Torino, 04/03/2019.
La Presidenza, la Direzione e i dipendenti del Teatro Stabile di
Torino si uniscono con profondo affetto al cordoglio della famiglia
e del mondo del teatro per la scomparsa di Francesca
Piolotto Portonero che fu per più di vent’anni il
capo ufficio stampa dello Stabile torinese.
La Signora Portonero iniziò la sua carriera in ambito giornalistico
al quotidiano “Il Popolo” organo della Dc; quando il partito decise
di chiudere tutte le redazioni periferiche, compresa quella
torinese, il Professor Gian Renzo Morteo, giornalista al quotidiano
“Il Popolo” e consulente dello Stabile, conoscendo la sua
grande passione per il teatro, la presentò alla Direzione
dello Stabile. Negli anni ’60 venne assunta al Teatro
Stabile inizialmente per occuparsi dell’archivio fotografico e,
dopo alcuni anni, diventò l’addetta stampa dell’Ente e
successivamente il Capo Ufficio stampa.
Con il suo inconfondibile caschetto biondo cenere e gli
eleganti abiti neri e con la sua autentica e viscerale
passione per il teatro Francesca Portonero lavorò al Teatro Stabile
sotto la Direzione Collegiale di Giuseppe Bartolucci, Federico
Doglio, Nuccio Messina, Gian Renzo Morteo, poi con la Direzione di
Franco Enriquez e Nuccio Messina, successivamente con la Direzione
di Aldo Trionfo e Nuccio Messina, poi con quella di Giorgio
Guazzotti e Mario Missiroli e infine con la Direzione di Ugo
Gregoretti. Curò l’Ufficio stampa di moltissimi
allestimenti dello Stabile torinese, fra cui amava
ricordare le memorabili messe in scena de La Villeggiatura
di Carlo Goldoni e Verso Damasco di August Strindberg con
la regia di Mario Missiroli.
Lasciato lo Stabile per “raggiunti limiti di età” Francesca
Portonero portò la sua esperienza altrove: al Festival di
Benevento, che allora era diretto da Ugo Gregoretti, e poi al
Teatro Alfieri per Torino Spettacoli. Ha insegnato alla Scuola di
Giornalismo Carlo Chiavazza e ha collaborato per molti anni
all’Università della Terza Età di Torino.