Torino, 07/03/2019.
TPE dedica un grande focus al «drammaturgo corsaro» Marco Martinelli, con Va’ pensiero che racconta l’infiltrazione mafiosa nella Bassa emiliana, il suo teatro e i progetti di educazione da Scampia a Rio de Janeiro assieme a Ermanna Montanari
Lo spettacolo Va’ pensiero che, al
Teatro Astra, denuncia l’infiltrazione della
‘ndrangheta nella Bassa emiliana e la ribellione di un eroe civile.
Un incontro pubblico assieme a Giancarlo Caselli e
a Donato Ungaro, il coraggioso vigile urbano di
Brescello che ha ispirato la storia vera di Va’ pensiero.
Un grande progetto di poesia con i ragazzi del
Sermig alimentato dai versi di
Majakovskij. La presentazione del
libro che gli ha dedicato Dolores Pesce e del suo
Aristofane a Scampia che racconta come abbia portato il
teatro nei quartieri più difficili del mondo. La
proiezione al Cinema Massimo del suo film dedicato ad Aung
San Suu Kyi. E ancora reading, seminari, proiezioni alla
Mediateca Rai con i preziosi materiali di
Rai Teche.
È il focus che TPE, da un’idea del suo direttore
Valter Malosti, dedica da lunedì
11 a domenica 17 marzo a Marco
Martinelli: drammaturgo, regista teatrale e
cinematografico, scrittore e pedagogista emiliano. Con il suo
Teatro delle Albe e con Ermanna
Montanari, compagna nella vita e nell’impegno, è una delle
figure più importanti della vita teatrale italiana degli ultimi
decenni, sempre in prima fila per impegno etico e sociale.
Marco Martinelli (Reggio Emilia, 1956) fonda il
Teatro delle Albe a Ravenna nel 1983 con Ermanna
Montanari, Luigi Dadina e
Marcella Nonni. Con loro nel 1991 dà vita a
Ravenna Teatro - Teatro Stabile di Innovazione. I loro spettacoli
sono caratterizzati da una poetica rigorosa e emozionante, capace
di restituire alla scena la sua antica e potente funzione
narrativa: hanno una circuitazione nazionale e internazionale, e
hanno ricevuto numerosissimi premi e riconoscimenti in Italia e
all’estero. La contaminazione interculturale si incontra con la
riscrittura di classici come Folengo, Shakespeare, Molière e
Goldoni, l’attenzione alle radici folcloriche e popolari, la
rilettura delle avanguardie storiche di Jarry e contemporanei come
Testori, il teatro civile su temi d’attualità come i migranti, il
razzismo, le mafie, il potere dei media.
Fin dal 1991 il Teatro delle Albe dà vita al progetto della
non-scuola: un laboratorio educativo che prende il
via dalle scuole superiori di Ravenna e assume nel tempo
l’importanza e il riconoscimento di un vero e proprio passaggio
formativo. A partire dal 2001 il Teatro delle Albe ha portato
l’esperienza teatral-pedagogica della non-scuola a
Milano, a Napoli-Scampia - dove
la non-scuola si è trasformata con il nome di Arrevuoto
creando spettacoli che hanno attirato la grande attenzione dei
media, del Presidente della Repubblica e di scrittori come Roberto
Saviano - a Chicago (Usa), Dakar
(Senegal), Caen e Limoges
(Francia), Rio de Janeiro (Brasile),
Mons (Belgio). Nel luglio 2011, al festival
teatrale internazionale Santarcangelo 41 diretto da Ermanna
Montanari, la non-scuola sviluppa un nuovo corso,
Eresia della felicità: sotto la guida di
Martinelli centinaia di giovani impugnano i versi di
Vladimir Majakovskij in un grande laboratorio
teatrale che ora arriva per la prima volta a Torino.
Questo il programma parallelo di eventi costruiti intorno allo
spettacolo e alle sue repliche
Va’ pensiero: l’incontro con
Martinelli, Caselli, Ungaro
Sabato 16 marzo 2019, ore 18.00, Teatro Astra (via Rosolino
Pilo, 6, Torino).
La mafia dal sud al nord. Raccontare la mafia che cambia e le sue
infiltrazioni. Con Donato Ungaro
(Giornalista professionista, ispiratore dello spettacolo teatrale
Va’ pensiero), Marco Martinelli (autore e
regista dello spettacolo teatrale Va’ pensiero,
Gian Carlo Caselli (magistrato, già Procuratore
della Repubblica a Palermo e Torino). Modera: Francesco
Daniele (coordinatore II Commissione della Circoscrizione
III, Città di Torino). Ingresso libero.
Le associazioni mafiose si sono espanse radicandosi nella vita
industriale, commerciale e persino civica nelle regioni del Nord.
Dalla storia vera di Donato Ungaro, che da vigile
urbano a Brescello ha avuto il coraggio di ribellarsi e denunciare,
Marco Martinelli ed Ermanna Montanari hanno tratto Va’
pensiero, un intenso spettacolo di teatro civile.
Eresia della felicità
Nei pomeriggi da lunedì 11 a mercoledì 13
marzo e di sabato 16 all’Auditorium del
Sermig di piazza Borgo Dora 61,
Martinelli e il Teatro delle Albe
sono protagonisti di
Eresia della felicità: un laboratorio
poetico-teatrale che approda per la prima volta a Torino e che
coinvolge i ragazzi dell’Arsenale della Pace, di svariati istituti
superiori di Torino e Città metropolitana e di diverse
associazioni. Un plotone di adolescenti in maglietta gialla
imbraccerà i versi crepitanti del poeta russo Vladimir
Majakovskij, scritti quando lui pure era un giovane
ribelle e sentiva la tempesta nell’aria. E domenica
17 alle 12 la performance finale aperta al pubblico.
Eresia della felicità è una creazione che
ha visto la luce nel 2011 al festival di Santarcangelo. Di lì è
stata riproposta nel 2012 a Venezia, nel 2014 a
New York e nel 2015 al Castello Sforzesco di
Milano, sempre con successo clamoroso. Il progetto
nasce dalla filosofia della Non-scuola
del Teatro delle Albe: l’intuizione pedagogica nata nel 1991 a
Ravenna come pratica teatral-pedagogica basata sull’energia degli
adolescenti capace di far scaturire naturalmente l’arte scenica.
Una pedagogia «asinina» (come la definisce lo
stesso Martinelli) e anti-accademica che, dagli
istituti e licei della città romagnola, è poi approdata in diversi
luoghi in Italia e nel mondo, compresi molti «difficili»:
Scampia, Mazara del Vallo,
Rio de Janeiro, Venezia,
Lamezia Terme, Mons,
Milano, New York, Diol
Kadd, San Chirico Raparo, La
Spezia. L’idea e l’impegno della Non-scuola hanno
fatto meritare a Martinelli nel 2012 il Premio Ubu
per la pedagogia.
Mediateca Rai: Carmelo Bene interpreta i poeti russi del
Novecento
Lunedì 11 marzo 2019, ore 17.30,
Mediateca Rai (via Verdi 31, Torino). Nell’ambito
del progetto Rai Archive Alive!. In
occasione di Eresia della felicità, basato sui versi del
poeta russo Vladimir Majakovskij, la Mediateca Rai
in collaborazione con TPE ha selezionato
dall’Archivio Rai la registrazione del 1977 di uno spettacolo
teatrale in versi in cui
Carmelo Bene recita poesie di Aleksandr
Blok, Vladimir Majakovskij,
Sergej Esènin, Boris Pasternak,
accompagnato dalle musiche del maestro Vittorio
Gelmetti. Introduce Franco Prono
(Università di Torino). Ingresso gratuito, prenotazione
obbligatoria: 011 8104858, mail.
Film: Vita agli arresti di Aung San Suu
Kyi
Martedì 12 marzo 2019, ore 18.00, Cinema Massimo - Museo
nazionale del Cinema (via Giuseppe Verdi, 18, Torino).
Proiezione del film
Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi di
Marco Martinelli e incontro con gli autori.
Interviene la senatrice Albertina Soliani, che da
anni intrattiene rapporti personali con Aung San Suu Kyi e il
Myanmar.
Marco Martinelli ha scritto nel 2014 uno
spettacolo teatrale dedicato al Premio Nobel per la Pace
Aung San Suu Kyi. Ermanna
Montanari veste mirabilmente i panni della politica
birmana, colei che dopo ventuno anni di reclusione è potuta entrare
nel parlamento del suo paese, unica donna. Uno spettacolo che
ricorda, anche per l'impegno politico, il miglior teatro
didattico di Brecht. Scrive Martinelli: «C'è
qualcosa di scandaloso nella vita di Aung San Suu
Kyi: la mitezza d’acciaio, la compassione, la “bontà”, un
termine che avrebbe fatto storcere il naso a Bertolt Brecht.
Interrogarci sulla vita di Aung San Suu Kyi ha significato
interrogare il nostro presente: cosa intendiamo per “bene comune”?
Per “democrazia”? Cosa significano parole come “verità e
giustizia”? Ha senso usare queste parole, e come?».
Nel 2016 Martinelli ricava dallo spettacolo il suo
primo film, che vede protagonista sempre Ermanna Montanari
affiancata da sei bambine per la prima volta sullo schermo e dagli
attori Elio De Capitani, Sonia Bergamasco, Christian Giroso e
Vincenzo Nemolato.
Marco Martinelli, un drammaturgo corsaro
e Aristofane a Scampia: gli autori presentano i
libri
Venerdì 15 marzo 2019, ore 18.00, il Circolo dei lettori
(via Bogino,9, Torino). Presentazione dei libri
Marco Martinelli, un drammaturgo corsaro di
Maria Dolores Pesce e Aristofane a
Scampia di Marco Martinelli.
Maria Dolores Pesce ha dedicato a Marco Martinelli
un volume (pubblicato da Editoria & Spettacolo) in cui
approfondisce le scritture di un drammaturgo «corsaro» e si
addentra nel profondo di ciò che potremmo considerare un vero e
proprio organismo teatrale. Marco Martinelli ha
portato i classici a Scampia, Diol Kadd e Chicago, Mazara del
Vallo, Lamezia Terme, tra i portoricani del Bronx e a Rio de
Janeiro. Ha portato i classici e il caos, o, detto altrimenti,
l’amore: «Platone prima e i Vangeli poi hanno segnato questa strada
che il mondo continua a maltrattare, tradendo l’eros che pulsa
dalle pagine», dice. Tutto nasce dal suo progetto
della non-scuola, ideato e sviluppato con
Ermanna Montanari e il Teatro delle
Albe. Lo racconta nel volume Aristofane a
Scampia (Ponte alle Grazie).
Martinelli legge Martinelli: Farsi
luogo
Domenica 17 marzo 2019, ore
21.00, Teatro bellArte (via Ludovico Bellardi,
116, Torino). Marco Martinelli propone una lettura del suo
libro
Farsi Luogo. Varco al teatro in 101 movimenti. Un
testo che riassume la sua visione del linguaggio teatrale e del
ruolo del teatro nella società contemporanea, letto e presentato a
Torino per la prima volta. In contrapposizione alle barbarie dei
«non-luoghi» della nostra società, l’impegno a «farsi luogo» deriva
dal lavoro di un teatro che trovi il proprio senso nella creazione
di una comunità, Martinelli esplora la condizione degli spazi
teatrali, senza risparmiare critiche al mercato attuale, ed esprime
dichiarazioni di affetto a coloro che abitano questi «luoghi»:
attori, pubblico, critici, tecnici, costumisti, maschere,
attrezzisti e organizzatori. A cura di Tedacà
nell’ambito della collaborazione con TPE.