
Roma - Siamo alla Festa del Cinema di Roma, a pochi metri dal red carpet che in questi giorni vede sfilare star del cinema e della musica italiani e internazionali. Tra i tanti stand, uno attira l'attenzione: non ci sono visi conosciuti o vestiti sfavillanti, ma solo ciò che resta di un barcone e in una teca di vetro un violino dal legno grezzo e colorato rende la scena malinconica e romantica al tempo stesso. A quel punto è impossibile non avvicinarsi e non chiedere informazioni.
Ci troviamo nello stand de L'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e ciò che vediamo è il processo di un progetto dal titolo Metamorfosi, presentato alla Festa del Cinema di Roma con il documentario Metamorfosi: un canto del mare, realizzato da Ginko Film per la regia di Giovanni Pellegrini.
Un progetto di inclusione, trasformazione e creatività dove la sinergia virtuosa tra pubblico e privato dà vita a una sperimentazione che ci fa guardare il futuro con occhi pieni di ottimismo. Infatti, grazie al progetto Metamorfosi con il legno delle barche che hanno portato i migranti a Lampedusa, persone detenute nel carcere di Milano Opera, realizzano violini, viole e violoncelli, dando così luogo a un ulteriore progetto: l’Orchestra del Mare ovvero una orchestra interamente realizzata con i legni recuperati da queste imbarcazioni.
Una Metamorfosi che trasforma la tragedia in bellezza e all'interno di questo processo i detenuti sono coinvolti attivamente trasformando questo legno sfortunato in strumenti musicali grazie alle maestranze che all'interno di queste strutture, con passione e dedizione, insegnano mestieri importanti e oggi quasi scomparsi.
Leggiamo che l'idea è nata dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti che avuto l'intuizione e chiesto supporto al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e a L'Agenzia delle Accise Dogane e Monopoli, che come ci spiegano, ha il ruolo ex lege di ricercare, recuperare e smaltire le imbarcazioni abbandonate dalle persone migranti una volta dissequestrate dall'Autorità Giudiziaria.
E subito viene in mente la celebre frase pronunciata dal chimico, biologo e filosofo del Settecento, Antoine-Laurent Lavoisier: Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, e in questo caso la trasformazione sembra quasi un miracolo di umanità, inclusione e lungimiranza.
Al momento sono già trenta le barche arrivate, trasportate a Milano e affidate agli artigiani della bottega carceraria milanese. Da questa materia prima di tutto simbolica verranno realizzati altri violini, viole e violoncelli che formeranno poi questa meravigliosa Orchestra del Mare.
Il primo violino del mare, realizzato grazie a questo processo è stato benedetto da Papa Francesco il 4 febbraio 2022. Su questo strumento Carlo Maria Parazzoli, primo violino dell'Orchestra Nazionale dell'Accademia di Santa Cecilia, ha eseguito per il Papa, un'opera inedita del compositore Nicola Piovani.
Il progetto Metamorfosi è così un'occasione per promuovere una nuova coscienza su un tema complesso e drammatico come quello delle migrazioni e della detenzione. È un progetto, come giustamente sottolinea il presidente della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti «che parla attraverso l'arte e la spiritualità, andando oltre qualsiasi strumentalizzazione».
Un progetto che merita di essere divulgato tra i giovani e i meno giovani, auspicando che venga replicato anche in altre realtà.
Fotogallery


