Al Castello di Miradolo inaugura la più grande retrospettiva su Augusto Cantamessa

Archivio Fotografico Augusto Cantamessa, courtesy Bruna Genovesio and Patrik Losano

Torino, 31/10/2018.

Dal 10 novembre al 16 dicembre le porte del Castello di Miradolo saranno aperte al pubblico per la mostra Augusto Cantamessa. Fotografie, la più importante retrospettiva dedicata al Maestro fino a oggi. «Sono nato in bianco e nero, penso in bianco e nero e sogno in bianco e nero. Inoltre tra il bianco e il nero, esistono infinite sfumature da soddisfare molteplici esigenze visive» diceva il fotografo, nato a Torino nel 1927 e cresciuto frequentando la Società Fotografica Subalpina e la FIAF.

Dopo essere stato premiato a importanti concorsi e con un percorso artistico guidato dal lavoro di Maestri internazionali come Edward Weston, Man Ray, Henri Cartier-Bresson e italiani come Mario Giacomelli, Federico Patellani e Gabriele Basilico, gli è stata attribuita dalla FIAF nel 2018 la massima onorificenza nazionale di Maestro della Fotografia Italiana (MFI). Cantamessa è oggi riconosciuto tra i grandi, anche a livello internazionale.

Il progetto di mostra, curato dalla Fondazione Cosso, celebra l’arte di Augusto Cantamessa a poca distanza dalla sua scomparsa, dopo 70 anni di attività, e si sviluppa con la collaborazione di Bruna Genovesio e Patrik Losano, curatori del patrimonio fotografico di Augusto Cantamessa.

La mostra racconta l’opera del Maestro attraverso una selezione di oltre 60 fotografie, in bianco e nero, modern print e vintage, tra cui diversi inediti, svelati al pubblico in questa occasione. Numerose le opere esposte per le quali Cantamessa ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti come Breve orizzonte (1955), icona senza tempo, in Europa come oltre oceano, oppure Giovane fabbro (1958), acquisito dalla Bibliothèque Nationale de France a Parigi.

 L’esposizione si articola in 5 sezioni che individuano altrettante aree tematiche, cardine della ricerca fotografica di Cantamessa: f8/1:200, Terra, Paesaggi, Ritratti, Vintage.

In f8/1:200 le fotografie fanno compiere un viaggio nel tempo che rievoca profondi cambiamenti avvenuti nella società italiana durante gli anni del boom economico, con il tramonto della civiltà contadina el’emigrazione verso la città.

Nella sezione Terra emerge il forte legame con il mondo rurale, del quale Cantamessa si sentiva parte, con scene di uomini e donne immortalati alle prese con le fatiche quotidiane: una raccolta di scatti, dagli anni Cinquanta alla fine degli anni Settanta, che riproducono vedute del paese delle origini.

I Paesaggi silenti del Maestro sono un invito a placare la mente per contemplare l’essenza dei luoghi e degli elementi naturali. In Ritratti i volti ci catturano: l’immagine è avvolta dalla luce e compaiono i segni del tempo.

Con la sezione Vintage si alternano scatti intimi come Mia moglie (1950), sua musa ispiratrice, a ritratti che ci raccontano di antichi mestieri, come Il carradore (1956), in una chiusa di grande suggestione.

Grazie a un’inedita installazione sonora curata dal progetto artistico Avant-dernière pensée nelle sale espositive, i visitatori sperimentano un’esperienza di visita insolita e coinvolgente: la dimensione musicale entra a far parte della narrazione visiva per rendere omaggio a Cantamessa, all’uomo, al professionista, all’amico.

Un racconto musicale che esprime il legame di grande stima e vicinanza, consolidatosi nel tempo tra il fotografo, la Fondazione Cosso e Roberto Galimberti. In diverse occasioni, dal 2009, l’arte di Cantamessa ha incontrato le sperimentazioni di Avant-dernière pensée, trovando spazio di espressione al Castello di Miradolo.

La visita della mostra è adatta a tutti, agli adulti come ai bambini, alle famiglie e alle scuole, grazie allo speciale allestimento Da un metro in giù, ideato e realizzato dalla Fondazione Cosso e da Avant-dernière pensée. È un percorso parallelo a quello Da un metro in sú, immaginato per occhi nuovi, per orecchie attente, per mani curiose, per fantasie sconfinate.

Cosa racconta il bianco e nero delle fotografie di Cantamessa? Chi sta attendendo la signora seduta accanto all’uscio ne La madre del parroco? Da dove arrivano i due contadini che camminano lungo La strada nuova per Cavour? Domande, narrazioni, giochi sono alla base del progetto Da un metro in giù, pensato per mettere alla prova grandi e piccini in un vero a proprio viaggio di scoperta.

Un libretto didattico appositamente creato per questa mostra completa l’offerta e può essere acquistato prima o al termine della visita per trovare nuovi spunti di interazione con le opere e con gli spazi.

Presso il bookshop del Castello di Miradolo è disponibile la prima monografia completa sull’opera di Augusto Cantamessa, a cura di Bruna Genovesio e Patrik Losano, edita da L’Artistica Editrice (2018). Il volume, che raccoglie gli scatti di 70 anni di vita e di carriera del Maestro, sarà presentato al Castello di Miradolo, con la presenza degli autori, il 24 novembre, alle 15.30, in occasione di un incontro dedicato alla fotografia e all’arte di Augusto Cantamessa.

Orari
Sabato ore 14/18
Domenica ore 10/18
Lunedì ore 14/18
Ultimo ingresso ore 17.30

Tutti i giorni possibilità di visita su prenotazione al n° 0121 502761 e-mail

Biglietto
Intero 10 euro
Ridotto gruppi e convenzionati 8 euro
Ridotto 6/14 anni 5 euro
Gratuito bambini fino a 6 anni e Abbonati Musei
Speciali tariffe per i visitatori della mostra + Parco.

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