Torino, 20/11/2018.
È stato definito il tracciato della linea 2 della metropolitana
di Torino, come rende noto il Comune. Saranno trentatre
fermate lungo un tracciato di 26 chilometri e mezzo: il
percorso della futura linea 2 della metropolitana si snoderà tra le
stazioni Anselmetti e Rebaudengo, per allungarsi a
sud ovest fino a Orbassano e, a nord est,
raggiungere San Mauro, con una deviazione da via
Bologna.
È questo - tra le sette ipotesi selezionate dagli ingegneri del RTP
Raggruppamento Temporaneo di Professionisti con a capo Systra che
si era aggiudicato la gara per la progettazione - lo
scenario trasportistico risultato più performante per la
realizzazione dell’infrastruttura al termine della comparazione che
ha esaminato domanda potenziale, costi – benefici, sostenibilità
ambientale ed economico finanziaria.
Già al termine delle attività preliminari alla progettazione le cui
risultanze erano state presentate alla cittadinanza nel corso di
due incontri pubblici nel mese di giugno i tecnici
di Systra avevano ipotizzato modifiche migliorative al tracciato
originariamente previsto dal bando. L’obiettivo è di
massimizzare la capacità trasportistica del
percorso, con un fondamentale incremento del bacino potenziale di
utenti.
«La sostenibilità dell’infrastruttura è stato un principio
ineludibile nelle attività di progettazione della nuova linea della
metropolitana – sottolinea l’assessora alla Mobilità, Maria
Lapietra - Allo stesso tempo, come abbiamo sempre detto, è
necessario rendere il trasporto pubblico davvero appetibile e
veramente alternativo all’uso dell’auto privata
per gli spostamenti: la metropolitana consente di collegare più
velocemente e comodamente Torino con il proprio hinterland: per
questo abbiamo insistito per poter inserire nell’ analisi, e poi
nel progetto preliminare, anche i prolungamenti verso Orbassano e
San Mauro».
«Inoltre, per la prima volta in Italia – prosegue l’asssessora alla
Mobilità - nella progettazione di una linea di metropolitana sono
stati usati i dati reali degli spostamenti dei
cittadini raccolti attraverso le celle telefoniche –
spiega l’assessora alla Mobilità della Città di Torino, Maria
Lapietra -. Nella definizione del percorso si è poi tenuto conto
anche e soprattutto delle complicanze tecnico – costruttive e
tecnico realizzative».
«Un capitolo importante poi è rappresentato dai benefici
ambientali – aggiunge Lapietra - : si stima che nel 2030,
con un servizio finalmente competitivo per chi viaggia da e verso
la città, la nuova linea raccoglierà circa 300mila spostamenti
giornalieri, dei quali 170mila sottratti all’utilizzo
dell’auto privata, consentendo di ridurre le emissione di
C02 nella misura di 30mila tonnellate annue».
La linea 2 fermerà in piazza Santa Rita, toccherà
lo stabilimento Fca di Mirafiori, il Politecnico e si incrocerà con
la linea 1 a Porta Nuova. La fermata del centro storico sarà sotto
piazza Carlo Alberto, poi la metro proseguirà
lungo i Giardini Reali e punterà verso il Campus
Einaudi. La galleria correrà quindi sotto via Bologna e
imboccherà l’ex trincerone raggiungendo il vicino ospedale
San Giovanni Bosco. Dal bivio Cimarosa Tabacchi partirà la
deviazione verso l’area industriale di Pescarito e San Mauro.
Gli interscambi con il Servizio Ferroviario Metropolitano sono
previsti a Zappata, Porta Nuova e Rebaudengo, mentre i
parcheggi di interscambio presso le stazioni di
Orbassano (circa 1000 posti auto), Anselmetti (circa 650 posti),
San Mauro Aosta (circa 250 posti auto), San Mauro
Piemonte/Pescarito (circa 2000 posti auto) e Rebaudengo.
Il progetto preliminare della tratta Anselmetti - Rebaudengo sarà
consegnato entro il 12 dicembre. «Al Ministero chiederemo di
finanziare tutta la linea il cui costo raddoppierà
da quello inizialmente previsto e potrebbe sfiorare i tre miliardi
di euro – conclude l’assessora Lapietra - . L’obiettivo è ottenere
i finanziamenti entro settembre del 2019 e mettere a bando
l’opera entro il 2021».