Festival delle Colline Torinesi 2019: Fluctus, declinazioni del viaggio. Il programma

Torino, 11/04/2019.

Lo scorso anno fu comunicato che il tema del viaggio avrebbe accompagnato tre edizioni del Festival delle Colline Torinesi. E così, per la 24a edizione, in programma in diversi luoghi dal 2 al 22 giugno, si continua a parlare di Fluctus. Declinazioni del viaggio, un ampio argomento che sarà approfondito con 24 spettacoli. Il nuovo appuntamento con la manifestazione, diretta da Sergio Ariotti e Isabella Lagattolla, sarà anche un’occasione per rendere omaggio a tre compagnie che, come ricordano i due direttori, «hanno scritto pagine importanti della storia del festival». Contribuendo anche a farne conoscere il nome in Europa.

Le prime due saranno anche protagoniste della giornata inaugurale. Si tratta di Socìetas, di Chiara Guidi e Claudia Castellucci, in scena il 2 giugno alla Lavanderia a Vapore di Collegno con Il regno profondo. Perché sono qui? L’opera è un continuo rimando all'interno di una lunga serie di domande, che si ripropongono regolarmente, seguite da risposte provvisorie e approssimative, sempre ispirate da una sorta di scetticismo quotidiano all’interno, però, di un registro ironico e brillante. Al centro della prima giornata di festival, ci sarà anche la compagnia di Pippo Delbono, appena omaggiato dal Centre Pompidou di Parigi con una retrospettiva. Sul palco del Teatro Astra, in co-produzione con Emilia Romagna Teatro e i teatri di Liegi e Maubegue, l’attore sarà in scena con La gioia. È il racconto di un viaggio nel quale il «cammino degli onesti» è messo in relazione con questo sentimento ma anche con le migrazioni.

La terza compagnia alla quale il festival riserva un'attenzione speciale è quella dei Motus. A differenza delle prime due, sarà protagonista dell’evento di chiusura, il 22 giugno, quando alla Lavanderia a Vapore riproporrà Rip it up and start again, un musical, ma anche un karaoke, composto da svariati remix, con l’obiettivo di rispondere a una domanda: cosa succederebbe se i giovani perdessero la capacità di stupirsi? Per queste tre compagnie, comunque, si tratta di un grande ritorno, perché hanno esordito quasi contemporaneamente al Festival delle Colline Torinesi fra il 2000 e il 2003.

Si tratta di un ritorno anche per Liv Ferracchiati, in prima nazionale con una nuova produzione, Commedia con schianto. L’altra prima nazionale è Il dito, opera dell’attrice kosovara Doruntina Basha diretta da Leonardo Lidi. Nel programma del festival compaiono anche lavori molto originali, come Medea per strada, che fungerà da fil rouge per l’intera edizione e interpretato da Elena Cotugno, per la regia di Giampiero Borgia, lo spettacolo-monologo a bordo di un furgone in movimento avrà diverse repliche dalla sera del 4 giugno, con partenza di fronte al Teatro Astra. Un'occasione per sottolineare la stretta collaborazione, nata lo scorso anno, tra il festival e la Fondazione Tpe, che gestisce il teatro.

Fra gli altri spettacoli in programma si segnalano Overload del collettivo Sotterraneo, vincitore del Premio Ubu 2018; Kingdom della compagnia catalana Agrupación Señor SerranoLa plazaaltra produzione catalana della compagnia El Conde de Torrefiel. All’interno di una collaborazione con il Torino Fringe, andrà in scena Macondo di Silvia Mercuriali, mentre il Museo Lombroso, luogo «non teatrale», come dicono gli organizzatori del festival, ospiterà Edipo di Michele Sinisi. Il viaggio, però, non sarà esplorato soltanto sul palco teatrale, perché alla Fondazione Merz ci sarà un’installazione nell’ambito de progetto Illegal Helpers, a cura di Paola Rota, Simonetta Solder e Teho Teardo, tratta dai testi di Maxi Oberer.

Di Paolo Morelli

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