
Roma - Ci sono luoghi che sono parte indissolubile della nostra vita, piccole tessere di quel puzzle che muove i nostri ricordi. Appena varcata la soglia di questi posti magici ne riconosci immediatamente i profumi, i colori e l'atmosfera. Uno di questi luoghi per molti romani è sicuramente il Caffè Castroni in via Cola di Rienzo che è lì immutato e cambiato al tempo stesso dal 1932. Non ricordi forse il civico che è il 196 / 198, perché oramai sai esattamente dov'è, ma riconosci il profumo appena che le porte si aprono.
Per tutti coloro che negli anni Settanta e Ottanta sono stati bambini, Castroni è stato il paese dei balocchi dove trovare le more e i pescetti di liquirizia quelli un po' duri e senza zucchero, dove perdersi nel profumo di caffè appena macinato, nelle caramelle da acquistare rigorosamente sfuse, mentre ci si incantava davanti alla parete piena di tavolette di cioccolata e, se si aveva la fortuna di entrare durante le feste natalizie allora era una vera cuccagna perché non si usciva mai sprovvisti di una busta ricolma di dolci di ogni specie e fattura.
I Castroni a Roma oramai deliziano molti quartieri, tutti gestiti dai componenti della famiglia, ma quello di via Cola di Rienzo con i suoi 90 anni di immutato servizio è uno di quei locali che può orgogliosamente esporre la targa Bottega Storica di Roma.
Castroni a via Cola di Rienzo è quella torrefazione, drogheria, gastronomia dove sei sicuro di trovare tutto, ma veramente tutto ed è stato sempre così! La salsa di soya, negli anni Settanta la trovavi soli qui, e se volevi dedicarti alla cucina orientale, sapevi che qui avresti trovato tutti gli ingredienti per il tuo piatto esotico. Per non parlare del tè che solo qui trovavi in foglie, dall'Inghilterra o dall'India, da accompagnare con un biscottino rigorosamente inglese. E ora in questi scaffali rimasti quasi identici negli anni trovi il meglio delle specialità italiane ed estere e quasi «lo pretendi», come giustamente sottolinea il titolare Roberto Castroni, terza generazione di una famiglia che con intuito, dedizione ed etica ha portato avanti una tradizione commerciale che non è solo business, ma è ricerca, curiosità, capacità di guardare oltre le mode del momento.
E questa storia ce la racconta proprio Roberto Castroni, iniziando a disegnare i tratti del padre che negli anni Sessanta annotava le richieste dei dipendenti delle ambasciate su prodotti a noi sconosciuti in quegli anni. Lui le annotava e faceva l'impossibile per farli arrivare sugli scaffali di via Cola di Rienzo. Così, in pochi anni la torrefazione, drogheria, gastronomia inizia ad essere anche una sorta di drugstore dove era possibile trovare l'introvabile che iniziava ad arrivare da ogni angolo del mondo.
Una delizia per gli occhi e per il palato, perché non c'è Castroni senza il banco del bar dove gustare una tazzina di caffè fatta con i chicchi appena macinati. E qui entra in gioco la sapienza delle persone che lavorano dietro il bancone sempre pronte a rendere piacevole e indimenticabile quella breve pausa di un caffè, un cappuccino, una tazza di cioccolata o un pranzo veloce consumato rigorosamente in piedi lì davanti allo storico bancone.
In questi ultimi anni sta entrando nei rami dell'azienda Castroni la quarta generazione che eredita la sapienza e la tradizione imprenditoriale di una famiglia che da novant'anni è un punto di riferimento enogastronomico in una delle città più grandi d'Europa.
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