Salone del libro di Torino 2019. Via ai lavori con l'incontro tra Lagioia, ADEI e Città del libro

Alessandra Chiappori

Torino, 15/01/2019.

Quale sarà il futuro del Salone del Libro di Torino? Dopo le complesse vicende burocratiche che hanno interessato la cornice organizzativa del più importante evento editoriale italiano, e dopo aver assicurato la permanenza del marchio a Torino, si inizia a parlare anche di contenuti e programmazione editoriale. L’occasione per farlo è stato l’incontro svoltosi al Circolo dei lettori il 15 gennaio con gli editori di ADEI - Associazione degli Editori Indipendenti e Nicola Lagioia, direttore editoriale della kermesse.

Insieme al presidente della Fondazione Circolo dei lettori Giulio Biino e con la direttrice Maurizia Rebola, gli editori si sono ritrovati per immaginare la prossima edizione del Salone che riempirà il Lingotto dal 9 al 13 maggio 2019.

«Poco più di due anni fa, l’8 settembre 2016 – ricorda ADEI - si tenne proprio al Circolo dei lettori di Torino una storica riunione di editori indipendenti accorsi da tutta Italia per difendere la manifestazione libraria più importante del Paese, che rischiava di essere distrutta e trasferita altrove. Quel giorno nacque l’Associazione degli Amici del Salone del Libro di Torino, che portando a sostegno del Salone il corpo compatto dell’editoria indipendente italiana diede forza e convinzione alle Istituzioni perché non si arrendessero e difendessero trent’anni di storia e di tradizione irripetibili. Da quel giorno sono successe tante cose: la prima e più importante è che nel 2017 e 2018 ci sono state due edizioni di grandissimo successo dirette da Nicola Lagioia, stabilendo definitivamente che la manifestazione si tiene a Torino, si tiene a maggio ed è la casa di tutta l’editoria italiana. Poi c’è stata la messa in liquidazione della Fondazione per il Libro, che ha costretto a soluzioni organizzative complicate e temporanee ma efficaci, grazie al lavoro del Circolo dei lettori e della Fondazione per la Cultura che hanno gestito l’ultima edizione. Infine l’oggetto sociale dell’Associazione degli Amici del Salone del Libro di Torino è confluito nella neonata ADEI, l’Associazione degli Editori Indipendenti».

«Occorre fare anche nel 2019 un grandissimo salone più forte che mai lavorando con lo stile partecipativo e l’entusiasmo che ha caratterizzato l’operato dei ultimi due anni e che gli editori indipendenti di ADEI siano attivi e propositivi perché ciò avvenga» ha sottolineato con l’occasione Il presidente ADEI Marco Zapparoli.

All’incontro era presente Nicola Lagioia che ha dato il benvenuto agli editori, «il Salone, il cui comitato di indirizzo vedrà al suo interno ADEI rappresentata dal delegato Gaspare Bona, è la casa degli editori e deve essere anche il luogo dove si incontrano i componenti della filiera per fare pressione su tutti i soggetti che hanno la possibilità di migliorare il contesto in cui l’editoria si muove” – ha dichiarato durante l’incontro Lagioia.

A fargli eco il presidente dell’Associazione Città del Libro, Silvio Viale, che si è aggiudicata all’asta il marchio della manifestazione (il 24 gennaio il liquidatore dovrà dare conferma dell’avvenuta acquisizione del marchio in seguito al quale andrà istruito l’iter ministeriale di autorizzazione): «l’Associazione Città del Libro si impegna a lavorare al servizio del pubblico e degli editori che sono l’anima della manifestazione con il proposito – compatibilmente al piano industriale – di non pesare sui costi di questi due soggetti anche se, oggi è difficile fare previsioni. Non ci saranno spazi di serie A o di serie B e per questo il primo impegno sarà quello di definire il layout in sinergia con il Circolo dei Lettori e definire l’utilizzo dell’OVAL e dei nuovi flussi a esso connessi. Subito dopo il 24 gennaio costituiremo la società che vorremmo fosse composta da tutti i creditori con quota parte in relazione alla propria condizione creditoria».

La macchina si è dunque messa in moto, ora non resta che aspettare le scadenze e sperare, come sempre, che tutto vada per il meglio e che a maggio il Salone del libro 2019 sia sempre più accogliente, forte e partecipato da editori, lettori, torinesi e non solo.

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