A Luca Guadagnino il Diploma Honoris Causa dell'Accademia Albertina di Torino

Torino, 14/04/2018.

Un Diploma Honoris Causa è sicuramente un riconoscimento emozionante, per il quale si rischia di provare persino soggezione, soprattutto se a conferirlo è l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Non è una prassi abituale dell’ente, che però ha rotto tutte le consuetudini per dare questo prestigioso titolo a Luca Guadagnino. Il regista, reduce dal successo internazionale di Chiamami col tuo nome, ha ritirato il diploma ieri sera, all’interno della Sala del Tempio del Museo Nazionale del Cinema. Visibilmente emozionato, Guadagnino ha ritirato il suo diploma in Progettazione artistica per l’impresa.

«Questo è il mio secondo titolo di studio superiore – ha commentato sul palco allestito al Museo del Cinema – dopo la mia laurea al Dams nel 1994. Ma non si tratta di una “museizzazione”, anzi è un traguardo, qui mi sembra di cominciare».

Il regista ha raccontato alcuni aneddoti, come quando, circa vent’anni fa, organizzò un festival di cinema a Grugliasco, con documentari di Haiti. «Sento Torino molto vicina a me – ha aggiunto – e, ad esempio, devo a Giovanni Minerba (fondatore e presidente di Lovers Film Festival, ndr) la mia conoscenza con Barbara Alberti, che incontrai quando feci il giurato al festival del cinema gay. Poi ci fu Alberto Barbera, che mi invitò al Festival di Venezia con il mio primo film».

Guadagnino, prima di ricevere il diploma, ha incontrato gli studenti di Scenografia dell’Accademia Albertina di Belle Arti, insieme al presidente, Fiorenzo Alfieri. «A loro – ha concluso il regista – ho spiegato che bisogna sempre partire da se stessi e capire cosa si vuole. L’ambizione è uno degli elementi principali».

Ad accogliere il regista, introducendo la cerimonia di consegna del diploma, è stata Laura Milani, presidente del Museo Nazionale del Cinema. «Quando Alfieri mi ha chiamato per parlarmi di questa iniziativa – ha rivelato – mi aveva chiesto di utilizzare il Cinema Massimo, ma io ho pensato che fosse più giusto ospitare al Museo questa magnifica esperienza. Sono onorata di mettere a disposizione questo luogo per celebrare il talento e il merito».

Di talento, poi, ha parlato anche Fiorenzo Alfieri, dopo aver elogiato Chiamami col tuo nome, che ha rivelato di aver guardato in 5 occasioni e di apprestarsi a rivederlo per la sesta volta. «Quando una istituzione come la nostra si sbilancia così – ha affermato il presidente dell’Accademia Albertina – lo fa per dare un segnale agli studenti. Il nostro sforzo è puntare sul fatto che la creatività debba essere la precondizione per l’innovazione, ci devono essere dei creativi in ogni board di attività sociali. I talenti devono essere generosamente messi a diposizione di tutti».

Una cerimonia sobria ed essenziale, in perfetto stile sabaudo, anticipata da una laudatio, tenuta da Salvo Bitonti, direttore dell’Accademia Albertina di Belle Arti, che ha passato in rassegna buona parte della filmografia di Guadagnino, accennando a quei 79 premi che il regista ha collezionato in carriera. E poi, naturalmente, la motivazione del diploma, assegnato per il «coraggio» avuto nel «portare il cinema a svolgere il compito, tipico dell’arte, di mettere lo spettatore non solo nelle condizioni di apprezzare le abilità degli autori […] ma anche di guardarsi dentro». E il Diploma Honoris Causa arriva anche alla luce della notevole crescita artistica che ha portato il regista a conquistare la critica e le platee internazionali. Un diploma, quindi, che prelude a una ulteriore crescita.

Di Paolo Morelli

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