Torino, 05/03/2019.
Il Comune di Torino informa che nel quadrilatero compreso tra i corsi Vittorio Emanuele II, Re Umberto, Matteotti e via Volta sarà presto allestita una nuova zona 30, ovvero un'area dove il limite di velocità sarà di 30 chilometri orari invece dei consueti 50 previsti dal codice stradale in ambito urbano. Sarà proprio la minore velocità consentita a permette una migliore convivenza tra auto, biciclette e pedoni.
Perché di ciclabilità in città ha discusso la Giunta Comunale
che, su proposta dell’ assessora alla Mobilità Maria Lapietra, ha
approvato nella mattina del 5 marzo il progetto di
ulteriori opere per il completamento del collegamento
ciclabile tra le stazioni di Porta Nuova e Porta Susa.
L’adeguamento dei semafori all’intersezione con corso Re Umberto e
le vie Arsenale e XX Settembre con la predisposizione di
banchine spartitraffico e percorsi loges per
migliorare l’accessibilità e la sicurezza insieme alla creazione di
spazi per la posa di archi portabiciclette e aree di
scarico consentirà di agevolare e migliorare gli
attraversamenti.
Per la prima volta a Torino in via San Quintino,
in prossimità dell’attraversamento pedonale di via XX settembre,
saranno posizionati dissuasori della velocità – i cosidetti
"cuscini berlinesi" dal nome della città in cui
hanno fatto originariamente la loro comparsa - che rallentano le
auto e non intralciano le due ruote. Si tratta di un particolare
tipo di dosso dalla larghezza inferiore alla distanza tra
le ruote dei veicoli di maggiori dimensioni, come mezzi di
emergenza o autobus, ma leggermente superiore a quella delle
automobili. Per via di questa larghezza ridotta hanno la forma di
un cuscino, da cui il loro nome.
Dimensioni e forma permetteranno di utilizzare questi dispositivi
anche in altre zone della città senza arrecare alcun
disagio o rallentamento al transito dei mezzi pubblici
consentendo altresì di ridurre notevolmente il rumore generato
durante l’attraversamento con importanti benefici sotto il profilo
acustico.
«Questi elementi di moderazione del traffico verranno sperimentati
a seguito del parere positivo del Ministero che ne ha
autorizzato la messa in opera. Intendiamo utilizzarli per
le nuove zone 30 e nella ridefinizione di quelle di vecchia
istituzione dove la sola segnaletica quasi mai è sufficiente a
limitare la velocità dei veicoli – spiega l’assessora
Lapietra - Si tratta di un'importante innovazione sul
tema della sicurezza stradale e verso la costruzione di una
città sempre più attenta alla mobilità dolce».