Maria Callas: ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, mostra fotografica

Archivio Publifoto
Gallerie d'Italia - Piazza Scala Cerca sulla mappa
DA Giovedì09Novembre2023
A Domenica18Febbraio2024

Dal 9 novembre 2023 al 18 febbraio 2024 la Sala delle Colonne delle Gallerie d’Italia di Milano (piazza della Scala 6) ospita la mostra Maria Callas: ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, inserita nel programma di eventi Callas100 in occasione del centenario dalla nascita di Maria Callas (2 dicembre 1923).

L’esposizione presenta una selezione di 91 immagini dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo che coprono l’arco cronologico dal 1954 al 1970 - molte delle quali inedite o mai esposte, privilegiando una tipologia di immagini propria di un’agenzia fotogiornalistica, che ritrae Maria Callas nella quotidianità del fuori scena. Nonostante questa peculiarità, la mostra si apre e si chiude con due fotografie che ritraggono la grande artista all’interno del Teatro alla Scala: la prima foto, del primo dicembre 1954, la ritrae insieme ai tre grandi direttori d'orchestra Arturo Toscanini, Victor De Sabata e Antonino Votto dopo una delle prove del La Vestale; l’ultima è del 7 dicembre 1970 e rappresenta il suo ritorno alla Scala, come spettatrice, accanto a Wally Toscanini.

L’Archivio Publifoto conserva oltre 1500 fotografie di Maria Callas - tra negativi e stampe vintage - che ritraggono la grande soprano in occasioni pubbliche e private, in un arco cronologico che segue gli anni più significativi della sua carriera, nei suoi passaggi a Milano ma non solo: una straordinaria fonte storica e iconografica in grado di restituire dettagli importanti per ricostruire il mito di una donna che ha segnato un’epoca.

Maria Callas è certamente la prima cantante lirica a godere di una grande esposizione mediatica e il racconto giornalistico sulla grande artista si affianca a quello della donna dalla vita intensa e tormentata, soprattutto in campo sentimentale, rendendola una delle protagoniste della cronaca degli anni Cinquanta e Sessanta. I fotografi la seguivano ovunque, in particolare fuori dalla scena: per strada, al ristorante, in aeroporto o sul megayacht di Onassis, nell’atelier di Biki, nella sua casa milanese e in tribunale, nei giorni in cui si discuteva la causa di separazione dal marito.

La si vede accanto agli uomini che più di tutti condizionarono la sua vita - il marito, l’industriale Giovanni Battista Meneghini, e Aristotele Onassis (è della Publifoto il servizio scoop scattato nei giorni 3 e 4 settembre 1959 che svela al mondo la loro relazione) - ma anche vicino alle amiche e amici di una vita: Antonio Ghiringhelli, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Franco Zeffirelli, e naturalmente Pier Paolo Pasolini con cui girò il film Medea. Le fotografie si offrono come ritagli di realtà ma, nello stesso tempo, rappresentano anche la cerimonia di consacrazione di queste stesse immagini.

La mostra si inserisce nell’ambito delle iniziative di valorizzazione dell’Archivio Publifoto, costituito da oltre 7 milioni di fotografie dell’Agenzia fondata da Vincenzo Carrese nel 1937, la più importante agenzia fotogiornalistica privata nata in Italia negli anni Trenta: l’Archivio è stato acquistato da Intesa Sanpaolo nel 2015 con una operazione che ne ha evitato la dispersione e ora è curato e gestito dall’Archivio Storico Intesa Sanpaolo presso le Gallerie d’Italia di Torino.

Questi gli orari di apertura: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì dalle 9.30 alle 22.30; lunedì chiuso (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura). Fino al 5 dicembre i prezzi dei biglietti sono di 5 euro per l'intero e 3 euro per il ridotto; dal 6 dicembre al 18 febbraio, in concomitanza con la mostra Moroni 1521-1580: il ritratto del suo tempo i biglietti interi costano 10 euro e i ridotti 8 euro (l'ingresso è sempre gratuito per minori di 18 anni, scuole e convenzionati). Il 2 dicembre ingresso gratuito nel giorno del centenario della nascita di Maria Callas- Per maggiori info telefonare al numero verde 800 167619 o inviare una email.

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