Voghera Fotografia 2022: Sulle orme di Pasolini (Percorsi, Popoli, Cronaca)

Archivi Farabola, Roma
DA Sabato10Settembre2022
A Domenica25Settembre2022

La terza edizione di Voghera Fotografia, festival nazionale dedicato alla fotografia d’autore organizzato e promosso da Spazio 53 in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Voghera, patrocinato da Provincia di Pavia, Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia e Unicef, in sinergia con il Milano Photofestival 2022, si svolge per tre fine settimana da sabato 10 a domenica 25 settembre 2022 al Castello Visconteo di Voghera, in piazza della Liberazione.

Il titolo di Voghera Fotografia 2022 è Sulle orme di Pasolini (Percorsi, Popoli, Cronaca) e celebra il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, grande intellettuale sperimentatore di linguaggi che, attraverso la poesia, la narrativa, il cinema e l'impegno sociale di denuncia e provocazione, è stato una delle voci più limpide e influenti del secolo scorso.

In programma cinque progetti fotografici d’autore con oltre 170 opere fotografiche che coinvolgono quattro grandi autori della fotografia italiana come Roberto Villa, Ivo Saglietti, Graziano Perotti e Daniele Vita, oltre a una selezione di immagini provenienti direttamente dagli Archivi Farabola.

Accanto alle mostre dedicate a Pier Paolo Pasolini, la terza edizione di Voghera Fotografia offre la possibilità di visitare due mostre collaterali di Paola Rizzi e Beppe Bolchi con circa 30 fotografie, oltre ad ammirare la prima e originale Camera Obscura permanente in Italia realizzata con il solo e primitivo sistema a Foro Stenopeico.

Attraverso 5 mostre allestite lungo le quattro sale al Piano Nobile del Castello Visconteo si è cercato di creare un percorso visivo vicino a quello che Pasolini, sempre fedele a sé stesso e contro ogni conformismo, ha visto con i propri occhi e ha vissuto come narratore della realtà, riuscendo a portare alla luce con la sua opera letteraria e cinematografica i tormenti interiori di una società intera. Inoltre, ognuna delle 5 mostre di Voghera Fotografia 2022 sul pensiero di Pier Paolo Pasolini ha un Qr Code dedicato che permette di poterle visitare anche in versione virtuale.

La mostra L'Oriente di Pier Paolo Pasolini: il fiore delle Mille e una Notte ospita 42 fotografie di Roberto Villa, che nel 1973 trascorse oltre tre mesi e mezzo in Medio Oriente, seguendo le riprese del terzo film della Trilogia della Vita, personalmente invitato da Pier Paolo Pasolini, come studioso dei linguaggi del cinema e della fotografia. Ebbe così modo di realizzare un ampio ed analitico reportage fotografico, sul set e fuori dal set sull’aspetto antropologico e sociologico, delle popolazioni delle 18 località che sono state le location del film, dalla Persia di Reza Pahlavi fino alla Yemen già allora in guerra. Un viaggio affascinante, a tratti rischioso, magico e misterioso, in luoghi ricchi di storia ma anche complessi, chiusi apparentemente allo sguardo dell’occidente, ma nello stesso momento abitato da genti curiose, interessate, coinvolgenti.

Nella mostra Sotto la tenda di Abramo, invece, l'autore Ivo Saglietti - vincitore di tre premi World Press Photo - presenta 44 fotografie in bianco e nero che, basandosi su un racconto su padre Paolo Dall’Oglio, mettono in risalto i tre aspetti fondamentali della vita nel monastero: il dialogo interreligioso cattolico e musulmano, l’accoglienza e la preghiera. In particolare, viene messo in evidenza il dialogo possibile e necessario tra le religioni e gli uomini attraverso l’esperienza comunitaria nell’antico monastero siro antiocheo di Deir Mar Musa el-Habasci (San Mosè l’Abissino), luogo di ospitalità abbarbicato sulle montagne della Siria.

Pier Paolo Pasolini scriveva «La sola ricchezza dello Yemen è la sua bellezza», per l’amore che lo legava a questa terra ricca di contrasti forti che ha raccontato come nessuno. La mostra Yemen 1997 di Graziano Perotti è un reportage sociale, con piccole e grandi storie di umanità e di luoghi per raccontare e descrivere un paese poco conosciuto restituendo dignità ad ogni singolo soggetto fotografato, nonché allo spazio architettonico o ambientale laddove compaiono terrore e speranza, sofferenza e compassione. L'esposizione è composta da 50 fotografie in bianco e nero e a colori.

Con la mostra Bagnanti, il fotografo Daniele Vita offre delle immagini su un tema particolarmente caro a Pasolini: i giovani visti nella loro dimensione più vera, popolare e vissuta. La mostra, attraverso 26 fotografie in bianco e nero, racconta le esperienze di un gruppo di dieci adolescenti dagli 11 ai 15 anni a Catania, città con un'alta percentuale di persone colpite da povertà ed esclusione sociale, dove i ragazzini spesso accelerano inconsapevolmente le loro esperienze di vita dedicandosi ad attività illegali come il furto o lo spaccio di droga. Daniele Vita li ha ritratti d’estate, quando i ragazzi dei quartieri più poveri di Catania passano le giornate sugli scogli, a San Giovanni Licuti, alla Testa del Leone e al campo da basket, e ha voluto raccontarli con semplicità durante alcuni attimi di spensieratezza vissuti in libertà in quanto ha sentito molta energia nel loro spirito e un bisogno impellente di recuperare il tempo perduto.

La mostra Pier Paolo Pasolini dagli Archivi Farabola, di 32 fotografie, è una significativa rassegna di immagini provenienti direttamente dagli Archivi Farabola, di cronaca e di lavoro del grande sceneggiatore, attore, regista, scrittore, drammaturgo, ma prima di tutto poeta italiano, ripreso in pubblico, nella vita quotidiana o immortalato durante la produzione dei suoi film, capaci sempre di creare grande scalpore nell’opinione pubblica.

Con la serie di trittici della mostra L.U.L.U Ora che so | Now I know, l'autrice Paola Rizzi propone una interpretazione artistica riguardo il principio fondamentale di cambiamento: nel dialogo tra uomo e natura vi è sempre più l’urgenza di un’educazione geografica innovativa, connotata come autocoscienza della Terra, speranza che iconograficamente è rifugio in modo particolare nell’azione della donna. L’autrice ha fotografato cinque persone di sesso femminile di età ed etnia differenti, le quali hanno assunto simbolicamente il ruolo di testimonial di una presa di coscienza globale, contemporanee madonne alle quali viene affidata la speranza di un cambiamento.

Allestita in maniera permanente nella Galleria dei Feudi, che si collega alla torre Nord/Ovest del Castello dove è stata realizzata la Camera Obscura, infine, la mostra Città senza Tempo di Beppe Bolchi è composta da 16 fotografie di grande formato ed è un racconto autobiografico tra Italia, Germania, Inghilterra, Stati Uniti, Francia e Scozia: immagini caratterizzate dall’assenza totale dell’uomo, del quale - dati i lunghi tempi di posa delle riprese - se ne percepisce solamente la presenza, ma senza essere mai rappresentato.

Tutte le mostre sono aperte al pubblico a ingresso gratuito il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. Durante i tre fine settimana del festival è previsto un ricco programma di attività collaterali tra presentazioni di libridibattitiworkshop, esposizioni ed eventi che sottolineano come Voghera Fotografia da sempre voglia essere un luogo di confronto e riflessione sulla comunicazione visiva, sviluppare sinergie con enti e operatori del territorio. Ulteriori informazioni via email.

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