Torino, 18/04/2019.
Il 17 aprile 2019 si è riunito il Consiglio degli Aderenti della Fondazione del Teatro Stabile di Torino – composto da Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Città di Moncalieri – per l’analisi e l’approvazione del bilancio consuntivo 2018. Il bilancio è stato approvato all’unanimità e si è chiuso con un avanzo di 8.629 euro.
Nell’esercizio sono stati conseguiti risultati che hanno superato le previsioni più ottimistiche e migliorato ulteriormente le prestazioni già eccellenti del 2017, facendo segnare sei nuovi massimi storici per incassi da biglietteria, presenze, abbonamenti, produttività, giornate lavorative, contributi FUS.
La biglietteria ha chiuso con ricavi ancora in
crescita, da euro 2.301.250 a euro 2.433.414 (+6%),
mentre le presenze nei teatri Carignano, Gobetti e Fonderie
Limone sono aumentate di quasi 6.000 unità,
da n. 158.643 a n. 164.229, con un incremento del 4%. Il valore
della produzione cresce del 4,5%, da 13.471.053 a 14.053.760 euro,
e si conferma la progressione dei ricavi delle vendite e delle
prestazioni: nel 2016 erano euro 2.819.778, nel 2017 euro
3.940.565, nel 2018 euro 4.090.211, in aumento del 4%. Il fatturato
per la vendita degli spettacoli prodotti dal Teatro Stabile di
Torino ad altri teatri è aumentato del 28%, passando da euro
1.170.534 a euro 1.500.367.
Altro dato significativo è l’aumento delle recite di
produzione e coproduzione, che passano dalle n.
358 del 2017 alle n. 439 del 2018. Mai lo Stabile aveva prodotto
così tanto: un’impennata del 22%
dovuta all’efficientamento dei processi produttivi, all’aumento
della domanda in sede, all’andamento
favorevole delle vendite degli spettacoli in
tournée, all’ampliamento delle teniture, al
prolungamento
estivo dell’attività.
Infine, nel 2018 lo Stabile si è confermato primo tra i
Teatri Nazionali e Torinodanza primo tra i
festival disciplinari nelle graduatorie del MiBAC,
sia per punteggio qualitativo e quantitativo sia per
assegnazioni FUS. Il contributo complessivo FUS (teatro + danza) è
passato da 2.828.734 a 2.972.864, in
aumento del 5% (tetto massimo previsto dalla legge) sul 2017, a
riprova dell’equilibrio competitivo tra
qualità dell’offerta, capacità produttiva, volume
dell’attività, partecipazione del pubblico.
Sul fronte gestionale, si è ulteriormente consolidata una
struttura dei costi orientata verso
l’attività artistica, culturale, di formazione e
ricerca, alla quale vengono destinati 7,5 milioni di
euro,
pari a circa il 54% del valore della produzione, mentre i costi
fissi del personale dipendente assorbono
circa il 21% del valore della produzione. La produttività pro
capite è passata da 6,7 a 8,7 alzate di sipario
all’anno.
Se la dimensione quantitativa ha regalato grandi soddisfazioni,
non è da meno quella qualitativa. Il 2018
ha visto assegnare prestigiosi riconoscimenti alle
produzioni dello Stabile, ai suoi artisti e ai suoi
progetti: Il sindaco del rione Sanità,
con la regia di Mario Martone, ha vinto il Premio Le
Maschere del
Teatro e il Premio Hystrio come migliore
spettacolo; Valerio Binasco è stato insignito del
Premio
Le Maschere del Teatro come miglior regista della Stagione
2017‐2018; Natalino Balasso ha
ricevuto il Premio Arlecchino d’oro per la sua interpretazione
dell’Arlecchino di Goldoni per la regia
di
Binasco; il progetto transfrontaliero Corpo Links
Cluster si è aggiudicato il Premio Innowards Savoie
Mont Blanc.
Parole di unanime stima sono state espresse dai rappresentanti
degli Aderenti che hanno apprezzato «la
visione strategica, la qualità del progetto artistico e la capacità
produttiva, coniugate con l’equilibrio tra fonti pubbliche e
private, l’efficienza gestionale e la sostenibilità,
elementi che confermano il Teatro Stabile come un modello da
seguire».