Balon Mundial 2018: la coppa delle comunità migranti di Torino

Torino, 08/06/2018.

Torna il Balon Mundial, che quest’anno arriva alla dodicesima edizione. E torna con un progetto più grande, che segna la crescita della manifestazione e dell’impegno «sul campo», dove per campo si intende sia quello da gioco, sia quello dell’integrazione. Dopo i sorteggi, ospitati al Museo Egizio, le 32 squadre di calcio a 11 maschile e le 10 formazioni di calcio a 5 femminile si sfideranno agli impianti sportivi della Colletta dal 16 giugno. La finale, per la quale Marco Chessa, consigliere del Comune di Torino, vorrebbe «un luogo degno», si terrà invece il 29 luglio.

Ed è proprio il Museo Egizio a rappresentare la novità più interessante della nuova edizione. La prestigiosa istituzione, infatti, collabora con Balon Mundial sul piano dell’integrazione, visto l’impegno profuso in quest’ambito con diverse iniziative. «La collaborazione – ha spiegato Tommaso Pozzato, presidente dell’Associazione Balon Mundial – mette al centro l’incontro per combattere le differenze. Operazione molto più semplice con il calcio». Un aspetto, questo, sottolineato anche da Evelina Christtillin, presidente del Museo, e dal Silvia Zanette, dell’Unhcr.

A fare da madrina alla manifestazione sarà la calciatrice della Juventus Valentina Cernoia. E a dare sostegno c’è anche Giorgio Chiellini, che ha aderito alla campagna Common Goal, per donare l’1% dei proventi sportivi a progetto di sviluppo sociale. Mentre, intanto, l’album ufficiale del Balon Mundial sarà stampato da Panini. Cose in grande, dunque, che segnano l’allargamento dell’evento. Tre, ad esempio, le squadre in più rispetto allo scorso anno. Arriva il Togo, ma anche la Russia, proprio nell’anno in cui ospita il Mondiali Fifa, ma c’è anche l’Iran femminile. Un bel segnale, insomma.

A proposito di Fifa. Il Balon Mundial fa parte del progetto Football for Hope, promosso proprio dall’organizzazione sportiva internazionale, e collabora anche con la Uisp, che ha dato il proprio contributo nell’organizzazione del torneo. «La città di Torino – ha aggiunto Marco Chessa – è molto attenta allao sport, che fa da collante per arginare la deriva xenofoba del nostro Paese». E il Comune ha ringraziato l’apporto delle Circoscrizioni, in particolare la 6 e la 7, per il loro impegno organizzativo.

«Abbiamo cercato di migliorarci di anno in anno – ha aggiunto Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7 –. Il calcio si sviluppa in ogni contesto e in questo momento è ancora più importante visto che i migranti sono percepiti come la causa di tutti i problemi in Italia. Ma il nostro lavoro è anche quello di far percepire l’agonismo in maniera positiva. Per questo abbiamo attivato la figura del Fan Mediator». Il suo ruolo sarà quello di far comprendere l’importanza di un tifo sano e rispettoso soprattutto sugli spalti. E, del resto, la dodicesima edizione di Balon Mundial sarà dedicata al tifo.

Di Paolo Morelli

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