvissute ad Auschwitz, che si è aperta la 32esima edizione delSalone internazionale del Libro di Torino. E non avrebbe potuto esserci immagine migliore, a cacciare via le polemiche che hanno ombreggiato l’avvio del Salone 2019, dedicato a Primo Levi nel centenario della sua nascita. «Una decisione che avrebbe causato uno sfregio alla Città, alla Regione e forse all’umanità», così Giulio Biino, presidente della Fondazione Circolo dei lettori, ha commentato la scelta presa nella notte di escludere la presenza della casa editrice di idee filofasciste dall’edizione 2019.

Ricordando la guerra, le fiamme su Varsavia e la disumanità della deportazione, la Birenbaum ha ringraziato dunque l’organizzazione per il coraggio della scelta presa, un coraggio che, ha ricordato, le ha permesso di essere a Torino. Una presenza di importanza estrema per lo spirito di democrazia  che anima la kermesse editoriale torinese, così come quella del museo-memoriale di Auschwitz-Birkenau e dell’Associazione Treno della Memoria. «Il mondo ci sarà ancora, scriveranno di noi e faranno dei film su di noi – ha rievocato così la Birenbaum le parole di una compagna nel campo di concentramento, pronunciate nel 1943 - e io l’ho visto questo mondo, sono riuscita a sopravvivere e vederlo».

Via ufficiale denso di commozione dunque per il Salone, con l’inaugurazione ufficiale alla presenza del Ministro della cultura Alberto Bonisoli che, ha ammesso, non ha resistito a guardare qualche libro attraversando ipadiglioni di Lingotto e Oval, la struttura che quest’anno ospita gran parte delle case editrici ed enti presenti in fiera. «Ho provato a resistete, ma non ce l’ho fatta», ha scherzato il Ministro, ammettendo la soddisfazione per un Salone rinato. «Questo è il primo Salone che frequento nel mio ruolo istituzionale, è una nuova fase che supera le difficoltà dell’anno scorso. Lo ricorderete: si parlava di fallimento, c’erano polemiche tra Milano e Torino e si parlava del futuro di questa manifestazione, della sua governance. Ci abbiamo lavorato tutto l’anno, l’Italia si merita di avere un Salone del libro di livello nazionale che sia punto di riferimento per l’industria editoriale italiana a confronto con le migliori esperienze internazionali».

Sottolineato, nella parole del Ministro, il Salone nel suo ruolo fondamentale per la promozione della lettura, con una proposta editoriale estesa. «La lettura – ha detto Bonisoli – è il più potente strumento che abbiamo a disposizione per creare fame di cultura: le ricerche evidenziano che chi legge frequenta i musei, va teatro, al cinema. Dobbiamo dare massima attenzione all’industria editoriale, ai libri che permettono la libera circolazione delle idee, aiutando a difendere la diversità culturale: è così che si permette la formazione della coscienza nelle persone, dello spirito critico e della mente aperta per capire il contemporaneo, il diverso, ciò che è lontano dalle nostre esperienze e che non capiamo».

Bonisoli è tornato poi a ringraziare la sindaca di Torino Chiara Appendino e il Presidente della Regione Sergio Chiamparino per la collaborazione nel raggiungimento dell’obiettivo comune, con la consapevolezza dell’importanza della manifestazione. Per l’attaccamento al Salone del libro in periodo di grande difficoltà è stato inoltre premiato Marco Zapparoli di ADEI, che ha sottolineato «l’energia, l’intelligenza della città di Torino, per anni baluardo ed esempio. È bello che ora tutta l’editoria sia di nuovo riunita qui e che questa sia la casa di tutti gli editori».

La centralità del Salone come occasione per comprendere il presente e riflettere sul futuro dell’editoria e della letteratura è stata ripresa nelle parole che la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha inviato per via scritta, non presente all’inaugurazione. «Il tema dell’edizione, il gioco del modo ò molto suggestivo – ha scritto –ricorda l’opera del 1963 di Cortazar dove il lettore era libero di saltare da un punto all’altro, ancora oggi libro rivoluzionario per la rappresentazione degli schemi narrativi, che ci ricorda come la letteratura sia un veicolo straordinario di integrazione, amicizia tra popoli. I libri sono uno strumento irrinunciabile per il lancio della cultura universale capace di superare ogni confine verso la crescita e la formazione degli individui e della comunità».

Tante le idee, le parole, i valori condivisi tra democrazia, libertà, resistenza, condivisione per un Salone dove, nelle parole di Silvio Viale, presidente dell'associazione Torino, città del Libro, «la superficialità non trova spazio». «È spuntato il sole, non era previsto invece eccolo - sono state invece le parole di Nicola Lagioia – il Salone, così come è partito, è diventato qualcosa di molto più bello rispetto a quello che sarebbe stato».

In quanto al programma di giovedì 9 maggio, giorno di apertura, tante saranno le piste tematiche da inseguire tra un padiglione e l’altro della rinnovata mappa (ricordate che da quest’anno si può accedere da ben tre ingressi). All’insegna dello spagnolo, dopo Savater si proseguirà con Juan Esteban Constain (ore 11.30, Plaza), Ferrán González (ore 12.30, Plaza), María Sonia Cristoff (ore 14.00, Plaza), José Ovejero (ore 15.00, Plaza), Edurne Portela (ore 16.00, Plaza), Italia in Spagna (ore 17.00, Plaza). Un certo Julio. Omaggio a Julio Cortá-zar e Roberto Bolaño vedrà protagonista Fabrizio Gifuni (ore 18.00, Oro), Leonardo Padura (ore 18.30, Plaza), Luna Miguel (ore 18.30, Caffè). Parleranno di Europa, ancora Paolo Rumiz (ore 17.00, Rossa) e Massimo Carlotto (ore 17.30, Blu).

Non solo dal vecchio continente arriveranno gli ospiti, ci saranno infatti i racconti di Nicky Singer (ore 11.30, El Dorado), Florence Thinard (ore 12.30, El Dorado), Tullio Forgiarini, (ore 14.30, Internazionale), Rita Bullwinkel (ore 15.30, Internazionale), Wytske Versteeg, (ore 17.30, Internazionale), Qiao Ye (ore 18.30, Internazionale). Per anime arabe sarà a Torino Adlène Meddi (ore 15.30, Piemonte).

C’è attesa per l’incontro con Samantha Cristoforetti, Diario di un’apprendista astronauta (ore 14.00, Oro), e ancora per l’arrivo di personaggi noti come Luciana Littizzetto col suo Ogni cosa è fulminata (ore 16.00, Oro), Kim Rossi Stuart e Daria Colombo (ore 17.00, Azzurra), Valespo e Losito (ore 17.30, Bookstock), Pif che presenta Che Dio perdona tutti (ore 18.30, Azzurra). Dopo l’inaugurazione con i genitori di Giulio Regeni, il percorso Questo è un uomo proseguirà con Halina Birenbaum (ore 12.30, Azzurra), Daniel Vogelmann (ore 16.30, Rosa). Alle 16.30 in Sala Rosa, Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino, incontra Daniel Vogelmann, fondatore della casa editrice Giuntina e autore di Piccola autobiografia di mio padre: fra i molti segreti scoperti dopo la morte del genitore il fatto che ci fosse anche lui nella lista di Schindler.

Alle 16 Michela Marzano con il suo Idda (Einaudi) affronta in Sala Azzurra il tema della memoria e dell’identità, mentre Salvatore Settis e Tomaso Montanari alle 14.30 saranno in Sala Azzurra per Arte. Una storia naturale e civile.

Tornerà il Premio Strega ragazze e ragazzi (ore 13.30 e 14.30, Bookstock), e ci saranno poi Gian Luca Favetto (ore 17.30, Caffè), Andrea De Carlo (ore 17.30, Viola), Simone Perotti (ore 13.30, El Dorado), e ancora, sempre con i più piccoli, Fabio Geda, Marco Magnone e Stefania Bertola (ore 12.30, Atlantide), Giorgio Scianna (ore 14.30, El Dorado), Giusi Marchetta (ore 14.30, Atlantide).

Altrettanto ricco il cartellone di venerdì 10 maggio al Salone. Tra i grandi nomi della letteratura mondiale sono in arrivo a Torino Luis Sepúlveda (ore 10.30, Bookstock), Sophia Rei (ore 11.30, El Dorado), Alberto Madrigal (ore 13.00, Gotham), Elvira Navarro (ore 14.30, Plaza), Ana Rossétti (ore 16.30, Plaza), Nona Fernández (ore 17.30, Plaza), Adrián Bravi (ore 18.30, Plaza), Omaggio a Mercè Rodoreda (ore 19.30, Plaza). E ancora si proseguirà con tanti nomi internazinali: Eugenij Vodolazkin (ore 11.30, Internazionale), Céline Zufferey (ore 12.30, Internazionale), Philip Ó Ceallaigh (ore 14.30, Internazionale), Hanne Ørstavik (ore 15.30, Internazionale), Catherine Dunne (ore 15.30, Azzurra), Gary Sheyngart (ore 16.00, Blu), Viet Thanh Nguyen (ore 16.30, Azzurra), John Smolens (ore 16.30, Internazionale), Stefan Bollmann (ore 17.30, Internazionale), Björn Larsson (ore 18.00, Azzurra).

Tra gli autori italiani Erri De Luca (ore 12.00, Rossa), Carlo Ossola e Marc Lazar (ore 14.00, Blu), Gustavo Zagrebelsy (ore 12.30, Azzurra), Giuseppe Antoci (ore 14.00, Rossa), Giuseppe Provenzano (ore 16.30, Bronzo), Peter Gomez (ore 19.30, Viola). E ancora Paolo Crepet e Alessandra Arachi (ore 13.00, Rossa), Alessia Gazzola (ore 15.30, Viola),

Massimo Bisotti (ore 18.30, Bookstock), Guido Catalano (ore 19.30, Bookstock), Vanni Santoni (ore 14.30, Rosa), Antonio Moresco (ore 15.30, Caffè), Edoardo Albinati (ore 16.30, Viola), Francesco Pecoraro (ore 16.30, Caffè), Francesco Piccolo (ore 18.00, Rossa), Stefano Benni (ore 19.00, Rossa).

Il mondo della scienza vedrà ospiti al Lingotto Gavin Francis (ore 10.30, Internazionale), Fabio Chiusi (ore 12.30, Caffè), Alessandro Barbero e Maurizio Ferraris (ore 13.30, Azzurra), Vincenzo Barone e Gabriele Lolli (ore 14.30, Bronzo), Renato Bruni (ore 15.30, Rosa), Caspar Henderson (ore 17.00, Blu), Alessandro Baricco (ore 19.00, Oro).

Arriverà poi il ricordo di Sciascia, scrittore editore (ore 11.30, Rosa), e ci saranno i 50 anni di Kerouac (ore 14.00, Granata), Luciano Canfora (ore 15.30, Azzurra), ancora, l’maggio a Simenon (ore 17.00, Granata), i 50 anni di Sellerio (ore 17.30, Oro). A Primo Levi sarà dedicata la Lezione Primo Levi (ore 10.30, Rossa), e il percorso tematico proseguirà con Omaggio a Tina Anselmi (ore 10.30, Atlantide), Tatiana Bucci (ore 11.00, Azzurra e 13.30, Atlantide), Memorie da Terezín (ore 15.30, Bookstock), Luigi Ciotti (ore 18.30, Viola), Il nostro scontento (ore 19.00, Blu).Alle 16.30 in Sala Rossa Francesco Filippi, Mimmo Franzinelli, Michela Murgia, Claudio Vercelli e David Bidussa affronteranno il tema del fascismo.

Grandi nomi, con Pupi Avati (ore 15.30, Bronzo), e mondo pop con Omaggio ai Simpson (ore 19.00, Azzurra). Alle 11.30 Neri Marcorè sarà protagonista di Que viva Marquez! dichiarando il suo amore per un gigante della letteratura, a partire da L’amore ai tempi del colera. Alle 14.30 in Arena Bookstock l’attore con Max Paiella invita alla liberta attraverso favole, filastrocche e canzoni di Gianni Rodari. Alle 19.30 in Sala El Dorado Nina Zilli condurrà i lettori nel mondo fantastico del suo Dream City.

A Héctor Oesterheld, desaparecido durante la dittatura argentina e autore dell’Eternauta, fumetto icona delle lotte di liberazione dell’America Latina sarà dedicato l’incontro con José Muñoz, alle 15.30 nella Plaza de los Lectores. Nello stesso spazio, sabato 11 alla 18.30, si racconta a partire dai suoi albi a fumetti in cui ripercorre le vite di Billie Holiday. Spazio ai fumetti ancora, con Nicoletta Costa (ore 10.30, Fantàsia), Tullio Pericoli (ore 15.00, Blu), Carlo Vulpio (ore 18.30, Bronzo), Alessandro Baronciani (ore 18.30, El Dorado), Mattia Labadessa (ore 19.30, Atlantide).

Il programma completo del Salone è online.

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