Finoamezzanotte: ai Murazzi la rassegna internazionale del Magazzino sul Po. Il programma

Torino, 04/09/2018.

La musica internazionale fa capolinea ai Murazzi di Torino con la rassegna #finoamezzanotte, una programmazione ricca, che vedrà il Magazzino sul Po aprire i confini con più di sessanta artisti da quattordici nazioni.

#finoamezzanotte è l’appuntamento per gli amanti della musica dal vivo che da cinque anni sonorizza con concerti e spettacoli il lungo fiume torinese. Non c’è una vera e propria linea musicale, vari i generi, trasversali gli ascolti, interconnessi i fruitori: world music, rock alternativo, musica indipendente italiana, jazz e sperimentazione, il tutto legato da una ricerca costante che va ben oltre l'ospitare artisti e band in voga. Al Magazzino sul Po suona chi ha qualcosa da raccontare, attraverso la musica, le parole, le vibrazioni, ci deve essere il contenuto, il contesto. La direzione artistica di Alessandro Gambo ha il suo mantra: è importante diffondere e promuovere un messaggio, senza seguire i trend del momento, le classifiche e le viral playlist.

Vi sono tante collaborazioni in questa rassegna: in prima linea c’è l'associazione musicale Dewrec con il progetto Sudore, promotrice di una rassegna nella rassegna fatta di giovani artisti, 99% italiani, certi di non vivere un futuro da eterni emergenti o gruppo spalla. Si confermano anche quest’anno le partnership con i festival Jazz is Dead, Varvara e Jazz Re:Found.

La stagione inizierà sabato 6 ottobre con un trio unico, composto da musicisti provenienti da due grandissime band come Swans e Nadja: Thor Harris, Aidan Baker e Simon Goff, musica onirica, scura, tra colpi di marimba, sviolinate e droni, ai quali seguiranno, la settimana successiva, la combo The Cosmic Dead e The Sneers, i primi scozzesi dal suono viscerale e psichedelico, i secondi un potente duo italiano residente a Berlino, lei urla e lui percuote le pelli, da brividi.

Ottobre segnerà anche il ritorno della band più tossica di tutta Torino: i Movie Star Junkies saranno nuovamente sul palco del Magazzino sul Po con la loro musica tra immaginari western, i Birthday Party e gli sputi sul pubblico.

Jazz is Dead porterà per la prima volta in città il sassofonista inglese Ben Vince, fresco della collaborazione con Joy Orbison, con il quale ha prodotto un disco per la Hessle Audio di Ben Ufo, il nome emergente della scena jazz sperimentale oltre Manica presenterà il suo nuovo album Assimilation uscito per Where To Now. Dopo di lui, ascolteremo il minimalismo elettronico di Gigi Masin (Gaussian Curve), artista poliedrico, produttore di altissimo livello apprezzato a livello internazionale, la cui musica ha fatto il giro di tutto il mondo attraverso festival e location uniche.

Chiude il mese un approfondimento sulle percussioni con il duo italiano Giacomo Salis e Paolo Sanna e l'ensemble psichedelico del venezuelano Carlos Ugueto, maestro e musicista sensazionale a cavallo tra musica cosmica e candombe. Per il secondo anno consecutivo celebreremo il Felabration, una giornata di afro-beat per il compleanno di Fela Kuti, gli ospiti di quest’anno sono i Voodoo Sound Club (gnawa music, afrocuban music, psichedelia e canzoni di lotta ed impegno sociale) e il Laboratorio Sociale Afrobeat con musicisti provenienti da tutto il mondo.

Novembre si aprirà con i suoni caleidoscopici dei Dead Meadow, un nuovo album da presentare, il muro di suono che fuoriesce dagli ampli che colpisce lo stomaco e il cervello. Altri colpi bassi, potenti e scuri arriveranno dalla data "off" di Varvara: gli storici Sigillum S di Eraldo Bernocchi tornano a cavalcare le scene dei concerti, tra i più grandi esponenti della scena power electronics italiana, attivi dai primi anni '80, presenteranno il loro nuovo lavoro discografico che vede la partecipazione di Bruno Dorella (OvO/Jack Cannon) come nuovo membro del trio (sia in studio che dal vivo), prima di loro il live di She Spread Sorrow (Cold Spring Records) e il rituale della Signorina ?Alos a benedire l'oscura serata. «Non sarà il festival, ma sarà forte lo stesso...», così assicurano dalla direzione di Varvara.

Ancora Jazz is Dead: la seconda data "off" farà volare in Giappone con il duo math-noise Sax Ruins, evoluzione del progetto Ruins di Tatsuya Yoshida, questa volta in duo con Ono Ryoko, forse la più grande sassofonista del sol levante.

Un'altra premiere sarà quella degli Ammar 808, ensemble tunisino, che unisce elettronica e drum machine insieme ai suoni e ai canti del Maghreb, si ballerà tantissimo tra tajine e Roland. Un tuffo nella profonda follia con il grandissimo produttore e songwriter americano Martin Bisi (producer dei Sonic Youth, John Zorn, Boredoms e anche Herbie Hancock), che si presenterà con il suo nuovo progetto BC35.

Ancora date uniche: dal francese Mr Marcaille con il suo contrabbasso distorto suonato rigorosamente in mutande, ai tappeti dronici (o)scuri lanciati degli ellenici MMMD Mohammad, dalla pop-elettronica filoindonesiana dei Filastine & Nova, fino allo space rock degli Space Aliens From Outer Space e all'afrojazz elettronico dei Technoir. A completare il cartellone il live dei Movion, Electric Circus, Baseball Gregg, Animali Urbani, Aquarama e il solo del grandissimo Carmelo Pipitone (Marta Sui Tubi/Dunk).

La vera novità di questa rassegna sarà la possibilità di acquistare un abbonamento che permetterà la visione di dieci concerti a scelta su tutto il cartellone: i musicisti devono sentire il calore della gente, il pubblico è tenuto a partecipare, ma si farà tardi, perché i concerti dureranno sempre e solo #finoamezzanotte.

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