
Savona - Non sarebbe possibile parlare con la doverosa conoscenza di causa del Libretto rosso dei pensieri di Miao (Tea Edizioni 2019, pp. 96, euro 12), se non si risalisse al celeberrimo testo servito come esempio per la sua stesura: Il libretto rosso o meglio secondo il suo vero titolo: Il libro delle Guardie rosse, l'antologia di aforismi, tratti dagli scritti e dai discorsi di Mao Tse-tung, con una prefazione di Lin Biao. Contrariamente alla vulgata, la prima pubblicazione del libretto risale al 1963 ed è precedente quindi alla Rivoluzione Culturale. Fu stampato dall’Esercito Popolare di Liberazione, comandato da Lin Biao, figura devota a Mao e considerato allora come suo potenziale successore. La successiva diffusione delle parole del leader cinese fu tra gli strumenti di propaganda politica tesi al culto della personalità di Mao che imperversò tra gli anni Sessanta e Settanta. Il titolo Libretto rosso gli fu attribuito in Occidente per via del colore della copertina, anche se in Cina non fu mai chiamato così. Durante la Rivoluzione culturale il libro fu tradotto in numerosissime lingue e inviato gratis all'estero a chiunque ne facesse richiesta. E quindi è a ragion veduta che Roberto Centazzo, vero e indefesso gattaro (ne ha sette o più, di cui spesso posta languide e suggestive foto su Fb), affermato scrittore, uomo di cuore ma anche e soprattutto di grande humour, abbia avuto la geniale idea di trasformare gli aforismi di Mao Tse Tung in quelli di Miao.
Un grande gatto ormai presente in quasi tutte le case a suo vedere con un fulgido destino nel suo futuro di assoluto dominio mondiale. E d’accordo con lui, non mi pento di riportare a esempio quanto ha poderosamente inserito nel suo testo: citazioni dalle opere del presidente Miao Tse-Tung: «gatti di tutto il mondo unitevi!». E «Il compito fondamentale del nostro Partito è tenere sempre alta la bandiera rossa del pensiero di Miao Tse-tung. Tutto il popolo felino deve assimilare il pensiero del grande Miao, per questo motivo abbiamo compilato questa raccolta di citazioni. Bisogna che tutti i gatti studino gli insegnamenti del grande Miao e agiscano secondo le sue istruzioni, perché soltanto quando larghe masse di gatti si saranno impadronite del suo pensiero allora si compirà una vera rivoluzione».
Come fa sempre con i suoi gialli anche stavolta Centazzo gioca e si diverte ironicamente con il lettore. Nel suo libretto rosso, il gatto è l’unico e vero padrone della casa. Solo lui ha voce in capitolo o meglio comanda. Il grande Miao sogna o piuttosto direi ambisce a un prossimo fulgido futuro di una società Gatto-comunista, una società insomma in cui lui, il gatto, sarà il vero e unico dittatore coccolato e riverito dall’uomo. Posso confermare da esempi pratici che ho sotto gli occhi tra conoscenti e amici che la strada indicata da Miao è giusta, è quella, anzi, quel sogno spesso nella realtà si è già avverato. Il grande Miao però, dotato di spirito di generosità e condivisione, non pensa solo alla sua razza, perché è arcisicuro che gli esseri umani, con un gatto in casa, siano destinati a diventare meno egoisti e più felici. Tanto che afferma: «Ogni essere umano ha bisogno di un gatto, ma ancora non lo sa». Miao Tse-tung, «Pensieri sparsi» e, col suo dirompente libretto rosso, Miao (o Centazzo a suo nome ) spera di farglielo capire.
Un libro spiritoso, una burla ma che fa pensare e piacerà, io credo, anche a chi non ama i gatti. A conti fatti uno spassoso manuale di istruzioni per creare una società gatto-comunista che si avvale di una trionfale e umoristica conclusione regalandoci a nostra migliore memoria una glorios, breve cronologia gattesca di Miao Tse- tung. 21° mese: viene fondato il Partito Gatto-Comunista Micinese. Si mette in luce il giovane gatto rosso MiaoTse-tung, nato nel villaggio di Shao-Shan, nella provincia dello Human, in Micinia, da una famiglia di gatti di campagna diventati nel tempo benestanti. La Micinia lotta per l’indipendenza ma presto sorge il contrasto politico con l’altro partito Nazional-gattista capitanato da Chiang Kai-shek.
27° mese: scoppia la guerra civile ossia la guerra tra Nazional-gattisti e gatto-comunisti. I gatto-comunisti vengono messi al bando, imprigionati e uccisi. Si inizia a formare la cosiddetta Armata Rossa al comando di Zhu De. 34° mese: comincia la Lunga Marcia dell’ArmataRossa attraverso i territori della Micinia per sfuggire all’accerchiamento dei Nazional-gattisti. 49° mese: l’Armata Rossa trionfa a Pechino e Miao Tse-tung proclama la Repubblica Popolare Micinese. È la grande vittoria del gatto-comunismo.
Tra il 49° e il 56° mese: Miao instaura in Micinia il regime gatto-comunista, con la collettivizzazione dei mezzi di produzione e la scomparsa della proprietà privata, portando via la terra ai gatti-fondisti e ridistribuendola. 56° mese: l’economia non tira. Troppi gatti muoiono di fame. Per riguadagnare il consenso, Miao concede un certo diritto di critica al suo regime. Ma mal gliene incoglie, le critiche sono troppe per cui cambia rapidamente musica. 58° mese: Miao s’inventa la politica del Grande Balzo con lo slogan: «Vent’anni in un giorno solo». 59° mese: Miao viene messo da parte e al suo posto viene eletto presidente Liu Shao-ch’i. Una specie di testa di legno che nessuno ricorda. 66° mese: siamo alla benedetta Rivoluzione Culturale. I giovani gatti devono imparare a memoria tutti i precetti e gli insegnamenti di Miao, raccolti in un volumetto, il Libretto rosso dei pensieri di Miao, redatto dal suo fedele seguace Gat Piao. E così sia allora. Buon gatto a tutti!
Roberto Centazzo, attorno ai sette anni, decide che da grande avrebbe fatto lo scrittore. Di polizieschi. Nel frattempo inizia a specializzarsi: si laurea in Giurisprudenza, esercita la pratica forense, consegue l'abilitazione all'insegnamento e poi si arruola in Polizia (attualmente è ispettore capo). Ha ideato, insieme all'amico Marco Pivari, il programma radiofonico Noir is rock, in onda su numerose emittenti italiane. I suoi romanzi della serie Squadra speciale Minestrina in brodo sono stati accolti con crescente successo.