Chi legge: la mostra fotografica di Claudio Montecucco

Claudio Montecucco

Torino, 08/04/2019.

Ci sono voluti due anni prima che l’originale mostra Leggere di Claudio Montecucco trovasse  compimento. ArtPhotò ha continuato a promuovere il progetto che oggi è stato accolto in due biblioteche dell’area torinese, la Biblioteca civica centrale di Torino e la Biblioteca Archimede di Settimo, nell’ambito del programma della manifestazione Torino che legge.

La mostra sarà inaugurata a Torino il 9 aprile alle 16.00, e sarà visitabile dal 10 aprile al 13 maggio 2019 (Lunedì 15-19.55; Martedì- Venerdì  8.15 - 19.55; Sabato dalle 10.30 -18.00), a Settimo inaugurerà invece il 9 aprile alle 18.00 e sarà visitabile nel medesimo periodo, dal 10 aprile al 13 maggio.

Per osmosi il titolo della mostra di fotografie di Claudio Montecucco è diventato Chi legge, prendendo spunto da ciò che è ritratto nelle immagini dell’autore, il fotografo di Perugia, Claudio Montecucco. Fotografie volutamente in bianco e nero, in omaggio ai classici della fotografia da cui l’autore ha recuperato il piacere per l’attimo che adesso c’è e forse poco dopo non è più così uguale, scandagliando, nel corso degli anni, attraverso le sue istantanee, momenti, luoghi, posture diverse, tutti accomunati dall’uguale gesto della lettura, in una metanarrazione con lo stesso filo conduttore.

Leggere la fotografia per leggere le parole, è questa una delle idee dietro al progetto. Meraviglioso connubio, instancabile accostamento di sensi rivolti nella stessa direzione quella della conoscenza, del sapere. Visioni contemporanee, quotidiane, facili, persino elementari eppure così ricche di intensità, concentrazione, piacere, quelle di ragazzi, donne, uomini, giovani e anziani. E poi c’è un luogo adatto alla lettura? C’è il luogo che diventa proprio: sulla strada, davanti a una cattedrale, sul tram, sulle scale, sul terrazzino, nel giardino.

Fotografie scattate all’aperto perché Claudio Montecucco da oltre 10 anni cammina nella sua terra e altrove guardando, scrutando i lettori. Ha trascorso ore a camminare, a guardare appostandosi per riprendere persone mentre “leggono”.  Facili da trovare? Facile sì se si osserva con attenzione quanta voglia c’è di scoprire la notizia del giorno sul quotidiano, di leggere il libro in classifica, di leggere il saggio sulla propria passione, di scoprire il fumetto di culture a noi lontane. Il corpo si adatta alla lettura, si mette in posa. I corpi sembrano cercare la posizione migliore, quella che preserva la concentrazione, l’immersione nella storia o nella notizia. Proprio quella posa che l’autore coglie, scatta e trattiene per noi.

Lettori di oggi, fotografo di oggi, libri di ieri, di oggi, di nostre culture e di altre culture, ecco perché la mostra riporta la parola leggere in cinque lingue: francese, arabo, inglese, cinese e latino.

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Torino e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter