Torino, 18/12/2018.
Alabastro, arenaria, granito, porfido, serpentinite,
lapislazzuli sono solo alcuni dei 22 tipi di pietre presentati
nella app Stone. Pietre Egizie. Grazie a
un team composto da geologi, egittologi, archeologi e
informatici, il pubblico ha oggi a disposizione un nuovo
strumento per conoscere i reperti della collezione del Museo Egizio
in una chiave di lettura diversa.
Sono stati scelti 50 diversi reperti, disposti in 11 sale,
selezionati per importanza storica, ma soprattutto
per tipologia del materiale lapideo col quale sono stati scolpiti
e lavorati. A questi si aggiunge il prezioso Papiro delle
miniere, la più antica carta geologica mai realizzata, che
vanta oltre 3000 anni di storia, risalente al Regno di Ramesse IV.
L’Egitto è un Paese di grande ricchezza dal punto di vista
lapideo, che gli antichi Egizi hanno saputo sfruttare al
meglio, lasciandoci reperti di straordinaria bellezza e
testimonianze preziose della cultura materiale dell’epoca, oggi
esposti nelle sale del museo torinese.
All’interno dell’app, il pubblico può scegliere tra più
percorsi: concentrarsi sui capolavori, seguire il percorso
cronologico, osservare le tipologie di roccia a livello macro e
microscopico, conoscere le cave dalle quali i materiali venivano
estratti, aiutati anche da un prezioso glossario che riporta i
termini più specifici. La sezione dedicata alle curiosità
offre contenuti su estrazione, studio e lavorazione e
fornisce gli strumenti per indagare le rocce, oltre alla
possibilità di osservare una statua della dea Sekhmet a 360 gradi,
grazie alla scansione 3D.
L’applicazione, ideata dal Professor Alessandro Borghi del
Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di
Torino e sviluppata dalla Dottoressa Denise
Valentino laureata in Scienze dei materiali per i beni
culturali, è disponibile gratuitamente grazie al contributo
finanziario della Fondazione CRT, nell’ambito dei progetti “Ricerca
e Istruzione”.
La collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della
Terra e il Museo Egizio ha avuto inizio già alcuni anni
fa, con l’apertura delle Gallerie della Cultura Materiale, un
percorso parallelo all’allestimento permanente che ospita circa
20.000 reperti, suddivisi per materiale e
tipologia, per il quale è stata realizzata una mappa a
parete che mostra la collocazione delle pietre in Egitto e dotata
di alcuni campioni di materiali lapidei che i visitatori possono
toccare per percepire le differenze tra grezzo e lavorato.
Questa applicazione va ad arricchire l’ offerta culturale
che il Museo Egizio
propone al pubblico, come risultato delle attività di
studio e ricerca condotte sulla cultura materiale dell’antico
Egitto, preziosa testimonianza dell’ingegno dell’uomo e del
profondo legame con la terra in cui ha vissuto.
Stone. Pietre Egizie è scaricabile
gratuitamente su Apple Store e Google Play.