Luoghi del cuore FAI: a Torino in testa Santa Zita. Voti aperti fino al 30 novembre 2018

Wikimedia - Franco56

Torino, 26/07/2018.

Chiese, castelli, siti archeologici, aree naturalistiche e palazzi storici, ma anche “curiosità” come un caffè liberty che rischia di scomparire a Trieste, una strada che circonda un braccio di mare a Taranto, un museo a cielo aperto, importante esempio di arte pubblica e sociale a Ulassai (NU). Sono questi alcuni esempi dei beni più votati finora alla nona edizione de I Luoghi del Cuore, il censimento dei luoghi da non dimenticare promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo:siti speciali, legati alla nostra identità ealla nostra memoria, che versano in stato di degrado o di abbandono e che vorremmo salvare e proteggere, agendo concretamente per il loro recupero, la loro tutela e la loro valorizzazione.

A quasi due mesi dal lancio dell’iniziativa, il traguardo di quasi 300.000 voti ricevuti per più di 20.000 “luoghi del cuore” in tutta Italia dimostra che, sempre di più, i cittadini considerano il censimento del FAI uno strumento efficace per dar seguito all’impegno di offrire un futuro ai luoghi che amano. L’affetto per un bene bisognoso di cure o l’urgenza di salvaguardare la sua integrità sono le ragioni che principalmente spingono a votare: non solo firme cartacee, ma soprattutto voti online che, in questa prima fase di censimento, hanno superato i 230.000 con un aumento del 75% rispetto ai voti raccolti nello stesso periodo nel 2016. La regione più attiva è al momento la Puglia, in particolare la provincia di Taranto con 2 luoghi nei primi 10 classificati, seguita da Sicilia, Lombardia ed Emilia Romagna.

Sempre ampia e appassionata la partecipazione dei gruppi che si mobilitano per raccogliere voti a sostegno delle realtà a loro più care, associazioni nate a favore di singoli luoghi, ma anche Comuni, Parrocchie e Pro Loco che hanno deciso di attivarsi per il censimento, spesso creando reti di partner per sostenere necessità di recupero o valorizzazione di beni del territorio. Finora 160 comitati si sono registrati sul sito, molti dei quali creati addirittura prima dell’inizio del censimento: un segno di quanto, dopo otto edizioni e 92 interventi promossi dal 2003, il progetto “I Luoghi del Cuore” sia conosciuto e atteso e i comitati vogliano trovarsi pronti “ai blocchi di partenza” per raggiungere il maggior numero di voti.

L’obiettivo che stimola a partecipare all’iniziativa con tanto entusiasmo non è solo la realizzazione di un intervento diretto sulla base di specifici progetti d’azione - previsto per i primi tre classificati a cui verranno destinati rispettivamente 50mila, 40mila e 30mila euro - ma soprattutto la visibilità ottenuta dai luoghi votati durante il censimento, che può portare alla nascita di collaborazioni virtuose tra società civile e istituzioni e trainare lo stanziamento di altri contributi preziosi. Inoltre, i luoghi che riceveranno almeno 2.000 voti potranno presentare una richiesta per un intervento da parte di FAI e Intesa Sanpaolo, secondo le linee guida che verranno diffuse nel 2019 dopo l’annuncio dei risultati e sulla base delle quali verranno selezionati i beneficiari di altri contributi economici fino a 30mila euro.

Ai primi posti della classifica piemontese,  la Chiesa di Nostra Signora del Suffragio e di Santa Zita a Torino sorge all’interno del complesso fondato dal Beato Francesco Faà di Bruno, figura poliedrica di matematico, astronomo e benefattore, attento in particolare alla condizione femminile. Il complesso, destinato al ricovero e all’assistenza delle lavoratrici in difficoltà, è in stile neoromanico, su progetto dell’architetto vercellese conte Edoardo Arborio Mella, ma con diversi interventi stilistici voluti personalmente dal Faà di Bruno.

La chiesa, costruita in un decennio dal 1867, ha tre navate, cupola e matroneo. Di notevole impatto è il campanile, che è l’opera più originale dell’intero complesso. Il Beato Faà di Bruno la rese un progetto senza precedenti, una sorta di miracolo di statica, tanto stretto quanto slanciato. La parte inferiore, a pianta quadrangolare, è inmattoni pieni, su cui poggia un secondo ordine abase ottagonale, inmattoni forati, che conferiscono maggiore leggerezza. Tra i due si inserisce la cella campanaria, realizzata con 32 colonnine in ghisa che amplificano il suono delle campane. Sormonta la torre una guglia, anch’essa in ghisa. Con i suoi 83 metri, il campanile – sul quale si può salire - è il quinto edificio più alto di Torino. La chiesa, in particolare la cupola, ha problemi di infiltrazioni d’acqua e per sensibilizzare sulla necessità di restauri le Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio, congregazione istituita dal Beato Faà di Bruno, stanno promuovendo la raccolta voti.

Numerosi voti stanno giungendo al FAI anche a favore del Parco di Villa Gabrieli a Ovada (AL), censito tra i “Parchi più belli di Italia”. Risalente agli inizi del Novecento, contiene specie arboree molto rare provenienti da diversi luoghi e continenti. Al suo interno è presente una villa liberty, un berceau su una collinetta e un laghetto che ospita un cigno, tartarughe, anatre e pesci. Vialetti, panchine e prati lo rendono un luogo ideale per passeggiate, incontri di gruppo, eventi culturali. Il parco offre l'opportunità di abbinare arte, storia e natura in un contesto fruibile e accessibile tutto l'anno. La vicinanza all'Ospedale di Ovada lo rende accessibile anche ai malati che possono qui trovare un momento di relax nelle pause tra le terapie oncologiche.

Per questo motivo i cittadini si stanno mobilitando con l’obiettivo di valorizzare maggiormente quest’area di pace e sostenere la realizzazione di un healing garden: uno spazio esterno (e talvolta un’area verde interna) appositamente progettato per promuovere e migliorare la salute e il benessere delle persone, dove per salute si intende “uno stato di complessivo benessere fisico, mentale e sociale e non solo assenza di malattia o infermità” (Organizzazione Mondiale della Sanità, 1948).

Tra i primi classificati provvisori a livello nazionale si trovano diversi luoghi d’acqua ai quali, per la prima volta quest’anno, è dedicata una classifica speciale, in accordo con la campagna #salvalacqua che nel 2018 il FAI promuove attraverso iniziative volte ad aumentare la sensibilità dei cittadini sul valore di questa preziosa risorsa. Vi rientrano fiumi e laghi, che attendono attività di bonifica o di valorizzazione, ma anche opifici storici e terme antiche e moderne per citare solo alcuni esempi. Una varietà che ci ricorda non soltanto la grande diffusione di questo elemento prezioso, ma la multiformità dei suoi utilizzi da parte dell’uomo, che l’hanno reso in molti casi parte integrante di paesaggi storici.

Inoltre, sono moltissimi i luoghi che si affacciano per la prima volta alle posizioni più alte del censimento ma si conferma anche la riattivazione, come già successo nella scorsa edizione, a favore di beni già segnalati in precedenza. In altri casi, sono i risultati – dovuti a un intervento diretto del FAI o semplicemente agli effetti virtuosi portati dalla grande visibilità del censimento – di luoghi vicini ad aver spinto nuovi comitati ad attivarsi.

C’è tempo fino al 30 novembre 2018 per votare i propri “luoghi del cuore”: un’occasione unica per esprimere il proprio amore per l’Italia e condividerlo con chi riconosce nelle bellezze del nostro Paese la propria identità.

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