The Piedmont Pavilion: il Piemonte in mostra alla Biennale d’arte di Venezia

Torino, 20/03/2019.

Il Piemonte si mette in mostra e lo fa alla Biennale d’arte di Venezia. Il progetto si chiama «The Piedmont Pavilion» e consiste in una mostra, con l’eccellenza dell’arte contemporanea piemontese, che inaugurerà a Venezia il 7 maggio negli spazi di Combo, pochi giorni prima dell’apertura della Biennale. Si tratta di un progetto non direttamente legato all’esposizione internazionale ma che intende ricavarsi un piccolo spazio all’interno del flusso di visitatori e addetti ai lavori che arriveranno in Laguna. I capofila sono la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e il Castello di Rivoli, da cui arriva la maggior parte delle opere esposte, tra cui la celebre Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto.

La mostra, curata da Marianna Vecellio, si svilluppa così seguendo la produzione piemontese, come ad esempio la stampa di Torino, opera fotografica di Vincenzo Castella conservata alla Fondazione Sandretto. Ed è anche la prima attività di Combo, che con questo progetto inaugura il proprio ostello di Venezia, suddiviso tra stanze e spazi espositivi, che intende portare in tutta Italia una nuova formula legata alla produzione e allo sviluppo di progetti culturali nei suoi locali. Venezia è solo la prima tappa, seguirà Milano entro l’estate e poi, in autunno, anche Torino.

«In un’epoca di globalizzazione e digitalizzazione questa mostra indaga il senso e il non senso delle affermazioni identitarie». È questo il commento di Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice del Castello di Rivoli, e di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Il padiglione, spiegano gli organizzatori, si sviluppa come una pièce teatrale, oppure come un governo immaginario, nel quale la curatrice ricopre il ruolo di primo ministro. Al suo fianco ci sono gli altri artisti e curatori coinvolti nella mostra: Gianluigi Ricuperati, ministro della Parola; Irene Dionisio, ministro delle comunicazioni; Ludovica Carbotta, ministro dell’urbanistica; Renato Leotta, ministro del mare. Si aggiungono poi i cosiddetti «ministri senza portafoglio»: Vincenzo Castella, Lara Favaretto, Diego Perrone e Michelangelo Pistoletto.

«Questo è uno spazio molteplice – sottolinea Marianna Vecellio – che connette fatti, esseri umani e cose del mondo. È un padiglione regionale ma anche transnazionale, una stratificazione storica, artistica e tecnologica che è anche un gioco, una falsa notizia». Un riferimento alle fake news evidenziato anche, durante la presentazione, da Carolyn Christov-Bakargiev, laddove qui, a differenza di quanto invece accade nel mondo dell’informazione, la fake news diventa uno strumento per capire e interpretare la realtà. «Apriamo le porte a Venezia e ospitiamo The Piedmont Pavilion – commenta l’imprenditore Michele Denegri, anima di Combo –, una riflessione acuta e divertita sui concetti di territorio, identità e comunità che risuona bene con lo spirito e la visione alla base dell’intero progetto Combo».

Un lavoro per il quale si sono impegnate Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo. «Il progetto è ambizioso – aggiunge l’assessore regionale alla cultura, Antonella Parigi – e permette di valorizzare l’importante eredità artistica regionale in un contesto internazionale di grande prestigio come la Biennale d’Arte di Venezia. Rafforziamo il posizionamento del Piemonte come territorio del contemporaneo». Dichiarazioni alle quali fa eco Alberto Anfossi, segretario generale della fondazione bancaria. «Un’occasione – dice – per promuovere la cultura e il carattere creativo e innovativo che il Piemonte e Torino hanno storicamente saputo esprimere».

Di Paolo Morelli

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