La montagna che vide l'elefante, Helena Hladilová alla Pinacoteca G.A. Levis di Chiomonte

Pinacoteca G.A. Levis Cerca sulla mappa
DA Lunedì24Aprile2023
A Domenica24Settembre2023

Fino al 24 settembre è in essere, alla Pinacoteca G.A. Levis di Chiomonte (TO) la mostra di Helena Hladilová La montagna che vide l'elefante, a cura di ARTECOCRIPTA747.

La mostra, frutto di una residenza di Hladilová, è risultata vincitrice del PAC 2021 - Piano per l'Arte Contemporanea promosso da Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e si inserisce in un programma di residenze d'artista seguite dalla Pinacoteca G.A. Levis di Chiomonte.

L’obiettivo è ospitare artiste e artisti contemporanei, coinvolgendoli nella rilettura delle opere del paesaggista Giuseppe Augusto Levis – attivo durante i primi vent’anni del Novecento – e in un confronto con il territorio della Val di Susa: la sua natura, le sue tradizioni e le sue comunità, al fine di incrementare le collezioni civiche con un nucleo di opere d’arte contemporanea.

Sul finire del 2022, l’artista Helena Hladilová è stata invitata in una research-based residency per realizzare un progetto dedicato al contesto valsusino.

Interessata al mondo dell’artigianato, dalle tecniche di tessitura fino alla lavorazione della pietra locale, Hladilová si è confrontata con le tradizioni folkloristiche, fatte non solo di usi e costumi propri degli oggetti d’artigianato, ma di narrazioni immateriali che tramandano leggende e mitologie.

Le montagne che circondano la Val di Susa, ricche di storia, in quanto significativo luogo di transito per popoli e merci, hanno portato l’artista a seguire le orme degli elefanti che accompagnarono il generale cartaginese Annibale quando valicò le Alpi nel 218 a.C. circa, passando - secondo alcuni studiosi - dal Col Clapier, nei pressi del Moncenisio.

Le tracce di questa traversata, testimonianza di un fatto storico, diventano il filo conduttore della mostra.

Nelle sculture di Hladilová vengono messe in relazione specificità geografiche diverse, grazie alla giustapposizione di pietre locali e non, come la Luserna con il Thala beige della Tunisia, i graniti Silani con il Gris de Savoie, portando così alla luce tracce tangibili di un lungo viaggio, che dal Nord Africa porta all’Italia, passando per la penisola iberica e la Francia.

Come le impronte degli elefanti lasciate sul cammino si ripetono tra loro, simili ma mai del tutto uguali, così, all’interno del percorso di mostra, la serialità tipica della lavorazione industriale viene messa in discussione dalla riscoperta di tecniche di artigianato antiche e radicate nel territorio, mentre il tangibile della macchina e del progresso si confronta con l’evanescenza di una tradizione che viene tramandata oralmente e ripetuta nei gesti.

Il progetto espositivo di Helena Hladilová entra in dialogo con le opere della Pinacoteca G.A. Levis, sita nel cinquecentesco palazzo già Paleologo di Chiomonte, che conserva un prezioso nucleo di dipinti realizzati dall’artista chiomontino durante i primi vent’anni del Novecento, oltre alla neonata Collezione Etnografica. La Pinacoteca G.A. Levis ha riaperto al pubblico a maggio 2021, con una veste totalmente rinnovata, grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Luoghi della Cultura.

Completa la proposta espositiva un calendario di attività educative per tutti i pubblici, in modo da offrire ai visitatori la più ricca esperienza di visita possibile.

Oltre al coinvolgimento delle scuole del territorio, in collaborazione con associazioni locali, si propone un ricco programma di percorsi tematici guidati e attività dedicate alle famiglie. 

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