Festival del cinema di Venezia: i premi al Torino Film Lab

Torino, 10/09/2018.

A tre anni dal trionfo mondiale del suo primo lungometraggio Il figlio di Saul (Grand Prix della Giuria e Premio Fipresci al Festival di Cannes 2015; Premio Oscar per il Miglior Film in Lingua Straniera 2016), l’ungherese László Nemes si aggiudica il Premio Fipresci (Federazione Internazionale dei Critici Cinematografici) in Concorso alla 75a Mostra del Cinema di Venezia per Sunset, il suo secondo lungometraggio sviluppato all’interno del TorinoFilmLab. La pellicola avrà la sua anteprima Nord Americana nella sezione Special Presentations del Toronto International Film Festival.

Sunset è ambientato nella Budapest del 1913, e racconta la storia di una ragazza orfana alle prese con un misterioso passato familiare alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. László Nemes ha completato la prima stesura della sceneggiatura attraverso il programma ScriptLab 2012 (ex Script&Pitch) prima di girare IL FIGLIO DI SAUL, e successivamente ha beneficiato di consulenze ad hoc da parte di esperti internazionali in diverse aree del filmmaking con il programma FeatureLab 2015 (ex FrameWork). SUNSET è stato sostenuto dal TorinoFilmLab con un TFL Production Award di € 50.000.

Scritto assieme a Clara Royer e Matthieu Taponier, il progetto di SUNSET è il risultato di una coproduzione tra Laokoon Filmgroup (Ungheria) e Playtime Productions (Francia), con il supporto dell’Hungarian National Film Fund. Per questo film, il regista ha collaborato nuovamente con il direttore della fotografia Mátyás Erdély.

Selezionato nella sezione Orizzonti del festival – dedicata ai film rappresentativi di nuove tendenze estetiche ed espressive del cinema mondiale, con un occhio di riguardo nei confronti degli esordienti – Tel Aviv on Fire, commedia politica del palestinese Sameh Zoabi, ha ricevuto il Premio Interfilm per la Promozione del Dialogo Interreligioso da parte dell’International Interchurch Film Organisation, nonché il Premio al Miglior Attore per il protagonista Kais Nashif. Il progetto – anch’esso un’opera seconda – è stato supportato dal laboratorio attraverso il TFL Audience Design Fund.

Il 2018 si è aperto per il TFL all’insegna dei successi a febbraio, quando alla Berlinale Touch me not della rumena Adina Pintilie ha conquistato l’Orso d’Oro e il premio per la Miglior Opera Prima, e The Heiresses del paraguayano Marcelo Martinessi è stato onorato con l’Orso d’Argento Alfred Bauer e quello per la Miglior Attrice. A maggio è arrivato anche il Grand Prix della Semaine de la Critique a Cannes per Diamantino di Gabriel Abrantes (Portogallo) e Daniel Schmidt (USA). L’estate ha portato poi il Pardo d’Oro a Locarno per A land imagined del singaporiano Yeo Siew Hua. Il Pardo d’Oro è andato quindi a un film targato TFL per la seconda volta in 3 anni, dopo che nel 2016 se lo era aggiudicato Godless della regista bulgara Ralitza Petrova.

Il TorinoFilmLab è promosso dal Museo Nazionale del Cinema con il supporto di MIBACT - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Piemonte, Città di Torino e Creative Europe – MEDIA Sub-Programme dell’Unione Europea, in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte.

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