Il quartiere al Museo: riscontri positivi per il progetto attivato a Torino nel 2018

Torino, 09/04/2019.

I musei possono cambiare le relazioni tra le persone? Cosa può significare, per chi non è un frequentatore abituale di spazi culturali, entrare in contatto con questo mondo? In sostanza: la cultura può davvero farci vivere meglio? A queste e altre domande cerca di dare una risposta Il Quartiere al Museo, progetto ideato dall’Associazione Abbonamento Musei in collaborazione con la Rete delle Case del Quartiere di Torino e con il sostegno della Compagnia di San Paolo che vede in una festa/incontro a Palazzo Barolo di Torino il 9 e il 10 aprile il momento di conclusione di un percorso durato oltre un anno.

Il Quartiere al Museo è un progetto di inclusione sociale che ha lo scopo di avvicinare il patrimonio museale alle fasce di cittadinanza tradizionalmente meno coinvolte nella fruizione culturale e di aumentare la diffusione della tessera, lavorando quindi in una logica di audience development.

Nel corso del 2018, attraverso il supporto delle Case del Quartiere, inserite nei territori della città con un minore livello di diffusione della tessera abbonamento musei, sono state selezionate circa 1.000 persone che avessero più di 60 anni d’età e non possedessero l’Abbonamento Musei da almeno due anni. Sono stati organizzati dei gruppi, individuati degli “attivatori” al loro interno (persone più dinamiche capaci di attivare, appunto, il gruppo), sono state organizzate visite e incontri nei musei. Tutto con un unico scopo: coinvolgere un nuovo pubblico che, per fattori storici e sociali, aveva un limitato accesso ai musei e alla cultura.

I riscontri ottenuti sinora, a un anno di distanza, sono positivi: gli ingressi registrati alla data di marzo 2019 sono stati più di 4.000 e su 966 tessere distribuite, oltre 700 hanno registrato ingressi presso musei e mostre del circuito, anche grazie al programma di appuntamenti riservati organizzati dall’Associazione in collaborazione con i musei che sono stati la scintilla propulsiva senza i quali non si sarebbe messo in moto il progetto.

Come sottolinea Simona Ricci, Direttore di Abbonamento Musei «Con il progetto Il Quartiere al Museo siamo usciti dai nostri ambiti tradizionali di lavoro per andare incontro a pubblico nuovo, che si è dimostrato entusiasta e che ci sta dimostrando come Abbonamento Musei possa essere uno strumento importante per favorire e stimolare la partecipazione culturale».

L’obiettivo del progetto è confermare e consolidare il ruolo dell’Abbonamento Musei Piemonte come strumento di welfare culturale, per favorirne una fruizione attiva, nella consapevolezza che la cultura è un ambito fertile di sviluppo sociale e che i musei rappresentano il luogo ideale per realizzare coesione e inclusione culturale e sociale. Ma non solo: attraverso il progetto si sono innescate delle dinamiche positive e virtuose. Per esempio le persone hanno incominciato a trovarsi anche al di fuori degli incontri prefissati (non sono pochi i nuovi gruppi di amici che sono nati lungo il percorso), si sono attivate rendendosi autonome anche nella mobilità (per qualcuno “venire in centro” con i mezzi pubblici rappresentava una vera e propria sfida), hanno permesso ai partecipanti di vivere con maggiore pienezza la città.

Un veloce identikit dei partecipanti al progetto, rilevato attraverso un questionario: età media tra i 69,8 anni e i 73,2 anni, con una scolarità media (ma non mancano i diplomati e i laureti, seppure in percentuali non elevate e diverse per ogni zona), titolari di pensione di vecchiaia, che si considerano abbastanza o molto felici.

 

Il progetto ha ricevuto il sostegno della Compagnia di San Paolo nell'ambito di OPEN, la cui azione - che si focalizza sullo sviluppo dei pubblici della cultura - sottolinea come la partecipazione culturale rappresenti un'occasione per aumentare la qualità della vita e del benessere delle persone. La cultura è infatti un ambito fertile di sviluppo sociale e i musei rappresentano uno dei luoghi ideali per realizzare coesione: in tal senso l'Abbonamento Musei può diventare uno strumento idoneo per realizzare inclusione. Per verificare quest'ipotesi la Compagnia sta realizzando direttamente una valutazione d'impatto i cui esiti verranno diffusi in autunno e potranno essere di aiuto nell'indirizzare le future politiche di intervento.

Altro attore fondamentale del progetto è la Rete delle Case del Quartiere, che operando sul territorio cittadino in modo capillare, ha assunto l’importante ruolo di individuazione e coinvolgimento delle persone che partecipano attivamente al progetto, accompagnando il pubblico alle visite guidate all’interno dei musei, organizzando degli incontri presso le Case, stimolando la costruzione di gruppi di interessi comuni in modo da rafforzare la dimensione collettiva della fruizione.

Le Case del Quartiere coinvolte nell’iniziativa sono Casa di Quartiere Vallette (quartiere Vallette), Casa nel Parco (quartiere Mirafiori sud), Hub Cecchi Point (quartiere Aurora), Più SpazioQuattro (quartiere San Donato), Bagni Pubblici Via Agliè (quartiere Barriera di Milano).

Visti i risultati raggiunti finora, il progetto proseguirà per un nuovo anno insieme alle Case del Quartiere e allargherà il proprio bacino con il coinvolgimento della Biblioteca Archimede di Settimo Torinese che attiverà un gruppo di neo-abbonati per il 2019.

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