A Camera il Prix Pictet, premio fotografico internazionale sulla sostenibilità

Michael Wolf

Torino, 22/05/2018.

Camera, il Centro Italiano per la Fotografia è stata scelta come unica sede italiana per la presentazione delle opere finaliste e vincitrici del Prix Pictet, l’importante premio fotografico internazionale dedicato al tema della sostenibilità. Dal 23 maggio al 26 agosto, saranno esposte a Camera le immagini selezionate per la settima edizione del Prix Pictet. Il riconoscimento è assegnato annualmente da una commissione di altissimo livello presieduta da Kofi Annan, già Segretario Generale delle Nazioni Unite.

«Dopo il successo della grande esposizione dedicata a Carlo Mollino, la nuova mostra rappresenta un’ulteriore dimostrazione della centralità conquistata da Camera, anche nel panorama internazionale, a soli due anni e mezzo dalla sua inaugurazione - afferma il Presidente della Fondazione Camera Emanuele Chieli - L’opportunità di presentare qui le opere del Prix Pictet è per noi motivo di orgoglio nella consapevolezza del prestigio e del grande valore culturale e sociale dell’iniziativa, da sempre concentrata sul tema della sostenibilità».

Il Prix Pictet è stato fondato nel 2008 dall’Istituto svizzero Banque Pictet, con l’obiettivo di utilizzare la
potenza della fotografia per comunicare a un pubblico globale messaggi e riflessioni sulla sostenibilità.
«Le mostre collettive di Camera uniscono sempre la qualità delle immagini esposte con la capacità di
raccontare momenti cruciali della società - sottolinea il Direttore di CAMERA Walter Guadagnini - in questo caso è proprio il mondo che ci circonda a essere protagonista, è l’attualità che viene proposta al pubblico attraverso lo sguardo particolare di alcuni dei maggiori fotografi attivi oggi a livello mondiale.

«I lavori presentati per questa edizione del Prix Pictet - ha affermato Sir David King, presidente della
Giuria della più recente edizione del Premio - sono stati di uno standard eccezionalmente alto. La
varietà di risposte creative dei circa 700 fotografi selezionati per il Premio è stata davvero notevole».
Il concetto di “sostenibilità” è stato declinato intorno al tema dello “spazio” inteso nelle sue varie
accezioni secondo una visione volutamente ampia che ha portato i fotografi ad abbracciare i più diversi
soggetti: la sovrappopolazione, la disputa territoriale, l'inquinamento atmosferico, lo spazio cibernetico, le malattie portate dal vento, gli uragani, così come la fragilità delle grandi aree selvagge del pianeta e la nostra tendenza a riempire lo spazio con spazzatura e molto altro.

I finalisti sono dodici: Mandy Barker (Regno Unito), Beate Gütschow (Germania), Richard Mosse
(Irlanda), Saskia Groneberg (Germania), Rinko Kawauchi (Giappone), Benny Lam (Hong Kong), Munem
Wasif (Bangladesh), Sohei Nishino (Giappone), Sergey Ponomarev (Russia), Thomas Ruff (Germania),
Pavel Wolberg (Russia), Michael Wolf (Germania).

I 100 mila franchi svizzeri del Premio sono andati al vincitore, il fotografo irlandese Richard Mosse; con
la serie “Heat Maps”, attraverso una termocamera militare in grado di rilevare la presenza del corpo
umano a oltre trenta chilometri, ha documento la situazione migratoria dei profughi in Europa, Medio
Oriente e Africa. Le opere di Richard Mosse saranno esposte a CAMERA insieme a quelle degli altri finalisti del Premio. La mostra torinese fa parte di un circuito espositivo che comprende anche Londra, Zurigo, Tokyo, Stoccarda, Bruxelles, Mosca, New York, San Diego e Città del Messico.

L’attività di Camera è realizzata grazie a Intesa Sanpaolo, Eni, Lavazza, Reda; in particolare, la programmazione espositiva e culturale è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.

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