Attraverso Festival: dal 24 agosto il secondo tempo del Festival di Langhe, Roero e Monferrato

Torino, 21/08/2018.

Dopo il successo delle anteprime fra la fine di luglio e l'inizio di agosto, dal 24 agosto al 9 settembre si sviluppa il "secondo tempo" di Attraverso Festival, con i molteplici percorsi legati alla storia e alle caratteristiche del Piemonte meridionale, fra le province di Cuneo, Alessandria e Asti.

In Piemonte, nelle terre di mezzo di Langhe, Roero, Monferrato, Basso Piemonte e Appennino piemontese, prosegue un cammino che passa attraverso ventuno paesi e tre province nella cornice di un solo grande festival che si conferma anfitrione di un’esperienza unica tra paesaggio e spettacolo. Saranno protagoniste le ricchezze paesaggistiche e la cultura storica e sociale dei territori che ospitano la rassegna dove ogni appuntamento è stato pensato in armonia con il contesto che lo ospita.

«Attraverso è un festival intenso, emozionale, originale, di quelli che hanno l’ambizione di legarsi strettamente al luogo nel quale nascono. – dichiarano Paola Farinetti e Simona Ressico, direttrici artistiche - Abbatte in un sol colpo le frontiere immaginarie e reali tra le province nel nome della bellezza del paesaggio umano, agricolo e architettonico. Langhe, Monferrato e Roero diventano così, tra spettacoli, concerti, incontri, un unico scenario diverso per caratteristiche, ma uguale per potenzialità e armonia. Sotto le stelle dell’Unesco, un racconto di radici che si incrociano e danno vita a esperienze nuove, di vie e di rotte che guardano lontano, dove lo sguardo può solo immaginare».

Si prosegue dunque con tanti grandi ospiti. Venerdì 24 agosto a Grinzane Cavour sarà il turno di  Steve della Casa ed Efisio Mulas in una conferenza-spettacolo con i conduttori di Hollywood Party la trasmissione, in onda tutti i giorni su Radio Rai Tre, che trasmette il cinema alla radio con anticipazioni, interviste, ospiti, notizie dai set, dirette da festival nazionali e internazionali ma anche memoria e storia della cinematografia italiana e straniera. Per l’occasione Steve Della Casa ed Efisio Mulas, raccontano aneddoti e curiosità del genere Castelli, cavalieri, armi, amori. Il cinema ha spesso usato questi argomenti per realizzare film avventurosi e al tempo stesso romantici, nei quali costumi sgargianti e atleticità dei protagonisti danno il via ad avventure mozzafiato, piene di colpi di scena e in grado di utilizzare al meglio sia scenografie ricostruite sia castelli realmente esistenti che vivono una seconda vita grazie alla settima arte.

Sempre venerdì 24 agosto a Ovada sarà protagonista la Rino Gaetano Band. Quarant’anni fa, nel 1978 usciva Nuntereggae più,  l’album di Gianna, il brano che probabilmente è stato il più grande successo di Rino Gaetano, il geniale cantautore calabrese, di adozione romana, scomparso prematuramente il 2 giugno 1981 all’età di 30 anni in un incidente stradale. L’ironia e l’apparente nonsense sono sempre state le sue armi per denunciare, velatamente e con leggerezza, le brutture e le anomalie dell’Italia di allora. Forse questa è la ragione per cui Rino Gaetano è, tutt’oggi, amato da generazioni di giovani, stanchi di questa Italia, sulla quale Rino avrebbe avuto tanto da dire. In onore della sua opera e di alcuni tra i suoi brani più significativi, arriva per la prima volta a Ovada, in uno spettacolo memorial che ripercorre le tappe più importanti della breve ma intensa carriera di un personaggio ormai entrato nel mito, la Rino Gaetano Band, una “cover” band particolare perché gestita accuratamente da Anna Gaetano - sorella del cantautore – e guidata dal nipote Alessandro

Sempre Ovada sarà, il giorno successivo, sabato 25 agosto, lo scenario del Festival delle Bande, Quando la banda passò. Dopo il successo dell’anno passato, anche nel 2018 Attraverso Festival arriva a Ovada con una sorta di vera e propria Festa delle bande inserita nell’ambito di Ovada in Festa, la manifestazione organizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Ovada che unisce musica, spettacoli, ballo, intrattenimento e degustazioni. Con i suoi tamburi, le trombe e i sassofoni la Banda è da sempre intimamente legata all'idea di festa e di condivisione popolare. Grazie alle sue marce una comunità si incontra. Si incontra e si “muove”, perché la Banda non è solo musica, ma musica e movimento: le bande sfilano, diventano parte integrante dei paesaggi che attraversano, svolgendo nell'ambito della nostra tradizione culturale funzioni diverse. La loro musica, infatti, costituisce un momento di socialità che coinvolge gli individui singolarmente e come parte di un gruppo, accompagnando le feste patronali, quelle civili, i matrimoni e i funerali. Parallelamente le formazioni bandistiche, oltre ad essere “spettacolo”, rappresentano anche uno spazio insostituibile di scolarizzazione e di alfabetizzazione musicale, soprattutto nei piccoli centri dove spesso mancano gli spazi per imparare a suonare uno strumento.

Appuntamento a Calamandrana Alta il 26 agosto per un incontro mattutino con Stefano Proverbio e Roberto Lancellotti e nel pomeriggio alle 18.30 con il Teatro Delle Ariette in Teatro naturale?  Io, il couscous e Albert Camus. Lo spettacolo è l’ennesimo manifesto del Teatro delle Ariette. Paola Berselli e Stefano Pasquini, con Maurizio Ferraresi, lasciano ancora una volta l’azienda agricola a Castello di Serravalle nella provincia di Bologna per continuare a coltivarne la poetica nei luoghi in cui li porta il tour. Teatro naturale? Io, il couscous e Albert Camus è la storia di formazione di un giovane diciassettenne, Stefano Pasquini, che seguendo l'amore arriva in Francia dove è accolto da una famiglia di spagnoli, fuggiti in Algeria alla fine della Guerra Civile e arrivati in Francia per sfuggire alla Guerra di Indipendenza algerina. Liberamente ispirato a Lo Straniero di Albert Camus, in questo spettacolo si intrecciano e si confondono passato e presente: il passato della storia che viene raccontata e il presente sulla scena. Al termine si consuma il couscous preparato durante lo spettacolo. Non è certo un piatto italiano, ma per le Ariette il couscous e la pasta sono la stessa cosa: sapori della memoria di un'esperienza che vivono nel presente.  Senza contare che il cibo può essere un ottimo mezzo di incontri e scambi culturali, in sostanza uno strumento di avvicinamento tra le persone.
 
Sempre il 26 agosto tornerà a Monticello D’Alba il Piccolo Festival della Felicità che attira di anno in anno folle sempre più numerose di aspiranti felici per una giornata intera. Anche quest’anno dunque l'intera giornata di Domenica 26 Agosto, dal mattino alla sera, sarà un invito a diventare costruttori di felicità. La Corte della Materia, il Giardino della Mente e la Piazza Resiliente tornano a popolarsi di portatori sani di felicità interna lorda.  Se la felicità non viene dal non avere problemi, ma dallo scoprire, vivendo, che si ha la capacità di superarli, il Piccolo Festival della Felicità è l'operosa cucina sperimentale degli ingredienti di questa consapevolezza, che è fatta di conoscenza, di apertura al cambiamento, di amore per l'ambiente, per le capacità dell'uomo e per le sue infinite arti. Un intero paese in festa, un’atmosfera gioiosa e rilassante a un tempo, un pullulare di occasioni e di appuntamenti da seguire in tutta scioltezza: musica, clown, incontri, laboratori artigianali, punti informativi di medicina naturale, yoga, massaggi da provare sul posto, incontri, dibattiti, giocolieri e artisti riempiranno la giornata di pizzicotti di felicità, fino all’evento clou, in serata, con il concerto della Rino Gaetano Band.

Ancora, sempre il 26 agosto Gavi sarà la location di Gavilonga, passeggiata enogastronomica nella zona del Gavi DOCG realizzata nell’ambito di Di Gavi in Gavi. Sul finire degli anni 90' del secolo scorso Carletto Bergaglio, farmacista storico di Gavi e della Vallemme nonché noto enogastronomo del territorio e fondatore dell'Ordine Obertengo  dei Cavalieri del Raviolo e del Gavi, confraternita eno-gastronomica che promuove i prodotti eno-culinari della zona del gaviese - in particolare i ravioli e il "Gavi", prima DOCG, in ordine di tempo, di un bianco secco piemontese - ha iniziato a programmare e progettare, una volta l'anno, una "passeggiata eno-gastronomica": nasce così la Gavilonga. Camminando attraverso vigne, sentieri, boschi e godendo degli impareggiabili scenari paesaggistici, i partecipanti alla passeggiata degustano il vino e assaggiano le varie leccornie locali offerte in ogni singola tappa dalle Aziende vitivinicole coinvolte, fino al gran finale con la raviolata per tutti. La passeggiata ogni anno prevede il coinvolgimento di aziende diverse in località diverse, sempre, però nella zona del Gavi DOCG.

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